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NEWS OF THE DAY | ||||||||||
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5/12/2007 La notizia è finora trapelata solo in parte. Ma è sicuramente una buona notizia, anche perché giunge -per un singolare intreccio dei tempi della politica europea con quelli della politica mondiale- esattamente mentre a Bali è in corso la Conferenza sui Cambiamenti Climatici. Le tre istituzioni europee -Commissione, Parlamento e Consiglio- hanno trovato l'accordo definitivo sul testo della nuova direttiva in materia di qualità dell'aria, che regola la concentrazione degli inquinanti nocivi alla nostra salute. La notizia è positiva soprattutto se si tiene conto dei retroscena: la normativa rischiava infatti di venire annacquata dalle lobby, molto influenti sul relatore, l'eurodeputato tedesco Holger Krahmer. Il Parlamento Europeo, tradizionale rappresentante degli interessi dei cittadini in Europa, ha provato -scandalosamente- a rinviare i nuovi limiti per gli inquinanti al 2014 (pur abbassandoli), mentre Commissione e Ministri dell'Ambiente -difendendo insieme l'impostazione originaria- hanno vinto il braccio di ferro. Con i seguenti risultati, che possiamo anticipare in esclusiva nelle loro linee essenziali: dal prossimo anno sarà necessario misurare in tutta Europa le polveri ultrasottili, le Pm 2.5, il cui valore limite è fissato a 25 microgrammi per metro cubo. I valori limite esistenti per gli altri inquinanti saranno mantenuti, mentre verrà concessa una proroga non superiore a tre anni per quelle regioni in cui esistano problemi oggettivi di rientro nei valori. Non però per quelle che -soprattutto in Italia- non hanno ancora redatto piani antinquinamento. Bocciati tutti gli emendamenti europarlamentari mirati a rendere inoffensiva la nuova legge. Tra sette giorni esatti il voto a Strasburgo, all'inizio del 2008 l'entrata in vigore. Poi la difficile sfida di rendere l'aria europea un po' più respirabile. 4/12/2007 Da Bruxelles nuovo monito sulla crescita europea, che rischia -nel 2008- di non arrivare al 2%. Il Fondo Monetario Internazionale lancia l'allarme sulla crescita nell'area euro: secondo quanto riferito dal Commissario Europeo Joaquin Almunia ieri sera al termine dell'Eurogruppo, il responsabile europeo dell'Fmi ha ipotizzato una crescita pari o anche leggermente inferiore al 2% il prossimo anno per l'Eurozona. Abbassate quindi le stime di ottobre, che indicavano un +2,1%. Previsioni che lo stesso Almunia ha di fatto confermato: "i rischi al ribasso ci sono, se dovessimo rifare oggi le nostre previsioni sarebbero più basse rispetto al 2,2% di novembre". Almunia riconosce nell'incremento dei prezzi del petrolio e degli alimentari le cause principali del maggior rischio. In una parola: inflazione, che -come afferma il presidente dell'Eurogruppo Jean-Cleaude Juncker- "non possiamo ignorare". Ma i Ministri dell'area euro si sono occupati ieri anche delle turbolenze finanziarie generate dalla crisi dei mutui subprime: turbolenze tuttora in corso. Oggi il Ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa presenterà in sede Ecofin una proposta per rafforzare la vigilanza della Bce sul sistema finanziario europeo. Per Padoa-Schioppa, la cui proposta è stata apprezzata dal presidente della Bce Trichet, l'Ecofin deve realizzare attraverso un single European rulebook, infarcito di regole e standards di vigilanza. 1/12/2007 Politica italiana e crisi internazionali al centro dell'intervista realizzata da Radio 24 con il presidente del Parlamento Europeo Hans-Gert Poettering, ieri a Milano per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Cattolica. "Abbiamo bisogno di partiti forti in Italia per per promuovere le nostre comuni ambizioni europee: auguro il successo a tutti i partiti che promuovono l'integrazione europea". Così il presidente dell'Europarlamento Poettering illustra -in un'intervista concessa a Sergio Nava- la propria visione sul futuro della politica italiana: lui che per anni ha guidato il centrodestra al Parlamento Europeo. Poettering coglie l'occasione per promuovere il nuovo Trattato di Riforma dell'Unione Europea, da lui definito fondamentale per l'incremento di democrazia e forza dell'Europa. Sul Medio Oriente, dopo il vertice di pace di Annapolis, Poettering -ricordando i 900 milioni di euro spesi dal Vecchio Continente quest'anno in Palestina- sostiene che l'Unione non dovrebbe avere solamente un ruolo di contribuente. Per questo auspica un maggior coinvolgimento di Bruxelles nei negoziati israelo-palestinesi e spera nella firma di un trattato di pace. Alla vigilia delle elezioni in Russia, infine, il presidente dell'Europarlamento lancia l'allarme: "siamo preoccupati, non vogliamo una Russia con un sistema autoritario. L'opposizone non ha le stesse opportunità del partito del presidente Putin: chiediamo uguali opportunità". |
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