Sathya Sai Baba

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Dialogando con Sai Baba

 

Del Dr. Samuel Sandweiss

Devoto: Baba! Ti prego svelaci come sei giunto alla realizzazione. Non riesco a trarre profitto dal mio sadhana (pratica spirituale).

Sai Baba: Io so che Voi vi imponete molte pratiche di austerità. Devo dirvi che la mia realizzazione è sostenuta dalla devozione e che ad essa si ispira la mia vita. Non private il corpo dei suoi bisogni elementari; sia per voi lo strumento sacro che vi consente di raggiungere lo scopo. Conducete vita sathwica (equilibrata, pura, buona), nutritevi di cibo semplice, le vostre parole siano sincere, soccorrete il prossimo con amore, siate umili e tolleranti, nulla venga a smuovere la vostra equanimità. Convogliate tutti i pensieri verso di me, poiché ho eletto il vostro cuore a mia dimora.

Devoto: Baba, come possiamo progredire nella devozione?

Sai Baba: La devozione si esprime in vari modi: esiste colui che versa lacrime inutili invocando la mia presenza fisica; quello che si rimette a me con abbandono esaltato; quello che mostra fermezza, sempre rimettendosi alla mia volontà. Io accetto tutte queste forme di devozione. Non sta a Voi scegliere l'una o l'altra, sta a me riequilibrare i vostri sentimenti, adeguarli. Se tendete altrove, vi fermerò; tutto ciò che si delimita per mia volontà. Fate vostra questa certezza, il punto più alto della devozione.

Devoto: Allora che cosa mi resta da fare?

Sai Baba: Cosa vi fa pensare che "fare" sia così importante? Siate imparziali. Non preoccupatevi di "fare" o "non fare", successo o sconfitta; nessuna dualità verrà a turbare il vostro equilibrio. Lasciate che il fluire della memoria, la tempesta dei desideri, il fuoco delle emozioni, vi tocchino senza turbare il vostro equilibrio. Siatene dei semplici testimoni. Lasciarvi coinvolgere genera possesso, ristrettezza mentale. Trionfi in Voi il desiderio di annullarvi. Fate che tutte le dualità vengano umiliate dalla vostra neutralità.

Devoto: Sí, Baba, ma quando ci si trova a subire un dolore?...

Sai Baba: Pensate forse che vi sottoporrei alla prova del dolore ove non ne esistessero ragioni? Aprite il vostro cuore al dolore, come lo fate ora al piacere, perché così io voglio, per il vostro bene. Reagite al dolore come a una sfida. Non tentate di sottrarvi. Non prestate ascolto alla vostra mente, perché la vostra mente genera il bisogno. Fa tutto parte di un piano: distogliete il vostro io e la vostra mente dal tormento dei bisogni inappagati per farvi ascoltare la mia voce.

 

Devoto: Baba! Non mi stanco di implorare il vostro Darshan (benedizione di essere alla presenza di un uomo Santo). Ditemi dove venire e quando.

Sai Baba: Voglio che voi non diate importanza a questi criteri ed attendiate con buona disposizione d'animo seppur privi di certezza. Collocazione significa limite; non interferite nel corso degli eventi. Non stancatevi di lasciarvi guidare da me, perché io vi ho prescelti.

Devoto: Considerando la somma di difetti che ci opprime, come potremmo aspirare tanto in alto?

Sai Baba: Io vi faccio carico di tutte le manchevolezze che vi affliggono allo scopo di sottomettere la vostra mente ed usarla come strumento per pungolarvi. Starà a voi trarne le conclusioni e convertire le vostre improntitudini in opinioni su cui plasmare attività e atteggiamenti.

Devoto: Costa fatica sottostare alle vostre prove?

Sai Baba: E' come preparare una torta e cuocerla. Preparo le dosi, mescolo, impasto, cuocio. Vi inondo di lacrime; vi soffoco nei singhiozzi. Vi rendo inermi, anime che si offrono a Dio. Sono venuto per correggervi. Mi propongo di trasformarvi in sadhaka (cultori dello spirito). Non vi lascerò sino a che ciò non si compia. Anche se vi allontanerete prima che la trasformazione sia compiuta, non cesserò di mantenere la mia presa su di voi. Non potete sfuggirmi.

Devoto: Quanto vi mostrate caritatevole!

Sai Baba: Nulla mi sfugge, in nessun luogo, in nessun modo. I miei poteri sono incondizionati, illimitati. Io sono la certezza. Il tutto.

Devoto: Come possiamo aspirare alla vostra grazia?

Sai Baba: Non vi chiedo concentrazione assoluta o totale rinuncia. A tutti gli esseri umani chiedo solo amore. Chiedo solo che vi rivolgiate a me quando la vostra mente è imprigionata nelle spire del dolore o dell'orgoglio o dell'invidia. Svelatemi i più riposti meandri della vostra mente, non importa quanto grotteschi, quanto dilaniati dal dubbio o dalle delusioni. Non vi respingerò. Sarò una madre per voi. Non importa dove andrete, là io ci sarò. Posso essere con voi dovunque.

Devoto: Io invoco darshan a piena voce e voi mi imponete di riattraversare i mari per riprendere la mia solita via.

Sai Baba: Sono più necessario a coloro la cui fede vacilla che a quanti ne mancano del tutto. Le loro improntitudini derivano dalla tendenza a farsi condizionare dal mondo esterno.

Devoto: Baba, pur nella mia inadeguatezza, ti chiedo questo dono: fa che io divenga uno strumento nelle tue mani.

Sai Baba: Tutti sono miei strumenti. Forse voi credete che io operi una scelta: questo è buono, quest'altro è peggiore, e così via. No. Mi servo di entrambi. La mia volontà è la fonte di tutto ciò che esiste ed accade; compenetra ogni cosa ed ogni atto; comprende tutto. In verità vi dico: io voglio che la mia volontà si manifesti in voi, attraverso di voi. (*)

(*) Sanathana Sarathi, Agosto 1974, p. 185

Tratto dal libro "Sai Baba, L'uomo santo e lo psichiatra"
Samuel H. Sandweiss M.D., Sai Baba, L'uomo santo e lo psichiatra. Magenta, Antonio Craxi Editore, 1977, pp. 206-207

 

Pensate forse che vi sottoporrei alla prova del dolore ove non ne esistessero ragioni? Aprite il vostro cuore al dolore, come lo fate ora al piacere, perché così io voglio, per il vostro bene. Reagite al dolore come a una sfida. Non tentate di sottrarvi. Non prestate ascolto alla vostra mente, perché la vostra mente genera il bisogno. Fa tutto parte di un piano: distogliete il vostro io e la vostra mente dal tormento dei bisogni inappagati per farvi ascoltare la mia voce.
(Sri Sathya Sai Baba)