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Il processo conoscitivo Ci sono due modelli di conoscenza: |
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Come punto di contatto fra i due estremi c’è la metafilosofia, ovvero la filosofia che riflette su se stessa e riconosce i suoi limiti. La Filosofia, pur non dando risposte certe ha l’importante funzione di stimolo a cercare la risposta in una forma superiore di conoscenza che è la rivelazione religiosa. |
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La “scommessa su Dio” La spiegazione della miseria e dell’infelicità umana è la nostalgia: la mancanza del bene, della Verità e della felicità che Adamo conobbe in Dio, ma che si perse. Da qui la costante frustrazione dell’Uomo, creato per tendere a Dio ma che si ritrova in un mondo imperfetto, ma questa ipotesi non vale per chi è ateo; Pascal allora risolve la questione con una scommessa dell’Uomo, cioè vivere come se Dio ci fosse o vivere come se non ci fosse. L’Uomo non può astenersi dalla scelta, perché già questo implicherebbe una scelta: deve decidere fra testa o croce; se Dio esiste o se non esiste; non ci sono altre possibilità. |
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Se ci si colloca da un punto di vista della beatitudine, della felicità, allora occorre scegliere l’esistenza di Dio, poiché, se Dio non esistesse, con questa scelta, con questa scelta perderemmo solo qualcosa di finito, cioè i piccoli beni dell’esistenza: mentre invece, se Dio esistesse, avremmo guadagnato un bene infinito, cioè la beatitudine di Dio. In sintesi, il rischio è finito, non infinito. Invece la vincita è infinita, non finita. Non resta quindi, che puntare sull’infinito. |
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