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9/12/2007 Si chiude oggi a Lisbona -alla presenza di 67 capi di Stato- il vertice tra Unione Europea e Africa. L'obiettivo è riavviare e cementare una partnership strategica su basi nuove: ma Europa e Africa, nel vertice definito come un "appuntamento con la storia", sono subito inciampate in una serie di polemiche. A colorire il summit è stata la presenza di due personaggi controversi: in primis il padre-padrone dello Zimbabwe Robert Mugabe, la cui presenza -imposta da alcuni colleghi africani- ha fatto optare il premier britannico Gordon Brown per un tranquillo weekend londinese. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha rivolto a Mugabe dure accuse: "lei danneggia l'immagine della nuova Africa". Come se non bastasse, a scaldare gli animi si è aggiunto il libico Muhammar Gheddafi, che -in barba alla proposta spagnola di un patto euroafricano contro l'immigrazione illegale- ha chiesto un miliardo di euro quale compensazione postcoloniale. In cambio si dice disposto a fermare i flussi migratori. Dulcis in fundo, i due continenti si sono scontrati pure sui nuovi accordi di partenariato economico, che l'Europa propone per sostituire le vecchie preferenze doganali, condannate dal Wto. Maggiore sintonia su altri punti: l'Italia ha donato 40 milioni all'Unione Africana per azioni di prevenzione e risoluzione dei conflitti, mentre si lavora al dispiegamento di una forza Onu nel Darfur. Oggi la firma del nuovo partenariato strategico. Almeno nelle intenzioni, una partnership tra eguali. 8/12/2007 In corso a Lisbona il vertice Europa-Africa: un summit definito "senza precedenti", cui tocca l'onere di trasformare e far maturare i rapporti tra i due Continenti. Sessantasette capi di Stato per un vertice ambizioso, che mira a rilanciare la partnership tra Europa e Africa: "puntiamo a cambiare la natura delle nostre relazioni", ha esordito il Commissario Europeo allo Sviluppo Luis Michel, secondo cui è necessario parlare e dialogare anche sui punti più difficili, quali Darfur, gli accordi di partnership economica e i diritti umani. Tuttavia il vertice, che si concluderà domani, si è finora distinto più per i retroscena polemici che per i risultati concreti: in primis la presenza del padre-padrone dello Zimbabwe Robert Mugabe, cui è stato concesso un visto speciale per partecipare, lui che è considerato persona non grata sul territorio europeo. A lui il cancelliere tedesco Angela Merkel ha riservato parole dure: "la situazione dello Zimbabwe danneggia l'immagine della nuova Africa", ha detto a nome di tutti i leader europei. Per protestare contro la presenza di Mugabe, il premier britannico Gordon Brown è rimasto a casa. Polemiche ha suscitato la decisione di non inserire in agenda la crisi nel Darfur, per non irritare il Sudan. Sul fronte dei risultati concreti, mentre c'è maretta sui nuovi accordi commerciali tra Europa e Africa, che dovrebbero sostituire l'attuale sistema preferenziale giudicato illegale dal Wto, l'Italia ha firmato oggi un accordo da 40 milioni di euro con l'Unione Africana per rafforzare le capacità di intervento a sostegno della pace nel Continente Nero. 7/12/2007 Quanto è comodo viaggiare nei cieli d'Europa? In teoria molto di più, da quando i passeggeri aerei godono di una carta dei diritti che li protegge da imbarchi negati, ritardi prolungati e voli cancellati. Nella pratica però, è meglio continuare a tenere gli occhi bene aperti e far valere i propri diritti ogni volta che si ha il minimo dubbio: non solo infatti, come un'indagine di qualche settimana fa ha svelato, ancora troppi siti internet annunciano voli gratis o iperscontati, per poi far lievitare il prezzo dei biglietti in fase di prenotazione. Ora anche un rapporto del network dei Centri Europei Consumatori mette il dito nella piaga dei contrattempi aeroportuali, aumentati nel 2006 del 96% rispetto all'anno precedente. Quasi tremila i reclami giunti ai centri, relativi per la maggior parte a bagagli persi, cancellazioni o ritardi. Le compagnie aeree più bersagliate dai reclami si trovano -nell'ordine- in Irlanda, Spagna, Gran Bretagna e Italia. Di tutti i casi presentati, il 42% è stato risolto. Qualche vuoto legislativo ancora esiste, sottolinea il Centro Europeo dei Consumatori, che fa qualche raccomandazione: in caso di perdita del bagaglio i passeggeri dovrebbero avere il diritto di ricevere un kit di emergenza o acquistare beni di prima necessità a spese della compagnia; la mancata assistenza in caso di cancellazione o ritardo dovrebbe dare diritto a una compensazione; i recapiti degli uffici reclami delle compagnie dovrebbero essere chiari e facili da raggiungere; il costo del biglietto alla prenotazione dovrebbe indicare la natura delle tasse accessorie, infine l'entità del ritardo aereo dovrebbe venire chiaramente definita dalle norme legislative. In ogni caso occhi aperti, soprattutto in vista delle prossime partenze natalizie. |
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