Dalla sua orbita (2007)
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FIRST PRIZE at 1° Concorso Internazionale di Composizione per Iperviolino (GENOVA)
First performance: Casa Paganini, Piazza S. Maria in Passione, Genova - 17th October 2007 -
Diana Jipa, hyperviolin; Marco Marinoni, electronics
Fig. 1: braccialetto
Fig. 2: microled
Da violino a iperviolino
L'idea originaria nasce nel 1999 dall'incontro tra il compositore Roberto Doati e il prof. Antonio Camurri con la collaborazione dello staff di InfoMus Lab dell'Università di Genova. Una delle problematiche più importanti all'epoca era quella di trovare il modo di controllare l'andamento dei vari parametri della trasformazione del suono secondo articolazioni più naturali e complesse dello spostamento di un mouse o di un cursore MIDI. Da qui è nata la proposta di prendere in considerazione alcune delle tecnologie messe in atto dall'equipe di InfoMus Lab, in particolare da Matteo Richetti, e unirle a una composizione per violino ed elettronica che Doati stava scrivendo, in modo da trovare un sistema per rilevare la gestualità del violinista e utilizzarla come controllo della parte elettronica. Il sistema interattivo così creato è costituito da due piccoli sensori analogici: un braccialetto posto sul polso destro dell'esecutore che rileva il movimento dell'arco (Fig. 1) e un microled posto sotto il riccio del violino (Fig. 2) per "catturare" lo spostamento della mano sinistra. Questi dati, trasformati in linguaggio MIDI, sono in grado di modificare qualsiasi parametro del suono: altezza, timbro, distribuzione e movimento spaziale tra gli altoparlanti, ecc. Ma la grande varietà di articolazioni che una partitura per violino richiede all'esecutore di assumere offre al compositore un più vasto repertorio di gesti che il solo esecutore alla regia del suono non sarebbe stato in grado di produrre, nè di gestire. Ecco come il violino diventa "iperviolino".