PATRISTICA
Patristica deriva da “patres” (padri della Chiesa) come Giustino e Pireneo.Nel I e nel II secolo c’è la polemica contro gli gnostici (da gnosis), i quali si rifacevano al Cristianesimo ma mescolavano elementi cristiani, neoplatonici, manichei e mitici. Gli gnostici erano convinti che per salvarsi bastasse la conoscenza dei principi fondamentali della religione. La grazia di Dio non era necessaria. I maggiori esponenti di questacorrente erano Basilide, Carpocrate di Alessandria, Valentino.
Carpocrate diceva che Cristo è superiore a tutti gli altri uomini in base alla teoria platonica della reminiscenza: Cristo è superiore in virtù di questa teoria. L’anima di Cristo si è ricordata in misura superiore rispetto a tutti gli altri uomini perché il suo periodo di permanenza con il Padre è stato molto lungo e così Dio gli ha fatto dono di sfuggire al predominio del mondo. Tutti gli altri uomini che si impegnano nella conoscenza della religione, avranno lo stesso destino anche senza la necessità della grazia divina.
La separazione tra corpo e spirito è un elemento manicheo che non fa parte della dottrina cristiana. L’elemento corporeo non è visto come privazione di bene perché anche il corpo è stato creato da Dio. Il corpo non è male mentre il male risiedenell’abuso di libertà dalla parte dell’uomo che assolutizza l’elemento del corpo.
Un altro gnostico, Valentino, viene criticato per la sua dottrina degli éoni: esseri eterni. Dio è la creatura eterna, perfetto, sotto di lui ci sono degli altri éoni che derivano da Lui, chiamati éoni subordinati: logos = Figlio e Spirito Santo, la verità e la Mente, la Ragione e la Vita, l’uomo e l’ecclesia. Secondo lui da Dio verrebbero tutti questi esseri eterni. A questo punto insorge Ireneo, vescovo di Lione nel 140 che critica la subordinazione di Figlio e Spirito Santo a Dio, perché Dio è Uno e Trino (consustanzialità): sono lo stesso essere, fatti con la stessa sostanza, sono sullo stesso piano, mentre, secondo Valentino Figlio e Spirito Santo sarebbero meno perfetti di Dio.