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25/3/2003 Si terrà il prossimo 29 aprile il vertice europeo ristretto sulla difesa. Vi parteciperanno Francia, Germania, Belgio e Lussemburgo. L'annunciato vertice europeo della difesa, embrione di quella cooperazione rafforzata in materia militare che i Trattati ancora non prevedono, si terrà. A prendervi parte saranno i tre Paesi promotori, Francia, Germania e Belgio, più il Lussemburgo. Un incontro aperto a tutti, ha precisato il premier belga Guy Verhofstadt, cercando di minimizzare le polemiche seguite al vertice di Bruxelles. Ma l'adesione del Lussemburgo non basta a dissipare i dubbi dei 12 alleati, nonostante Grecia e Portogallo abbiano espresso il loro appoggio. L'asse franco-tedesco tira quindi dritto sulla strada della maggiore integrazione comunitaria, e -memore dei recenti disastri europei in politica estera- sperimenta la cooperazione rafforzata in materia di difesa, nonostante il Trattato di Nizza non la preveda. Ma l'idea potrebbe finire presto nella futura bozza di Trattato Costituzionale. La Commissione intanto, attraverso il presidente Romano Prodi, difende l'iniziativa. Prodi rimane convinto della necessità di coordinare la politica estera e di difesa europea, purchè sia un coordinamento aperto a tutti. E d'accordo si è detto anche l'Alto rappresentante per la poltica estera e di sicurezza Javier Solana. 19/3/2003 +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ Un sistema di intercettazioni telefoniche è stato scoperto all'interno della sede del Consiglio Europeo. Controlli di routine hanno permesso di scoprire una rete di diramazioni collegate alla centrale telefonica dell'edificio: fra le rappresentante diplomatiche intercettate, quelle di Francia e Germania. La notizia era stata anticipata in mattinata dal quotidiano francese Le Figaro, e al Consiglio Europeo, la sede di rappresentanza dei Governi dei 15 Paesi membri del'Unione, non è restata altra scelta che confermare ciò che già sapevano dal 28 febbraio. E cioè che alcune sedi diplomatiche presso l'Unione Europea sono state spiate per un tempo imprecisato, attraverso un sistema di intercettazioni basato su diramazioni collegate alla centrale telefonica. La lista ufficiosa dei Paesi spiati comprende Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna ed Austria. L'Italia per ora sembra esserne esclusa, come ci ha confermato la nostra rappresentanza a Bruxelles. Le sedi spiate non sono le rappresentanze ufficiali, ma uffici di appoggio interni all'edificio del Consiglio, utilizzati di solito per preparare riunioni e vertici. Massimo riserbo al momento sull'andamento delle indagini, e -mentre Le Figaro accusa esplicitamente gli Stati Uniti- fra i diplomatici europei è diffusa l'impressione che il sistema di spionaggio andasse avanti da diverso tempo. +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ 18/3/2003 Il Commissario europeo alla Sanità David Byrne presenta oggi il nuovo programma di azione europeo per la protezione e la salute dei consumatori. Previsto uno stanziamento di 312 milioni di euro nei prossimi cinque anni. Migliorare l'informazione in materia di salute, assicurare una reazione rapida delle autorità in caso di emergenza sanitaria e incentivare uno stile di vita improntato al benessere. Sono le tre priorità che il Commissario Europeo alla Sanità David Byrne ha individuato, lanciando l'ambizioso "Programma di azione europeo per la sanità pubblica". Il finanziamento sarà di 312 milioni di euro da qui al 2008, e sarà destinato ai Governi, alle università e alle Ong che presenteranno progetti inerenti al tema. La novità principale è rappresentata dal fatto che questo programma ne ingloberà altri otto, finora indirizzati alla lotta contro specifiche malattie. Stimolerà lo scambio di informazioni fra i diversi organismi sanitari comunitari, creando un network a livello europeo e finanziando ricerche ad hoc. Ma, soprattutto, permetterà all'Europa di affrontare -preparata- le minacce legate al bioterrorismo, attraverso un sistema di allerta rapida rafforzato. Infine, punterà a promuovere gli stili di vita -cosiddetti- "salutari". 18/3/2003 Il presidium della Convenzione Europea ha presentato ieri a Bruxelles il terzo gruppo di articoli relativi al futuro Trattato Costituzionale dell'Unione. Intanto si profila un rinvio per il varo ufficiale del Trattato stesso da parte della Convenzione. Uno slittamento di qualche settimana per i lavori della Convenzione Europea: è quanto ha ipotizzato ieri il presidente Valery Giscard d'Estaing, ammettendo in pubblico le indiscrezioni che da qualche settimana circolano nei corridoi del Consiglio Europeo. Possibile quindi un rinvio alla fine di settembre, dopo la pausa estiva. Intanto i lavori non si fermano: ieri sono stati presentati i nuovi articoli, relativi allo spazio di libertà, sicurezza e giustizia comune. Inigo Mendez de Vigo, membro del presidium della Convenzione ce ne spiega il significato... Significano la scomparsa del terzo pilastro -quello relativo alla libertà e giustizia- sostituito attraverso il passaggio di tutti questi ambiti al metodo comunitario. A legiferare in questi campi, secondo il nostro progetto, dovrebbero essere Consiglio ed Europarlamento. Ritengo un passo molto importante verso l'integrazione europea il fatto che le politiche di asilo, immigrazione, cooperazione giudiziaria e mutuo riconoscimento delle sentenze passino al metodo comunitario. Fra le altre proposte, la creazione di una procura europea, legata a Eurojust, col fine di creare un vero corpo giuridico comunitario. Presentati anche gli articoli relativi alle finanze dell'Unione, che dovranno essere però ulteriormente affinati attraverso un'ultima fase di riflressione. |
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