WHEN ANGELS SINGS - CAPITOLO 2

 

NOT GONNA GET US
 

 
<<Non ce la facevano più>>
<<Li abbiamo fatti sgobbare anche troppo>>
Liv e Lucia osservavano i loro nuovi compagni di avventura.
<<Quant'è carino quando dorme>> la ragazza dai capelli rossi si inginocchiò vicino a Takao.
<<Direbbe la stessa cosa di te>> Liv si avvicinò all'amica <<sei proprio cotta, eh?>>
<<Altroché. Con lui mi sento strana, una sensazione mai provata prima>>
<<Questa mi giunge nuova: tu sei già strana di per te>>
<<Spiritosa! Tu piuttosto, cosa stai combinando con Kei?>>
<<Con Kei, ah, niente...purtroppo!>> guardò dolcemente il ragazzo <<non sò, con lui mi sento al sicuro>>
<<Di cosa parlavate?>> Lucia cominciò a rialzarci.
<<Sono agenti della RFA, devono catturare le Crazy Angels>>
<<Cosa?>> la ragazza perse l'equilibrio e cadde <<ma tu, glielo hai detto che siamo noi le Crazy Angels?>>
<<Certo che no, ci porterebbero subito al loro quartier generale. No, non voglio perderlo adesso che l'ho ritrovato>>
<<Vuoi dire che...>>
<<Sì, credo proprio che sia lui il ragazzo che mi ha regalato questa...>> toccò il suo ciondolo.
<<... e che ti ha baciata>> Lucia terminò la frase <<sei proprio sicura che sia lui?>>
<<Oh, beh, non lo saprò finché non lo avrò baciato, no?>>
Risero.
Comparve un'ombra all'orizzonte.
<<Ma guarda un po' chi c'è!>>
<<Ciao ragazze!>> una ragazza corse sorridendo verso di loro. Aveva i capelli castani corti fin sopra le spalle e la riga centrale. Gli occhi verdeazzurri, e un'espressione dolcissima sul volto.
<<Ciao, Anya>> le ragazze abbracciarono la nuova arrivata.
<<Come state?>> disse quest'ultima.
<<Oh, benissimo, come puoi vedere>> Lucia indicò i ragazzi alle loro spalle.
<<Ma quelli...>> Anya spalancò gli occhi <<...sono Kei e Takao della RFA!>>
<<Sì, ci dovrebbero catturare>>
<<E non siete preoccupate?>>
<<Preoccupate? Anya, le Crazy Angels non si fanno prendere da nessuno>>
<<Non sono degli stupidi: prima o poi se ne accorgeranno>>
Liv e Lucia la guardarono. Poi Liv cominciò:
<<Not gonna get us>>
Seguì Lucia.
<<They're not gonna get us
not gonna get us
not gonna get us
they're not gonna get us
they're not gonna get us
not gonna get us
they're not gonna get us
not gonna get us...>>
<<Starting from here, let's make a promise, you and me, let's just be honest, we are gonna run, nothing can stop us, even the night, that falls all around us...>>
Anya osservò le due ragazze cantare. Erano gli agenti migliori della PC, le Crazy Angels...sì, sembravano degli angeli, ed erano completamente pazze: si stavano mettendo contro le migliori spie di tutto il mondo, ma era anche vero che nessuno è mai riuscito a prenderle.
<<Nothing can stop us, no, no I need you
they're not gonna get us
they're not gonna get us
Nothing can stop us, no, no I need you
they're not gonna get us
they're not gonna get us
they're not gonna get us, gonna get us, gonna get us...
...they're not gonna get us>>
Le due ragazze posarono nuovamente lo sguardo su Anya.
<<Non ci prenderanno>> disse Lucia.
Anya sospirò. Scosse il capo.
<<Vi hanno già preso>> disse.
Le ragazze parvero allarmate dal suo tono rassegnato.
<<Vi conosco: di solito siete calme, troppo calme, e anche annoiate da quello che vi succede intorno, invece ora siete...come dire, sembra che vi stia capitando chissà cosa>>
Lucia e Liv si scambiarono un'occhiata.
<<Non negatelo: vi siete innamorate>>
Silenzio. Poi Lucia disse:
<<E se anche fosse, che c'è di male?>>
<<Sono nostri nemici. Ormai è cominciata la battaglia>>
<<Aspetta, aspetta, come sarebbe a dire "è cominciata la battaglia"?>> Liv cominciò ad agitarsi.
<<E' cominciata. Gli agenti minori sono già stati mandati in missione da entrambe le fazioni>>
<<E perché noi non ne sappiamo niente?>>
<<Non mi hanno spedito qua per una semplice visita di cortesia>> Anya tirò fuori un fascicolo dallo zaino <<ecco>>
Liv prese in mano il foglio. Lucia lesse:
<<Dall'alto: si ordina alle Crazy Angels di partire immediatamente per la missione assegnata: cattura ed estorsione di informazioni agli agenti Takao e Kei della RFA. Nota del capo...>>
<<...non lasciatevi incantare.>> terminò Liv.
<<Mi dispiace>> disse Anya abbassando il capo.
<<Non è colpa tua>> la consolò Lucia.
Liv diede un rapido sguardo alle pagine seguenti, poi strappò il fascicolo.
<<Ma che fai, sei impazzita?>> disse Lucia guardando i pezzi di carta che venivano trasportati dal vento.
<<Ho sempre pensato che questa ostilità verso la RFA fosse assurda, ma questo è veramente il colmo>>
<<Non possiamo rifiutarci, lì ci hanno accolto quando non avevamo più nessuno>>
<<Guarda in faccia alla realtà, Lucia, ci hanno prese solo perché Ryan e Diego erano i maggiori esponenti della PC. Nessuno ci ha mai trattato da amici, a parte Anya>>
<<I vostri fratelli non c'entrano niente con il vostro lavoro alla Paradise: vi hanno scelte perché siete i migliori agenti segreti che ci sono sulla piazza...escludendo quei due>> Anya indicò Takao e Kei.
<<No, non è vero>> Liv strinse nella mano il ciondolo <<se non fosse stato per mio fratello, non avrebbero mai accettato una mezza ebrea nella compagnia>>
<<Ti prego, Liv, adesso non fare così: non importa se sei per metà ebrea, non hai preso niente da tuo padre; tutto ciò che hai e che sei l'hai ricevuto da tua madre>>
Il padre di Liv era di origine ebrea, poi si era convertito al cristianesimo. Dopo una brutta delusione d'amore, si era dato al furto e all'alcol. Uno dei tanti giorni in cui era ubriaco, incontrò la madre della ragazza, vedova, anche se molto giovane, e approffittò di lei. Dopo aver dato la vita alla figlia, la donna morì.
<<Grazie Lucia; Anya, non stò dicendo di voler lasciare la PC: non voglio fare un torto a Ryan, come Lucia non lo vuole fare a Diego; ma queste battaglie inutili non portano altro che mali di ogni genere>>
<<E io sono d'accordo con te, Liv: non possono prenderci>>disse Lucia.
Anya guardandole sospirò.
<<Allora è vero quello che dicono>>
<<Cosa dicono?>>
<<Che siete proprio degli angeli!>>

<<Lei è Anya>>
Liv e Lucia presentarono la nuova arrivata ai ragazzi.
<<Piacere di conoscerti>> disse Takao.
<<Ora possiamo andare?>> chiese Kei.
<<Sì, è ora di partire>> Liv si mise lo zaino sulle spalle.
<<Ma gli da sempre ragione?>> sussurrò Anya a Lucia.
<<Quasi>> rispose quest'ultima.
<<Non fare l'antipatica; allora Anya, a te chi ti hanno dato?>> domandò all'amica Liv.
<<Ecco>> la ragazza tirò fuori dal portafoglio una foto.
<<Accidenti, carino!>>
<<Cos'è carino?>> chiese Takao.
Le ragazze si fermarono. E adesso, che s'inventavano?
<<E' la ricerca che ci hanno dato per il mese prossimo. Lei, come tema ha ricevuto...tutto ciò che riguarda Monet!>>
<<Che razza di scuola è se vi danno una stupidaggine del genere come tema per il mese seguente?>> disse Kei con il solito tono indifferente.
<<Per tua informazione, un'allieva dell'ultimo anno ci ha fatto un libro su un'artista!>> ribattè Anya.
<<Noi frequentiamo l'istituto d'arte europea P.Fuego>> spiegò Liv.
<<Strano, non lo conosco>> disse Takao.
<<Oh, non lo conosce quasi nessuno>> giustificò Lucia. Dopo che i ragazzi si furono voltati, si rivolse a Liv <<istituto d'arte europea P. Fuego?>>
<<Esiste>> la giustificò Anya.
<<Sì, ma si trova in Argentina!>>
<<Senti, Lucia, qualcosa mi dovevo inventare, oppure, potevi direttamente prepararti a scappare!>>
Ripresero a camminare.
<<Per quanto possa sembrare dolce, la nuova arrivata è abbastanza vivace>> bisbigliò Takao a Kei.
<<Sì>> rispose quest'ultimo <<è la ragazza perfetta per Yuri: all'apparenza sembra tranquillo, ma quando c'è da combattere non si tira indietro>>
Intanto, alle loro spalle, continuava la conversazione che, per la distanza, non avrebbero potuto ascoltare.
<<Dai, non è così male>> continuò Lucia.
<<Non lo è affatto, è questo il problema>> rispose Anya.
<<E perché scusa?>>Liv teneva ancora in mano la foto.
<<Perché rischio di finire come voi due>>
<<Ah, mi domando perché solo i nostri si prendono la briga di inviarci le foto ad ogni missione; non siamo mica stupide!>>
Liv restituì la foto alla legittima proprietaria.
<<Beh, in questi casi, ci danno pane per gli occhi. Ma scusa, a noi le foto non ce l'hanno mandate?>> domandò Lucia.
<<Erano stampate sul fascicolo, quindi ora sono perse nel vento>> spiegò Liv.
<<Poco male: tanto abbiamo gli originali>> ribattè la rossa.
<<Sì, l'unica cosa è che non ci puoi sbavare sopra, Lucia>> disse Anya.
Risero.
<<Vi state cacciando nei guai!>>
<<Beh, in fondo, dobbiamo solo tenerceli stretti per altri due anni>>
<<Che intendete dire?>>
<<Quando diventi maggiorenne, a seconda del grado, puoi partecipare all'amministrazione della compagnia>>
<<E siccome noi tra due anni ne facciamo diciotto e siamo al penultimo grado, potremo proporre un trattato di pace o roba simile con la RFA>>
<<E come pensate di fare? Prima o poi scopriranno la verità>>
<<In tal caso, penso che ce li terremo alle costole fino alla maturità!>>
Un attimo di silenzio.
<<Io non capisco perché fate così tanto casino per due ragazzi che, per di più, sono nostri nemici>>
Liv e Lucia guardarono i ragazzi davanti a loro.
<<Loro sono diversi>>
<<Tutti i ragazzi che incontriamo, ci hanno sempre e solo considerato per il nostro aspetto: loro sono i primi a cui non gliene frega niente di come siamo fatte fuori, non si aspettano niente da noi. Loro ci stanno aiutando perché ci considerano delle persone, e non una bambola perfetta o un'arma letale>>
<<Capisco>> Anya cominciò a diventare rossa in volto.
<<Ehi, ti senti male?>>
<<Stai bene?>>
<<Va tutto bene, ragazze>> Anya le guardo <<ho solo paura di essermi innamorata anch'io>>

Fino alla sosta per il pranzo, nessuno aveva pronunciato più una parola.
<<Noi andiamo a controllare in giro>> dissero i ragazzi.
<<Ok, noi restiamo qui>>
Dopo che Kei e Takao si furono allontanati, le ragazze ripresero il discorso lasciato in sospeso.
<<Allora, chi è?>>
<<Quello della foto, si chiama Yuri. L'ho incontrato alla galleria d'arte impressionista a Parigi>>
<<Facevi la guida turistica?>>
<<Sì, pensavano che ci sarebbe stato un furto. Il solito ragazzino in vena di scherzi. Beh, avevo una pausa, mi sono fermata a guardare un quadro di Edgar Degas...>>
<<Il tuo artista preferito!>>
<<...esatto. Lui mi è venuto vicino, ci siamo messi a commentare il quadro, e alla fine si è scoperto che anche a lui piace moltissimo quell'artista>>
<<Lo sa che tu sei della PC?>>
<<No e spero che non lo scopra finché la Paradise e la RFA non avranno rinunciato a farsi la guerra>>

<<Fino ad adesso niente di niente>>
Takao e Kei avevano finito controllare i dintorni.
<<Sì, per un po' possiamo rilassarci>>
<<Tu...che ne pensi di Lucia e Liv?>> chiese Takao.
Kei lo guardò, sospirò e rispose:
<<E' difficile da dire. Sono delle ragazze, come dire, strane! Non sono come tutte le altre>>
<<Sì, loro hanno, non sò come spiegare, un'innata voglia di vivere. Sembra che non abbiano problemi>>
<<Tutti hanno dei problemi>> Kei si sedette <<se loro non hanno preoccupazioni, non sono di questo mondo>>
Takao alzò lo sguardo verso l'alto.
<<Sembra davvero che non siano di questo mondo. Quando sorridono, sembrano quasi...>>
<<...degli angeli. E' la stessa impressione che ho avuto io>>
Takao guardò l'amico.
<<Da un po' sembri più pensieroso del solito: cos'hai, pensi ancora a quella ragazza che hai incontrato da piccolo?>>
<<Non posso fare a meno di pensarci, considerato che probabilmente è Liv quella ragazzina>>
<<Ah sì?>> Takao si sedette vicino a lui <<pensi che sia lei?>>
<<Ne sono quasi certo: ha i capelli neri e ricci, gli occhi verdi e la pelle chiara, proprio come ricordavo io. Devo solo scoprire se ha ancora il ciondolo>>
<<E se da piccola è stata baciata>> concluse l'altro.
<<Sì, e se da piccola è stata baciata>> ripeté Kei.
<<Praticamente vuoi aiutarle solo per scoprire la verità, giusto?>>
<<Sì; e tu, perché vuoi restare con loro?>>
<<Perché mi sono innamorato di Lucia>>
Kei lo guardò, poi sospirò e si sdraiò, incrociando le mani dietro il capo.
<<Lo immaginavo>>
<<Vedi, Lucia è una che sa rispondere a tono, ma allo stesso tempo ha bisogno di qualcuno che la sostenga; è questo il tipo di ragazza che fa per me>>
"Sì" pensò Kei "è proprio il tipo di Takao. Lui è una specie di psicologo, riesce a capire immediatamente il carattere delle persone, ma certe volte si comporta proprio da idiota. Occorre qualcuno che lo raddrizzi, è per questo che Lucia è perfetta per lui".
<<Che stai pensando?>>
<<Che certe volte ti comporti da scemo!>>
<<Ha parlato l'asociale!>>
<<Non ricominciare con questa storia>>
<<Io faccio quello che mi pare!>>
<<Non cambiate proprio mai, voi due!>>
Takao si voltò e Kei si mise a sedere.
<<Ciao, Yuri>>
Il ragazzo ricambiò con un gesto della mano.
<<Non perdete mai l'occasione per litigare, eh?>>
<<Pane quotidiano!>> ribatté Takao.
<<Allora, la missione, come procede?>>
<<Acqua>> disse Kei.
<<Tu, chi devi prendere?>>
<<Io?>>Yuri si stiracchiò <<una che si fa chiamare La Lupa>>
<<Questi soprannomi! Se la Paradise non se ne inventa qualcuna non è contenta!>> Kei si alzò e cominciò a togliere dai pantaloni i fili d'erba.
<<Io non sono della tua stessa opinione: pensa se le Crazy Angels fossero state Liv e Lucia! Sarebbe stato un peccato catturarle senza conoscerle>>
<<Chi sono Liv e Lucia?>>
<<Due ragazze che ci hanno soccorso dopo...>> Takao non sapeva come spiegare.
<<Ci hanno trovato alcuni agenti, è scoppiata la rissa, ma erano circa una decina contro noi due. Siamo usciti dal bosco, e poi ci siamo trovati in una stanza con le ferite medicate>> raccontò Kei.
<<Mi deludete, ragazzi, voi due che vi fate battere da una misera decina di uomini>> esclamò Yuri con ironia.
<<Più che agenti sembravano lottatori di sumo; stacci su sotto uno di 150 chili>> Takao si massaggiò la spalla destra.
<<Smettila di fare il buffone e torniamo dalle ragazze>> Kei cominciò ad avviarsi, seguito a ruota da Takao.
<<Da quali ragazze?>>
<<Le due menzionate prima e una che si chiama Anya>>
<<Anya?>> Yuri si avvicinò a Takao <<è per caso una ragazza con i capelli corti castani e gli occhi chiari?>>
<<Sì, sei diventato un indovino?>> Kei si voltò verso di lui.
<<No, è una vecchia conoscenza>>

<<Eccoli, stanno tornando>>
<<Forza, prepariamoci a ripartire>> Lucia si mise sulle spalle lo zaino.
<<Ma non si vorranno riposare un po'?>>chiese Anya.
<<Sono loro che hanno voluto controllare i dintorni, potevano benissimo restarsene qui>>
<<Io non vi capisco: vi piacciono, sì o no?>>
<<Regola numero 1: fagli capire che con te non si discute>>
Intanto i ragazzi le avevano raggiunte.
<<Chi si rivede!>> disse ironicamente Lucia.
<<Allora, c'è da preoccuparsi?>>
<<No, tutto tranquillo>> Kei si voltò verso il ragazzo alle sue spalle <<lui è un nostro amico, si chiama...>>
<<Yuri!>>esclamò Anya.
<<Ci si rivede!>> Yuri sorrise alla ragazza.

 

CAPITOLO 3