MASSENZIO CARAVITA
L'UNDICI DI SETTEMBRE DEL 2001
Voglio
pensare a un terremoto,
che
posso dire... a un maremoto,
o
ad una tempesta, una tromba d'aria,
con
il vento che butta per in aria,
può
avvenire una distruzione
con un vulcano in eruzione,
possono morire: "Vecchi, ragazze,
ragazzi, creature... tante persone!
L'odio cominciò con Caino e Abele,
da tanto è stato sempre... sempre uguale!
Con il tempo sono morti milioni di gente...
ma, tutto questo non è servito a niente!
I
"kamikaze" questi criminali... sono pazzi!
forse,
sono di un altro mondo... un'altra razza!
Per
un Dio che io, non lo vedo...
hanno
messo in ginocchio l'America!
Con
gli aerei, hanno distrutto i due grattacieli,
si
sono consumati come due candele,
mentre questi palazzi s'afflosciavano
a un'altra parte del mondo brindavano!
Davanti agli occhi miei vedo l'orrore,
il mio cuore sta crepando dal dolore!
migliaia e migliaia di morti ci sono...
impotente, sento le notizie, sto piangendo!
L'undici settembre del duemilauno...
questo
giorno non se lo dimentica più nessuno!
Voglio
sperare che il vero Dio, sopra la terra...
non
fa venire la fine del mondo con la guerra!