TOMMASO D’AQUINO
Descritto come mente intelligentissima, dedicò la sua vita all’insegnamento della teologia; lascia un’opera vastissima: “De ente et essentia” di metafisica e “Summa teologica”, sono le opere più importanti, oltre a una serie di commentarii di vari autori. San Tommaso riprende l’aristotelismo e lo pone in chiave cristiana, dato che Tommaso pensava che Aristotele avesse raggiunto il massimo risultato possibile ottenibile dalla Ragione senza la Fede, con cui intendeva completarlo.
La Ragione è uno strumento efficace datoci da Dio che, di per sé, potenzialmente non sbaglia. Le funzioni della Ragione nei confronti della Fede sono 3: 
1ª funz.) Dimostrare i “preambula fidei”, cioè i concetti fondamentali della Fede come l’esistenza di Dio, di cui Tommaso vede cinque prove.
2ª funz.) Chiarire le verità di Fede mediante similitudini
3ª funz.) Difensiva della religione consistente nel combattere gli attacchi rivolti contro la religione cristiana e dimostrare la loro inconsistenza dimostrativa.
Le conclusioni di ragione e Fede devono essere le stesse.
Come avviene la conoscenza per Tommaso: è astrazione di forma della materia, può essere sensibile o intellettuale.
Sensibile: Astrazione della forma sensibile delle cose dalla loro materia
Intellettuale: Astrazione della forma intelleggibile delle cose.
Questa astrazione della materia dalla forma è simbolica. Tommaso dice che nella conoscenza si può arrivare alla verità.
Secondo Tommaso esistono due tipi di materia: la materia comune (carne ossa, considerate in senso astratto) e la materia signata o individuale (questa cosa qui); l’intelletto, per esempio estrae dalla materia signata.