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EDITORIALI | ||||||||||
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9/11/2003 Il triplice incidente diplomatico della prima settimana di novembre (Tremonti che attacca la Commissione sulle grandi opere, Lunardi che coinvolge la De Palacio in un'iniziativa a lei estranea, Berlusconi che decanta le virtù di Putin sulla gestione cecena) pongono seri dubbi sul "rush finale" della presidenza italiana. La -fin qui- discreta gestione del semestre (gaffe di Strasburgo a parte), premessa indispensabile per puntare al successo finale, rischia il tracollo, sommersa da un clima di evidente nervosismo e -ahinoi- euroscetticismo. SN 19/10/2003 Gli accordi sono stati raggiunti, ma i dettagli sono tutti da definire. In sintesi, si possono così riassumere i risultati del Consiglio Europeo di ottobre. I 25 leader hanno concordato sul metodo della presidenza in merito alla Cig, sul piano d'azione per la crescita e sulla necessità dell'eurodifesa. Ma tra il dire e il fare si stende ora quella terra infinita e abbastanza desolata dei negoziati a oltranza. Con una certezza: a tirare il carro, più che l'Italia, è un tandem: l'asse franco-tedesco, con l'attento vaglio del Regno Unito. SN 14/9/2003 A PICCOLI PASSI I primi Consigli informali dell'autunno (Esteri ed Ecofin) hanno riavviato la discussione sul "dove va l'Europa": a livello costituzionale, in politica estera e sul piano del rilancio economico. I segnali giunti sono deboli, come debole si è dimostrata finora la guida della presidenza italiana. Sei mesi di "Governo Ue" sono indubbiamente pochi, ma buone idee e raffinata capacità mediatrice sono ingredienti essenziali per il successo di questo semestre. Buon lavoro. SN 24/7/2003 La pausa estiva precede un autunno "caldo" per le istituzioni comunitarie. La Conferenza Intergovernativa è un appuntamento irrinunciabile, dal cui successo dipenderà in buona parte il futuro successo del disegno di integrazione europea. Un sincero augurio di "buone vacanze" ai 15 capi di Stato e di Governo che da ottobre si troveranno a gestire la delicata fase di riforma delle istituzioni europee. Che questo periodo di riposo porti loro consiglio: il nostro futuro è nelle loro mani. SN 4/7/2003 IL CASO BERLUSCONI-SCHULZ L'arte della diplomazia è una dote che solo i politici di razza hanno nel proprio Dna. L'Italia di De Gasperi, Moro, Spadolini, l'Italia degli europeisti alla Spinelli, ha pianto lacrime amare vedendo lo scempio fatto dal premier Berlusconi mercoledì a Strasburgo. Imbarazzo e vergogna sono le uniche parole appropriate per esprimere il dolore degli italiani che credono nell'Europa. SN 2/7/2003 LA PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA DI PRESIDENZA ITALIANO ALL'EUROPARLAMENTO No comment. Con tante scuse al popolo tedesco e ai politici che lo rappresentano. P.S. C'erano modi migliori per iniziare sei mesi così delicati per il futuro dell'Unione. SN 14/6/2003 La Convenzione Europea ha chiuso i suoi lavori. Quella che è nata nelle ovattate sale di Bruxelles non è l'Europa di cui gli europei avevano e hanno davvero bisogno, un'Europa forte e autorevole sulla scena mondiale. Ma è un comunque un passo avanti. Un passo importante. L'eredità di d'Estaing, se non sarà snaturata dalla CIG, passa alle future generazioni politiche. A loro l'arduo compito di completare la grande casa europea. SN 6/5/2003 SARS E' quantomeno penoso che i Ministri della Sanità europei ripropongano divisioni fin troppo comuni a molti loro colleghi. Le loro misure "antiSars" sfiorano il risibile, mancano decisioni concrete. Ma c'è poco da ridere quando si parla di salute... PRESIDENZA ITALIANA UE Se il buongiorno si vede dal mattino... (vedi bufera Sme) SN |
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