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13/12/2007 +++++ Firmato oggi a Lisbona il Trattato di Riforma dell'Unione Europea +++++ L'Europa prova a voltare pagina, al termine di due lunghi anni di crisi. La nona di Beethoven ha accompagnato i discorsi ufficiali dei 27 leader, giunti nella suggestiva cornice del Monasterio dos Jeronimos per apporre la propria firma sul Trattato di Riforma dell'Unione Europea. Per il presidente di turno dell'Unione, il portoghese José Socrates, questo Trattato costruirà "un'Europa più moderna, efficace e democratica". D'accordo anche il Presidente della Commissione José Barroso: "il Trattato aiuterà l'Unione Europea a produrre risultati migliori verso i cittadini in un modo ancora più aperto e trasparente". Tra le principali novità del Trattato, la creazione di un Presidente europeo, quella di un responsabile unico per la politica estera, oltre alla sensibile riduzione del numero delle aree dove è richiesto il voto all'unanimità. Per l'Italia hanno firmato il Trattato il premier Romano Prodi e il Ministro degli Esteri Massimo D'Alema. Unico ritardatario, il britannico Gordon Brown. Apposte le firme, si apre a questo punto la stagione delle ratifiche, che saranno quasi tutte parlamentari: l'obiettivo è evitare un nuovo choc referendario, dopo quello della Costituzione Europea. Se tutto andrà bene, il Trattato entrerà in vigore nel gennaio 2009. 13/12/2007 Al via tra due ore e mezzo a Lisbona la cerimonia di firma del Trattato di Riforma europeo. L'Europa ci riprova: a tre anni dalla solenne cerimonia in Campidoglio per la firma della Costituzione Europea, poi affossata dal doppio "no" referendario in Francia e Olanda, i 27 leader dell'Unione allargata si ritrovano a Lisbona per varare un Trattato più snello e meno impegnativo. Un Trattato che farà nascere alcune figure simboliche della nuova Europa (su tutte il Presidente Europeo) e che renderà -almeno sulla carta- più facile il varo di nuove normative comunitarie, grazie all'abolizione del voto all'unanimità in numerose aree della giustizia e degli affari interni. Sarà una cerimonia in pompa magna, nella sfarzosa cornice del Monasteiro de los Jeronimos, ma molto essenziale: i canti e l'inno europeo, i discorsi ufficiali e poi la firma di tutti i leader dei Paesi membri. L'Unione Europea versione 2007 non farà mancare l'immancabile segnale di disunità: il premier britannico Gordon Brown, non certo un simbolo di europeismo, arriverà in ritardo e firmerà da solo, trattenuto a Londra da impegni inderogabili. Qualcuno ha maliziosamente osservato che firmerà "di nascosto", per paura della maggioranza euroscettica. Conclusa la cerimonia, si guarderà subito all'iter delle ratifiche: l'obiettivo è far entrare in vigore il Trattato tra due anni, evitando altri choc referendari. 13/12/2007 Firma solenne oggi a Lisbona per il Trattato di Riforma dell'Unione Europea. La cerimonia è stata preceduta -ieri- dalla proclamazione della Carta dei Diritti Fondamentali. "Una data fondamentale nella storia europea": il presidente di turno dell'Unione José Socrates ha così battezzato, ieri a Strasburgo, la firma da parte delle massime istituzioni comunitarie della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea. Sarà inclusa nel nuovo Trattato e avrà così finalmente valore legale, a sette anni dal suo varo. La Carta, attraverso i suoi 54 articoli, divide i diritti dei cittadini in sei capitoli: dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia. Questi diritti dovranno venire garantiti dalle istituzioni comunitarie e dai 25 Paesi che hanno ratificato il documento - Gran Bretagna e Polonia si sono infatti autoescluse: se non lo faranno sarà possibile portarle di fronte alla Corte di Giustizia. La cerimonia è stata rovinata dalle rumorose contestazioni dei deputati euroscettici e dell'estrema sinistra, che hanno chiesto a gran voce un referendum popolare sul nuovo Trattato. Trattato che sostituisce la Costituzione Europea, e che sarà firmato oggi a Lisbona in pompa magna dai 27 leader europei. Il premier italiano Prodi e l'omologo britannico Brown, che domani firmerà da solo e in ritardo, hanno intanto inviato alla presidenza portoghese una lettera in cui chiedono un impegno comune europeo per affrontare le sfide poste dalla globalizzazione. 12/12/2007 Proclamata oggi all'Europarlamento la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Europa. Domani solenne firma a Lisbona del nuovo Trattato che riforma l'Unione Europea. "La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata": si apre così la Carta Europea dei Diritti Fondamentali, firmata questa mattina a Strasburgo dai rappresentanti delle massime istituzioni comunitarie. La Carta fornisce ai cittadini dei 27 Stati membri una tutela legalmente vincolante su alcuni diritti inalienabili, relativi alla dignità, alla libertà, all'uguaglianza, alla solidarietà, alla cittadinanza e alla giustizia. Per il presidente dell'Europarlamento Hans-Gert Poettering, con la proclamazione della carta si rende chiara la vera natura dell'Unione Europea ai suoi quasi 500 milioni di cittadini. La Carta copre inoltre sia i diritti economici e sociali, quali il diritto alla proprietà e all'impresa, sia quelli più specifici di tutela dei lavoratori, quali sicurezza e assistenza sociale: come conseguenza pratica, la violazione di ciascuno dei suoi 54 articoli potrà d'ora in poi essere contestato di fronte alla Corte Europea di Giustizia. La cerimonia è stata interrotta più volte dai deputati euroscettici e dell'estrema sinistra, che chiedevano con urla e cartelli di sottoporre a referendum il nuovo Trattato europeo, di cui la Carta fa parte, che sarà firmato domani a Lisbona dai 27 leader europei. |
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