



I
colleghi del commissario De Luca: Augusto De Angelis.
di Daniele Cambiaso.
Abbiamo allargato lo
sguardo sul Ventennio fascista seguendo il filo della produzione
narrativa di Carlo Lucarelli e sarà, forse, interessante scoprire alcuni
dei più celebri “colleghi” del nostro commissario De Luca nell’ambito
della letteratura poliziesca, partendo proprio dalle origini del giallo
italiano. In questo senso, riesce immediato individuare un vero e
proprio precursore in quel commissario De Vincenzi, nato negli stessi
anni Trenta dalla felice penna di Augusto De Angelis, che si
propone da subito come una figura di poliziotto sorprendentemente
moderna per i tempi, caratterizzata da grandi doti di umanità e
sensibilità unite ad una non comune capacità di analisi psicologica del
delitto e dei suoi protagonisti. Se la politica resta sullo sfondo per
ovvie ragioni di censura, a parlarci della sua visione del mondo è
dunque il suo approccio al problema del crimine, sempre problematico e
volto a comprendere prima ancora che a punire inflessibilmente, come la
severa morale del tempo avrebbe imposto. La modernità del personaggio
sarà confermata dall’ampio successo conosciuto, negli anni Settanta,
dalla trasposizione televisiva di alcuni romanzi del ciclo,
impreziosita dall’interpretazione magistrale dell’investigatore offerta
da Paolo Stoppa.