![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
NEWS OF THE DAY | ||||||||||
7/4/2003 Un ministro degli esteri europeo. Dopo mesi di discussione e dibattito, la Convenzione -l'organo incaricato di varare le riforme istituzionali comunitarie- si appresterebbe a dare una voce unica alla politica estera dell'Unione. Lo rivelano anticipazioni dell'agenzia di stampa Ansa, secondo cui la nomina di questa nuova carica, pur non formalizzata ufficialmente nei nuovi articoli, è però ampiamente prevista. Un'Europa finalmente meno polifonica. Sull'onda delle laceranti divisioni innescate dalla crisi irachena, la Convenzione Europea spinge sull'acceleratore della creazione di un Ministro degli Esteri, che incorpori in sè le funzioni dell'Alto Rappresentante e del Commissario alle Relazioni Esterne. Una figura delegata a rappresentare l'Unione presso le organizzazioni internazionali, compresa l'Onu, dove potrà però solo intervenire e non avere un proprio seggio. Secondo la bozza di testo Costituzionale che il presidium esaminerà giovedì prossimo, il Ministro degli Esteri europeo dovrebbe anche coordinare le rappresentanze diplomatiche dei 25 all'estero, con competenze in materia di politica commerciale, di sicurezza e difesa. Ma nelle bozze anticipate dall'Ansa sono contenute anche altre novità, come l'introduzione nella Costituzione della lotta al terrorismo e la creazione di un'agenzia militare europea, attiva nel settore degli armamenti e della ricerca. Prevista anche la partecipazione europea a missioni di peacekeeping. Tutte queste proposte, una volta passato il vaglio del presidium, dovrebbero approdare il 24 aprile alla sessione plenaria. 4/4/2003 La sessione plenaria della Convenzione Europea, riunita questa mattina a Bruxelles, ha presentato le nuove proposte di articoli per il futuro Trattato Comunitario. Fra questi, spiccano le clausole per l'adesione e l'uscita dall'Unione, come pure quella sullo statuto legale delle Chiese. In attesa dei tanto discussi articoli sulla politica estera e di difesa dell'Unione, che dovrebbero vedere la luce alla fine di aprile, la Convenzione Europea prosegue nel suo lento lavoro di completamento della bozza finale del Trattato Costituzionale. Oggi è toccato agli articoli su ammissibilità, adesione, sospensione e ritiro di un Paese dall'Unione, che tanto fecero discutere lo scorso ottobre. L'Unione che ne esce è un'Unione aperta a tutti gli Stati europei, i cui popoli condividono i valori fondanti dell'Europa: un'Unione dalla quale si può essere sospesi in caso di grave violazione di tali valori e su maggioranza dei quattro quinti del Consiglio, ma anche un'Unione dalla quale è possibile ritirarsi volontariamente, pur mantenendo rapporti di cooperazione. Negli articoli sulla vita democratica, invece, si riconosce lo status delle chiese e delle comunità religiose, e si stabilisce la trasparenza dei processi legislativi (come le riunioni dei Ministri europei). Infine, gli articoli che abrogano i Trattati precedenti, perchè sostituiti dalla nuova Costituzione, e la continuità giuridica della nuova Unione Europea con la vecchia Comunità Europea. 28/3/2003 Una messa al bando delle petroliere a un solo scafo, dopo il disastro ecologico causato dalla Prestige: lo hanno deciso ieri a Bruxelles i Ministri dei Trasporti europei. Un calendario accelerato per il bando progressivo delle petroliere a un solo scafo in tutta l'Unione Europea, da qui al 2010: quattro mesi dopo la catastrofe ecologica al largo delle coste della Galizia, dovuta all'affondamento della Prestige, e con una tempistica tipica -per lentezza- della legislazione europea, i 15 Ministri dei Trasporti passano alla controffensiva contro le cosiddette "carrette del mare". Le nuove regole entreranno in vigore immediatamente dopo l'approvazione dell'Europarlamento, divenendo operative -si ipotizza- entro il prossimo luglio. La normativa prevede una messa al bando immediata delle petroliere a un solo scafo che trasportano petrolio pesante, il più pericoloso per l'ecosistema marino. Per gli altri tipi di petrolio, il bando scatterà tra il 2003 e il 2005 per le petroliere costruite tra tra il 1975 e il 1982, e tra il 2006 e il 2010 per quelle -più piccole e moderne- costruite dopo il 1978. "Un passo in avanti spettacolare, che allinea la legislazione europea a quella americana, rendendola più rigorosa", ha commentato il Commissario ai Trasporti Loyola de Palacio. 27/3/2003 Le divisioni dell'Europa dopo la crisi irachena. Il Commissario all'Allargamento Guenter Verheugen, in una conferenza stampa svoltasi ieri a Bruxelles, ha affermato che i Paesi dell'Est europeo, futuri membri dell'Unione, "non si faranno strumentalizzare dagli Stati Uniti". Una difesa, convinta, dell'Europa che verrà. Il Commissario all'Allargamento Guenther Verheugen ha vestito ieri a Bruxelles i panni dell'avvocato difensore dei 10 Paesi candidati all'entrata nell'Unione dal maggio 2004. Verheugen ha replicato a chi accusa questi Paesi di essere troppo filoamericani, dopo l'appoggio fornito da molti di loro alla guerra in Iraq. "Questi Paesi non si faranno strumentalizzare dagli Stati Uniti", dice Verheugen, "ma occorre rafforzare il dialogo con loro". Una settimana fa, in un'intervista a Sergio Nava, Verheugen aveva smentito che l'allargamento avrebbe rotto l'unità interna dell'Europa. Al contrario: dopo la firma dei Trattati di Adesione, il prossimo 16 aprile, i 10 nuovi Paesi avrebbero partecipato attivamente alla costruzione di una politica estera e di difesa comune. Ma era stato meno drastico nel giudizio sui rapporti con gli Stati Uniti: "essere antiamericano non rappresenta un distintivo di affidabilità", aveva detto, sottolineando l'importanza delle relazioni transatlantiche. E provocatoriamente aveva chiesto: "quale politica estera dovrebbero seguire i nuovi partner, quando al momento noi stessi non ne abbiamo una?" |
||||||||||
![]() |
![]() |
|||||||||
MORE NEWS |
||||||||||