A impedirci di dimenticare restano i documenti, però, come ci insegnano Dall’Angelo & Sorlini nel curioso racconto “E per conoscenza all’assassino”, contenuto nell’antologia Inverno Giallo 1996: uno studente di Lettere, scorrendo i mattinali della Questura repubblichina di Brescia, si appassiona alle indagini riguardanti un delitto avvenuto nel 1944 e attraverso la lettura dei rapporti del commissario Antonio Varigi assiste al dipanarsi dell’inchiesta, finendo col provare simpatia per il rigoroso poliziotto, sottoposto a notevoli pressioni “dall’alto” e alle prese con un enigma estremamente complesso. Acquisendo nuovi elementi, lo studente arriverà a completare la soluzione del difficile caso che il questurino aveva risolto solo in parte. In questo originale racconto, l’elemento di grande fascino è determinato dalla puntuale ricostruzione dell’atmosfera dell’epoca che gli autori riescono a far scaturire dall’esame delle ormai carte ingiallite di un vecchio archivio di polizia.

E chissà che proprio al linguaggio asettico e impersonale di una comunicazione burocratica non venga affidata, per il futuro, l’autorizzazione a tornare in servizio per il commissario De Luca…