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IL CAMBIAMENTO DEL PENSIERO Duns Scoto viene collocato nel periodo chiamato “l’autunno del Medioevo”. Dal punto di vista storico si assiste al tramonto delle due istituzioni principali del tempo: Chiesa e Impero, e si rafforzano in senso istituzionale, militare e burocratico le grandi monarchie nazionali europee, i ceti mercantili e finanziari, si sviluppa parallelamente una nuova visione del mondo, dove l’Uomo ha un ruolo più forte e più centrale: “Homo faber est Fortunæ suæ”. La dottrina di Averroè Gli intellettuali cominciano a contestare la direzione ecclesiastica della cultura: tra Duns Scoto e Ockham passano pochi anni di distanza, ma si consolida sempre di più la conoscenza dei limiti umani. Un importante passo si compie dando uno sguardo alla filosofia araba con Averroè (1100), che vuole giungere a dimostrare la verità di Fede insita nel Corano. Un elemento che ha un effetto nefasto è la sua teoria della doppia Verità: esiste una verità di ragione a cui si giunge per mezzo della filosofia ed esiste una verità di Fede che è rivelata e imposta dall’autorità religiosa. Questa dottrina viene ripresa in Occidente, per dimostrare che ragione e Fede seguono due vie completamente diverse, ma questa ripresa della filosofia araba è stata strumentalizzata perché Averroè voleva intendere probabilmente che il filosofo ha un modo di rapportarsi con la religione di tipo speculativo: il filosofo onora Dio conoscendo il mondo mentre il volgo segue una via più semplice e più umana. |
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