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1-3/02/2002 - Elefantentreffen 2002

Report di Giulio (Strider) Zanotti

Elefantentreffen…
Una parola che ha da sempre evocato in me il sapore dell'avventura, della sfida.. Pensandoci bene, è da quando ho comprato la mia prima vera moto, una mitica Gilera RRT Nebraska 125, nel 1987, che volevo andarci. Detto fatto.. :-))) dopo appena 15 anni di preparativi morali e materiali, eccomi qui a raccontarvi di questo viaggio! Negli ultimi due anni ho completato il mio "guardaroba" motociclistico invernale. Per fare un viaggio così non puoi improvvisare! Il freddo è il nemico numero uno, anche se quest'anno il clima è stato fin troppo clemente. L'altro grande problema è la praticabilità delle strade, io avevo pronte da montare delle gomme da enduro tassellate, ma ho preferito partire con quelle più stradali visto che la neve non si vedeva neanche con il binocolo.

Moto, accessori e varie:
- Suzuki DR 600 Djebel
- Coperta paragambe Tucano
- Paramani imbottiti
- Bauletto e zainone
- Tenda Igloo Ferrino
- Materassino in espanso
- Materassino gonfiabile
- Sacco a pelo invernale (INDISPENSABIILE!!)

Abbigliamento:
- A contatto con la pelle maglietta e calzamaglia da sci
- Calzettoni da sci
- Pile pesante
- Giacca in cordura e Gore-tex con imbbottitura della Dainese
- Pantaloni in cordura e H2OUT con imbbottitura della Spidi
- Guanti invernali H2OUT Spidi
- Casco DIC
- Sottocasco paragola Dainese
- Maschera in neoprene
- Stivali da turismo in Gore-tex Alpinnestars

Il Viaggio...

1/2/2002 Venerdì

La moto è carica come un mulo.
Il tempo è ottimo, è mezzogiorno, fa addirittura caldo! Io sono vestito da Polo Nord.. e sembra primavera.. Spero solo che la DR parta subito senza fare capricci (ebbene sì, ha l'avviamento a pedivella.. che è quasi meglio di un antifurto elettronico se non la conosci bene)... PUM PUM PUM PUM.... il motore fa le fusa, anche Lei ha voglia di macinare km.
Si parte! E come tutte le partenze che si rispettino, ho la certezza di aver dimenticato a casa qualcosa di fondamentale. Inutile crucciarsi, tanto, come al solito, mi verrà in mente solo mooolto più avanti!

Lascio Biassono sotto gli sguardi stralunati e di compatimento di qualche automobilista... starai comodo tu nella tua sardo!!!
Autostrada - Bergamo - Affi - Bolzano.. Sosta per l'adesivo delle autostrade Austriache e via verso il Brennero. Velocità di crociera da puro relax. Peccato essere da solo.. i miei amici hanno preferito rimanere a casa al calduccio.
Arrivo a Innsbruck che è già buio, dopo aver pagato un'altra salassata di pedaggio autostradale!
Il casellante cerca di dirmi qualcosa in tedesco... capisco solo "LICHT" .. o come diavolo si scrive..
OK, lampadina luce di posizione posteriore andata!! Danke!
Cazz.... ecco cosa ho dimenticato a casa..!!
Per fortuna al primo distributore mi fermo e la sostituisco senza perdere troppo tempo.
Sono un po' indeciso sul da farsi, decido di continuare in direzione Salisburgo e fermarmi verso l'ora di cena a cercare un posto per dormire. Esco dall'autostrada a Kufstein, una località di villeggiatura abbastanza rinomata, forse troppo.. Solo hotel di lusso, neanche l'ombra di un bed and breakfast. Dopo aver girato inutilmente per mezz'ora trovo posto in un bell'alberghetto, carino, anzi... direi proprio.. caro :-)).
Questa parte di Austria non la conoscevo e devo dire che preferisco il tirolo occidentale, che offre anche molte più possibilità di sistemazione a buon prezzo.
Comunque dopo un'interminabile doccia bollente, una cena .. frugale (sono appena partito e sto già sforando il budget..) e una bella dormita sono pronto a ripartire!

2/2/2002 Sabato
Passo Salisburgo senza fermarmi, sarà per un'altra volta! Dicono tutti che è una città splendida, ma il tempo è tiranno! Lascio l'autostrada e il suo traffico caotico di vacanzieri, proseguendo verso nord, in direzione Burghausen, verso la Germania. Fin'ora avevo incontrato ben poche moto mentre adesso sembrano sbucare da tutte le parti! A gruppetti di 5 o 6, soprattutto tedeschi in BMW. Tutti stracarichi, indiscutibilmente gente dell'Elefantentreffen. I saluti si sprecano, c'è una sensazione di fratellanza motociclistica quasi palpabile. A me viene il dubbio di aver sbagliato strada, visto che tutte le moto che incrocio.. vanno in direzione opposta alla mia.. Decido di fermarmi a controllare bene la cartina.. no, la strada è quella giusta! Questi sono probabilmente i primi reduci del raduno, che in effetti è iniziato già da venerdì, e stanno tornando a casa.
Mentre riparto si ferma un ragazzo tedesco con una Pegaso per sapere se è tutto ok! Ripartiamo insieme verso Passau, dove rientriamo in autostrada. Dopo qualche Km c'è l'uscita di Garham. Ormai ci siamo, qui la cartina non serve più, ad ogni incrocio c'è un cartello, un elefante disegnato, una freccia... e tante moto da seguire.
Quando arrivo a Thurmansbang, per l'esattezza nella frazione Solla, sono ormai le 3 del pomeriggio. Seguo le moto davanti a me, ci sono grossi parcheggi per le auto.. boh.. una transenna, da qui in avanti lasciano proseguire solo le moto.. iniziamo a ragionare! :-) La piccola strada prosegue dritta come un fuso, in discesa, e a lato sono parcheggiate, una a fianco all'altra, centinaia di moto, di tutti i tipi, dalla supersportiva alla custom; mi chiedo se sia il caso di fermarsi qui. Invece vado avanti, seguo gli altri. Queste parcheggiate sono le moto che non hanno osato buttarsi nel fango, che ci aspetta poco più in là.. Alla fine della strada infatti finisce anche l'asfalto. E inizia appunto il fango. E quando dico fango intendo proprio quello vero! Ci fanno fermare in un grosso spiazzo, qui c'è il vero ingresso al raduno.
Bisogna pagare l'entrata. Già scendere dalla moto è un'impresa.. il cavalletto affonda senza pietà nel terreno molle e viscido. Devo fare i numeri per togliere dal bauletto l'assicella di legno da mettere per terra, sono stato previdente..
Il biglietto costa 15 Euro ed è una specie di braccialetto di plastica giallo che ti fissano saldamente al polso, adesso sono libero di andare dove voglio.
Di nuovo in sella, entro nell'arena.
Quello che mi si presenta è uno spettacolo indimenticabile, un'intera vallata che è un unico grande accampamento. Tende a igloo, a casetta, veri tepee indiani fatti a regola d'arte, e moto, tantissime moto, parcheggiate, in movimento, ovunque. Anche i sidecar sono tantissimi, e dopotutto, sono loro i veri elefanti padroni di casa! Ci sono anche dei quad, gli unici mezzi a quattro ruote ammessi, ma sono un'esigua minoranza, perchè questo è il regno delle 2 e 3 ruote!
Mi aggiro per queste strade degne di un campo da cross, devo trovare un buco per piazzare la tenda. Meno male che la mia DR si trova a suo agio su questi percorsi (più che in autostrada), ma rimpiango le mie belle gomme tassellate a casa in garage. Oltre tutto la moto carica di bagagli non è esattamente il massimo della maneggevolezza..
Parcheggio in un piazzale a metà della discesa verso il fondovalle e finalmente, a piedi, trovo un posto decente per la tenda, rigorosamente sulla neve, che sostituisce il fango appena fuori dalle piste. A dir la verità c'è un po' troppa pendenza, ma per una notte può anche andare.
Il mio "accampamento" è proprio di fianco ad alcuni francesi degni del Joe Bar Team!
Qui ci si aiuta senza bisogno che uno chieda, vuoi per spingere un sidecar impantanato o per una moto che non vuol saperne di ripartire.

Che moto ragazzi! Dei sidecar cecoslovacchi vecchissimi con motore 2 tempi! Mezzi che in Italia non circolano più da decenni! Prototipi a tre ruote con la meccanica di una moto da cross. Un tizio con una BMW 1100 RT enorme, nuova di zecca, che sguazza nel fango come se avesse una Ktm. Di tutto di più. Che miscuglio di colori, di gente che nulla ha in comune se non l'amore per le due ruote, per un pizzico di avventura, fuori dalle strade di tutti i giorni.
Ciò che colpisce è proprio questa eterogeneità: all'Elefantentreffen puoi venire con un vespino o con una R1, con la tuta racing o con vestiti in pelle di bisonte, nessuno ti giudicherà, anzi!
Sul fondo della valle, all'interno di una piccola pista ovale, ci sono delle bancarelle dove acquistare cibo, vestiti, gadgets ecc.. Ci si arriva a piedi o, per chi sa nuotare.. anche in moto. Infatti bisogna superare una enorme pozzanghera che è quasi un laghetto! Ci provano in tanti, lanciandosi a manetta dalla discesa, con la gente intorno assiepata a incitare! Un vero spettacolo!
C'è un'aria da far west tecnologico.
Scende la sera e, uno a uno, si accendono i fuochi dei bivacchi. Qui puoi comprare la legna e tutto ciò che occorre.
Il cielo è terso, stellato, non ci sono luci, solo i fuochi e le poche lampade tra le tende. La suggestione è grande. Il profumo di carne arrostita, si spande ovunque. La birra scende a fiumi. Vedo già in giro qualche tedesco barcollante..
Mi prendo una birra e un panino con i wüster in un baracchino.. spettacolare!!
E giro per l'accampamento, fino all'ora di andare a nanna!
Sono un po' stanchino, lo ammetto.
Mi tappo in tenda dentro il mio sacco a pelo in piumino degno di R. Messner.
All'inizio non ho neanche troppo freddo, ma di notte la temperatura scende ulteriormente. Devo mettere il materassino sottile in espanso sopra quello gonfiabile... l'aria nei tubolari è gelida e così sono più isolato. Dal sacco a pelo mi spunta praticamente solo il naso.. ed è gelato!
3/2/2002 Domenica
La mattinata passa nei preparativi per la partenza, ho una mezza idea di allungare il viaggio di ritorno passando per Monaco. Studiando la cartina decido di prendere l'autostrada che da Deggendorf porta al capoluogo della Baviera.
Sono in tanti che mi sorpassano, e tutti salutano con complicità, è un saluto che non avevo mai visto, usando il piede destro, come a scalciare, dopo il sorpasso. D'altronde le mani sono impegnate e chiuse nei copri manopole.
Incredibile, 130 Km di autostrada senza un'area di servizio.. arrivo al primo distributore scuotendo il serbatoio, già sulla tangenziale di Monaco.
Proseguo verso sud in direzione Garmisch, l'idea è di fermarmi a dormire vicino al castello di Neuschwanstein, una zona che conosco molto bene, meta di tanti precedenti giri in moto.
Da Garmisch, passo per Linderhof (altro bellissimo castello) e scendo in Austria, verso Reutte.
Il lago Plansee è totalmente ghiacciato, con la gente che ci pattina sopra.


Ecco Reutte, e finalmente, Pflach, dove mi aspetta una deliziosa Gasthaus.
Se qualcuno vuole visitare queste zone ve la consiglio vivamente.
http://www.gasthof-schwanen.com
Le camere sono bellissime, si può prenotare via internet, costa poco, c'è la sauna, il garage per le moto, si mangia bene, e al mattino la colazione è a dir poco strepitosa! Inoltre è a pochi Km da Füssen, dove potete visitare i bellissimi castelli reali bavaresi di Neuschwanstein e Hohenschwangau, e dove ha inizio la Romantische Strasse.
4/2/2002 Lunedì
E' il mio penultimo giorno di ferie, ma preferisco anticipare il ritorno.
Il tempo sembra peggiorare e non voglio trovarmi nella neve.
Dall'Italia mi dicono che c'è un gran nebbione dal Brennero a Milano così decido di fare una strada alternativa. Da Landeck in Tirolo mi dirigo verso la Svizzera seguendo il corso del fiume Inn, alla volta di St. Moritz. E' una strada fantastica e non avrei mai pensato di poterla fare in moto in questa stagione. Il fondo viscido per il freddo non permette però di prendere troppa confidenza con le pieghe. Fino a St. Moritz fa veramente freddo, la valle è tutta in ombra e l'aria è gelida. Stento a riscaldare mani e piedi, nonostante sia super attrezzato.
In questo momento vorrei avere le manopole riscaldate.. e magari una R 1150 GS.. Ma no, scherzo!! (La mia DR si è offesa)
L'Italia è ormai vicina.. ecco Chiavenna.. Colico.. il lago di Como.
Acc.. la superstrada è chiusa, ovviamente nessuna segnalazione.. Siamo proprio in Italia..
Non che la strada vecchia del lago sia brutta, anzi, ma adesso ho veramente il sedere piatto e non vedo l'ora di tornare a casa. Mi aspetta un bagno caldo e un letto comodo.
Si, domani voglio dormire tutto il giorno.
E per un po' nessuno mi venga a parlare di moto.. almeno fino a mercoledì.. per andare al lavoro..
Saluti a V a tutti.
Strider (Giulio)