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Abbattimento edificio a Mirafiori sud

TORINO - Dicembre 2003

Prima un’ esplosione, in perfetto orario. Poi, un'altra, tre quarti d'ora dopo, necessaria perché non tutto il palazzo era caduto subito come previsto. E' crollato così l'edificio anni Sessanta del quartiere Mirafiori di Torino, abbattuto oggi secondo il piano di recupero urbano della zona, per il quale il Comune della città investirà 140 milioni di euro.

Migliaia di persone, tra cui molti ex abitanti della casa, hanno assistito, chi per pura curiosità, chi con un po' di emozione, allo spettacolo, sotto una fitta nevicata, nel parco Colonnetti, vicino al condominio a quattro scale di via Fratelli Garrone 73, distrutto con duecento chili di esplosivo e 5600 microcariche. C'erano il sindaco Sergio Chiamparino, il prefetto e il questore di Torino, l'assessore regionale all'urbanistica, c'era anche il cantautore Edoardo Bennato, che qualche settimana fa ha tenuto un concerto, organizzato nel quadro delle iniziative destinate alla nuova vita di Mirafiori Sud.

Un forte boato alle 14,30 in punto, come previsto dal piano, e il palazzo è crollato su un fianco, sollevando un'immensa nuvola di polvere. Con stupore, però, quando la nube si è diradata, autorità e cittadini hanno scoperto che una scala intera dell'edificio era rimasta in piedi. Tutto colpa di un' interruzione nel collegamento delle cariche. Dopo 40 minuti di attesa, sotto una nevicata sempre più intensa, una sirena ha finalmente annunciato la seconda esplosione, che ha ridotto in macerie anche l'ultima parte della casa popolare di via Fratelli Garrone. Il migliaio di persone sfollate dalle case vicine ha così potuto fare ritorno a casa, così come i moltissimi curiosi che hanno sfidato freddo e neve per seguire la spettacolare demolizione. Nella prossima primavera si farà il bis con la demolizione di un altro palazzo, in via Artom, nella stessa zona di quello abbattuto oggi.

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