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Su richiesta di Alberto e di altri del gruppo "Moto & Turismo on/off road" provvedo a rilasciare
alcune informazioni sulla mia via del Sale percorsa una decina di anni fa, per quanto mi risulta le strade sono
ancora tutte transitabili, quindi il tracciato dovrebbe essere ancora valido.
Per realizzare l'itinerario, come mia abitudine sono partito da due articoli proposti sulle riviste Motociclismo
e Mototurismo (non mi chiedete quali, è passato molto tempo e ho conservato solo le cartine),
documentandomi con cartografia dettagliata ho costruito poi un itinerario personalizzato, praticamente il più
lungo possibile, questo giro prevede infatti un minimo di almeno 5 giorni a disposizione, tra la fine di luglio
e i primi di agosto, l'unico periodo nel quale non si trova le neve, si raggiungono infatti con la moto quote di 3000metri!
Io sono partito da Livorno raggiungendo il Parco Nazionale del Gran Paradiso, dove inizia il percorso, ho pernottato
nel Parco e la mattina sono partito seguendo l'itinerario proposto nella jpg allegata (Motociclismo), ho
evitato la deviazione per Oropa e a Cuorgnè ho girato a destra per Lanzo Torinese, fino al Col d'Izoard sono
rimasto sul tracciato proposto da Motociclismo, poi ho introdotto delle varianti basandomi sul percorso
di Mototurismo (jpg Mototurismo).
I tratti più belli sono stati quelli che dal Colle delle Finestre arrivano a Colle Basset, incredibili i paesaggi
che si aprono alla vostra vista, bellissimi e pieni di storia i resti delle fortificazioni della prima e seconda
guerra mondiale, meriterebbero una lunga riflessione sugli orrori delle guerre e sul sacrificio di vite umane che
ci sono costate!
Da segnalare anche il Sestriere e il tratto asfaltato francese, in particolare il Col d'Izoard, visitare il museo
della bicicletta, i tratti più impegnativi sono quelli del Colle dell'Agnello e del Colle del Mulo, anzi sfatiamo
un pò la difficoltà del percorso: io ho utilizzato una BMW R80GS caricata con borse laterali, da serbatoio, sul
portapacchi e passeggera, non ho mai trovato particolari difficoltà, certo, nei tratti più impegnativi e stretti
(pochissimi per la verità) spesso la passeggera è scesa, a volte ho testato a piedi il percorso prima di passare
con la moto, altre me la sono vista brutta per il non poter frenare o rallentare su strade ciottolose in discesa,
ma vi assicuro che chi ha un minimo di pratica nella guida in piedi e SOPRATTUTTO non soffre di vertigini può
affrontare l'intero percorso e portarsi poi con se un ricordo unico di un viaggio che gli rimarrà per sempre
impresso nella mente!
E' un tracciato da percorrere con attenzione, non a manetta e in derapata, in quanto è per la maggior parte privo
di parapetti e i cigli delle strade si aprono su burroni a strapiombo di centinaia di metri, inoltre si guida per
ore su sterrati solitari, senza incontrare nessuno e quindi senza la minima assistenza, nei tratti di sconfinamento
Italia/Francia/Italia servirebbero dei permessi, io me ne sono sempre fregato, una sola volta ho trovato una
camionetta militare italiana, grandi saluti con le mani e via!
Consigli e raccomandazioni: anche se siamo nell'era del GPS io raccomando l'acquisto delle cartine "Alpi Marittime e Liguri" nr. 8
scala 1:50.000 e "Valli Maira-Grana-Stura" nr. 7 dell' Istituto Geografico Centrale - Torino - via Prati 2, utili anche le cartine regionali del Touring Club Italiano per i trasferimenti su asfalto, in totale il percorso così come l'ho fatto io sono circa 800Km in buona parte sterrati (trasferimento da casa escluso), portate con voi una bomboletta antiforatura e uno di quei piccoli attrezzi con manometro per gonfiare e sgonfiare gli pneumatici, viaggiate a bassa pressione su tutti i percorsi ciottolosi in quota, se temete di sbagliare strada con un cannocchiale guardate dove proseguono gli sterrati e dirigetevi in quella direzione, difficilmente troverete qualcuno a cui chiedere indicazioni!
Sarà possibile trovare anche la nebbia, non ci crederete, ma io tornando da una breve escursione in quota a piedi, non trovavo più la moto....
Inoltre prendere un temporale estivo non è cosa difficile, quindi tuta da acqua o completo impermeabile sempre con se, nei paesi che
attraverserete troverete ospitalità e cordialità oltre le vostre aspettative (soprattutto per chi è abituato al Trentino o cmq la zona nord/est delle Alpi), trovare da dormire e mangiare non è un problema, io non ho mai prenotato (eccetto la
prima notte nel parco) e ho sempre trovato posto con la possibilità di scegliere la sistemazione migliore.
Sarebbe bello poter ripetere questa esperienza insieme a tutto il gruppo di "Moto & Turismo on/off road", ma sinceramente i problemi logistici per un gruppo di persone su questi itinerari non sono trascurabili, quindi penso che sia necessario appoggiarsi a qualche organizzazione con esperienza alle spalle.
Un cordiale saluto da Alessandro "Alex" Bellucci.
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