Il problema della libertà
Se ognuno nella sua vita agisce sempre in vista del proprio utile, ossia la propria autoconservazione, esiste la libertà? Il libero arbitrio è un’illusione: gli uomini sono convinti di essere liberi perché hanno desideri che cercano di attuare, ma non possono sottrarsi alla legge naturale che li spinge ad autoconservarsi, ciò è legato alla struttura necessaria del mondo: l’Uomo quindi non può cambiare. La libertà in senso assoluto non esiste perché l’Uomo è condizionato da un determinismo naturale, per cui tutto funziona in modo razionale, causale e ogni azione ne determina necessariamente un’altra, mentre esiste la libertà in senso relativo. Posto che l’azione umana vada sempre in direzione dell’utile, si danno all’Uomo due alternative: da una parte può agire in maniera istintiva, immediata, sotto l’impulso di una passione senza valutare le conseguenze dell’azione o si agisce in maniera intelligente e lungimirante, cioè scegliendo tra gioia momentanea ed duratura, quella duratura, scegliere tra le passioni quelle più utili nel futuro e scegliere tra l’utile individuale e collettivo, quello collettivo; calcolando razionalmente le conseguenze delle nostre azioni. La virtù non è una negazione ascetica dell’esistenza umana, per Spinoza, ma la virtù è una tecnica razionale del ben vivere: si tratta di dirigere il conatus verso direzioni migliori. La virtù e il calcolo intelligente su cosa fare o non fare in vista della migliore sopravvivenza possibile: da questo derivano i gradi della conoscenza:
   
Il processo conoscitivo
L’uomo agisce per l’istinto del conatus se conservandi; i vari tipi di azione implicano diversi tipi di conoscenza. L’uomo conosce in tre gradi:
1° grado: Sensibilità
Conoscenza inadeguata: non si conoscono le cause, percezione sensibile. Si conoscono le cose separatamente, senza connessione; il che implica schiavitù, idee confuse e oscure.
2° grado: Ragione
Conoscenza razionale basata su idee comuni: verità matematiche, principio di causa - effetto e le proprietà dei corpi. Grazie a queste si effettuano delle connessioni. Conoscenza adeguata delle cose, capacità discorsiva, libertà. Guarda il mondo sub specie temporis.
3° grado: Intelletto
La mente si eleva dal punto di vista finito al punto di vista di Dio e della sostanza e vede tutto ciò che esiste come il necessario prodotto, la necessaria manifestazione dell’ordine del mondo. Guarda il mondo sub specie aeternitatis: la sostanza è eterna. Si giunge all’Amore intellettuale di Dio con cui ci si eleva.