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CASO ROM IN ITALIA: INTERVISTA A VICTORIA MOHACSI | |||||||||||
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Le nuove norme su clandestini e rom, al centro del dibattito politico italiano, sono riecheggiate fino all'Europarlamento di Bruxelles, che martedì 20 maggio 2008 ha tenuto un infuocato dibattito sulla situazione dei gitani in Italia e in Europa. Victoria Mohacsi, eurodeputata dell'Alde, ha visitato campi rom in due città italiane, Napoli e Roma. Questo è il suo racconto, intervistata da Sergio Nava. MOHACSI: La decisione di tenere un dibattito all'Europarlamento mi ha personalmente sorpreso, anche perché è stata presa durante il volo che mi portava a Strasburgo da Roma, dove avevo visitato i campi rom in Italia. Sono molto contenta di questa decisione, anche se mi dispiace che segua gli spiacevoli casi chehanno riguardato la popolazione rom. NAVA: Quali punti solleverà in particolare, sul caso italiano, nel corso del suo intervento alla sessione plenaria? Innanzitutto il diritto alla cittadinanza: ci sono infatti 200mila rom in Italia, di cui solo 80mila hanno una residenza legale. Il resto, 120mila, sono illegali. 100mila di loro provengono dal territorio dell'ex-Jugoslavia, il che significa che non possiedono passaporto. Il secondo punto che intendo sollevare è la mancanza di una politica di immigrazione da parte del Goveno italiano. Questa è una denuncia forte: cosa intende per "mancanza di una politica di immigrazione"? Non conosco nel dettaglio le politiche di immigrazione italiane, ma se all'internodel vostro Paese possiamo trovare 100mila clandestini che vivono illegalmente nel Paese... beh, è una cifra che si commenta da sola. Lei in conferenza stampa ha fatto denunce molto gravi sulle condizioni dei campi rom, sui pestaggi da parte della polizia, sulla scomparsa di bambini... Anch'io sono rimasta molto sorpresa da queste notizie, una volta arrivata in Italia. Secondo l'Opera Nomadi centinaia di bambini rom sono stati prelevati e portati via ai loro genitori, nessuno sa per portarli dove. Ci sono azioni legali al riguardo, in corso nei tribunali. Questi casi di prelevamento di bambini sono iniziati due anni fa e continuano oggigiorno, ma nessuno se ne occupa. Chi li preleva dai campi rom? I poliziotti: secondo quanto mi ha riferito un mio collega parlamentare italiano, esiste la possibilità per la polizia di prelevare questi bambini e portarli presso istituzioni governative, poiché trovati a mendicare o a compiere azioni illegali. I genitori ovviamente non hanno alcun diritto di seguire questi casi legali. Posso dirle con certezza che i poliziotti portano via questi bambini senza informare i genitori. Ho però trovato situazioni persino peggiori di violazioni dei diritti umani, quali i raid operati da poliziotti, sia a Napoli che a Roma, dove ho visitato due campi rom in pieno centro città. Nella capitale i poliziotti vi si recano con decine di auto, arrestano chi gli pare, portano questa gente in custodia, li picchiano per due giorni e poi li rilasciano senza spiegazioni apparenti. Le vittime di questi abusi non hanno nemmeno il diritto di denunciare queste violenze. Nessuno dà loro ascolto. Le sue sono accuse molto forti, ma lei è probabilmente cosciente del clima di paura verso i rom, dopo l'assassinio di una donna a Roma. Senza tener conto della diffusa criminalità che si annida in queste comunità... Non occorrerebbe forse una maggiore cooperazione anche dall'altra parte? Lei ha perfettamente ragione: io le dico che le persone che commettono questi crimini devono essere arrestate, portate in prigione, ma va pure garantito loro il rispetto dei diritti umani, con un avvocato al loro fianco. Io comunque non penso che tutti questi bambini rom e soprattutto tutti i 200mila rom che vivono in Italia debbano vivere con la paura quotidiana, senza sapere quando arriverà un poliziotto con l'intenzione di picchiare loro o un loro congiunto. L'opinione pubblica italiana non deve focalizzarsi solo su casi criminali individuali. |
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L'eurodeputata Victoria Mohacsi | |||||||||||
LEGGI LA SECONDA PARTE DELL' INTERVISTA |
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