Prima
di cimentarmi nella mappa concettuale e sulle relative ricerche in Internet , volevo definire il mio contesto reale relativo alla mia
attività di docente.
Insegno in una classe quinta a tempo pieno. Essa è composta attualmente da 19 bambini (12
maschi e 7 femmine) di cui 4 in situazione di handicap (2 bambine medio gravi
e 2 bambini lievi), una bambina albanese (che non presenta né problemi
linguistici né problemi di inserimento), due alunni con difficoltà di apprendimento e di
relazionalità legate anche a situazioni familiari deprivate.
La classe, come tutte
quelle del plesso, risulta essere inserita nel progetto nazionale di miglioramento
dell'offerta formativa indirizzato alle scuole situate in area a rischio.
In quest'ottica sono stati segnalati da noi insegnanti 4 alunni particolarmente
a rischio di dispersione scolastica o di devianza.
.tutto
sommato cmq la situazione non è così disastrata
.. soprattutto ripensando
alla situazione nei precedenti anni scolastici
..
Nella classe operano 5
insegnanti:
una collega che insegna italiano, educazione all_immagine
e al suono,
una collega che oltre al sostegno sulle bambine medio gravi insegna le
discipline dell_area antropologica,
una collega che fa sostegno sui bambini in situazione lieve di handicap (
e su
un altro gruppetto di ragazzini che presenta difficoltà di apprendimento),
una collega specialista di lingua francese,
ed io che insegno matematica, scienze, educazione motoria e religione cattolica,
oltre che avere l'incarico specifico di insegnare nel laboratorio di informatica.
Sia io sia la collega che fa italiano interveniamo
con attività individualizzate nei confronti dei bambini portatori di handicap.
Il plesso comprende oltre alla mia classe, una quarta, due terze, una seconda ed
una classe prima. Nel vicino edificio le due sezioni di scuola materna che molte
attività, non solo legate alla continuità, elaborano itinerari educativo-didattici
legati al progetto di scuola a rischio.
Le 2 scuole situate a Ventimiglia alta appartengono al primo circolo didattico di
Ventimiglia e si stanno nuovamente cimentando in un progetto in rete denominato il
giardino del mio Corsaro Nero (
..ricordate la leggendaria figura del Corsaro
Nero salgariano che si definisce Conte di Ventimiglia
.. ebbene da lì è nato un progetto che coinvolge tutta le
scolaresche delle elementari, i bambini della materna, qualche ragazzo di scuola media con laboratori di botanica, di teatro, di
manipolazione
anche perché è proprio sulle basi di questa scuola che sorgeva
il castello di Ventimiglia).
La scuola elementare-materna ha un laboratorio di informatica dotato (da gennaio)
di 4 computer (non collegati in rete), due stampanti, un modem per il collegamento ad
Internet su un PC. L'orario settimanale
prevede che ogni classe/sezione usufruisca del laboratorio, in modo da consentire 30 ore
annue a bambino (per i bambini della scuola dell'infanzia la frequenza al laboratorio è
consentita solo a quelli di 5 anni).
Il modulo hub che metteva in rete una stampante è fuori uso ed in riparazione
ormai da qualche mese.
Una decina di software didattici e qualche enciclopedia multimediale sono i
materiali a disposizione. Tutti i PC hanno installato i programmi Microsoft Word e
Publisher.
Le insegnanti sono autorizzate a portare a scuola dischetti e cd propri (
.la sottoscritta ha lavorato molto,
soprattutto lo scorso anno scolastico, con pc-genius, enciclopedie multimediali, software
di grafica Disney).
Nella scuola sono presenti inoltre le seguenti strumentazioni: televisore,
videoregistratore, una macchina fotografica, una
videocamera (che non siamo autorizzati ad usare per riprendere le scolaresche), due
lettori cd audio, un registratore, un fotocopiatore.La scuola ha anche a disposizione una
biblioteca (
.poco sfruttata e non molto aggiornata).Non mi viene in mente altro per
definire questo mio contesto reale.
Passo
quindi a provare di immaginare un contesto fittizio al quale proporre il nostro progetto
che ha come tematica la casa.
Classe terza elementare a tempo pieno con 3 docenti (una per l'ambito linguistico
espressivo, una per l'ambito matematico
scientifico- antropologico, una per il sostegno) coinvolti.
20 bambini (12 maschi e 8 femmine) di cui uno in situazione di handicap con rapporto
lieve, uno extracomunitario con problemi legati alla comunicazione in lingua italiana, due
bambini con difficoltà di apprendimento legate anche a situazioni familiari deprivate.
Laboratorio di informatica dotato di 7 postazioni in rete tra loro (con sistema operativo
windows 98-2000) e pacchetto office. Un videoproiettore, accesso ad Internet condiviso,
stampante e scanner, una lavagna a fogli.
Tempi: 4ore settimanali non consecutive
Tempo di sviluppo del progetto: un bimestre (almeno).
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