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21 Grams

"21 grammi - Il peso dell'anima" 21 Grams, pur con le sue piccole imperfezioni, è un film potente, drammatico, angosciante, capace come poche altre pellicole di trattare la morte e lo strazio che ne consegue in una maniera asetticamente umana. Sicuramente ci vuole coraggio (per usare un eufemismo) per sopportare il viaggio di 120 minuti agli inferi proposto da Inarritu. 21 Grams è triste, molto triste. Nel film c’è tutto. Vita, morte, riflessioni su Dio e la religione, sull’ ineluttabilità del fato, sul destino ed i tragici o meravigliosi scherzi che ci propone, sull’amore, la droga, il sesso. Forse troppi temi buttati sul piatto, ma tutti trattati, incredibilmente, in maniera essenziale e coerente.

Il film è asciutto, puntuale, preciso, e la scelta di utilizzare la crema degli interpreti “off” di Hollywood si rivela molto felice.Tutti gli attori sono assolutamente straordinari, impossibile fare una scala di valori: se Penn ha giustamente vinto un premio a Venezia come migliore attore, sarebbe veramente deprimente vedere i Globe o l’Academy snobbare le performance della Watts (bellissima), del polveroso Benicio Del Toro, e diciamolo, anche di tutti i comprimari che permettono alla pellicola di rasentare l’eccellenza. Il montaggio, che spezza le trame e mescola tempi e spazi, tende inizialmente a confondere lo spettatore ma permette, una volta annodati i primi fili della storia, di aumentare il patos ed il coinvolgimento. Purtroppo, il confine tra dramma e melodramma è davvero labile ed in certi (pochi) punti, anche il rigore di Inarritu viene blandito dallo scorrere di una serie di avvenimenti se non improbabili, certamente forzati(come la improvvisa e annientante passione tra la Watts e Penn).L’economia del film non ne risente particolarmente, ma qualche integerrimo e radicale cultore delle reazioni causa –effetto potrebbe storcere il naso (di sicuro non io). 21 grammi, a dispetto del titolo, resta un'opera di enorme peso nella cinematografia recente. Graziato da una colonna sonora toccante e da una fotografia attenta a cogliere dettagli, particolari e sfumature, è una pellicola che sarebbe, specie dopo quest’ annientante natale, delittuoso perdere.

Consigliatissimo.

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