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EDITORIALI | ||||||||||
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12/6/2004 Al voto! I segnali non sono certo confortanti: nonostante i sondaggi Eos/Gallup indichino una leggera ascesa, le intenzioni di partecipazione elettorale (un europeo su due) lasciano intravedere il perdurare di una disaffezione dei cittadini dell'Unione verso le elezioni comunitarie. Ciononostante, la formazione di un nuovo Parlamento, che -presumibilmente- rafforzerà i propri poteri cinque giorni dopo attraverso il varo della nuova Costituzione, rappresenta un importante segnale di speranza per il futuro dell'Europa. Questo voto è quindi importante. SN 16/5/2004 La campagna elettorale per le elezioni europee è cominciata. Ma in Italia nessuno sembra essersene accorto. Di Europa praticamente non si parla, se non attraverso insignificanti slogan, alcuni dei quali decisamente ridicoli. Ma come la vogliamo questa Europa? Nessuno ce lo spiega. In compenso il centrodestra infarcisce le liste di candidati che -per incompatibilità- mai vedranno l'aula di Strasburgo, mentre il centrosinistra veste l'immagine del presidente della Commissione Europea, ormai parte in causa. Così non si va da nessuna parte. SN 2/5/2004 Lo storico processo dell'allargamento si è compiuto. Da sabato 1° maggio l'Europa torna a essere una potenza su scala mondiale. Ma si tratta solo della prima tappa di un lungo percorso di crescita comune, che dovrà affrontare un'infinità di scogli di natura politica, economica, sociale e culturale. Tuttavia, attraverso le comuni radici, i 450 milioni di abitanti della "nuova Europa" potranno ricavare la forza e le risorse necessarie a "riunificare nella diversità" il Vecchio Continente. Nessuna illusione: non sarà facile. Ma la storia non aspetta. SN 10/4/2004 Eppur si muove. L'allerta terrorismo ha dimostrato che l'Europa è in grado di marciare unita, anche se su più livelli di integrazione (il trio anglo-franco-tedesco ne è la prova). Molto va fatto ancora per rafforzare la cooperazione di intelligence (non ci convince appieno l'efficacia di "Mr. Antiterrorismo") e per varare al più presto la costituzione europea. Ma l'Europa si muove. E l'Italia? Frena, si dice scettica, mugugna sul patto di stabilità. Ma si trova isolata e ignorata dai suoi stessi partner. Che non credono più a certi "miracoli". These are critical times... SN 21/3/2004 Ultimo treno per l'Europa: integrarsi o scomparire. La minaccia del terrorismo ha lanciato un severo monito alle liti salottiere dei 25 Paesi membri: varare al più presto una Costituzione efficace e degna di questo nome si accompagna all'urgenza di rendere operativa una maggiore cooperazione di intelligence a livello europeo. Servono nuove misure, ma occorre anche rendere operative quelle già varate dopo l'11 settembre. I gravi fatti di Madrid devono segnare una svolta nella strategia Ue di sicurezza. 7/3/2004 Neppure due mesi all'allargamento dell'Unione... L'Europa è ancora senza costituzione, ma si moltiplicano le grida di allarme sulla necessità di rilanciare l'agenda di Lisbona. Intanto l'Irlanda avverte: maggiore input ai negoziati costituzionali o l'obiettivo di chiudere entro giugno sarà pura chimera. E gli attuali 15 Stati membri corrono ad alzare paletti e barriere in vista della temuta invasione (ma ci sarà?) dei lavoratori da est... Caos puro? No, è l'Europa. L'Europa che -fra mille contraddizioni- cerca una direzione per tornare ad essere potenza mondiale. SN |
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