NEWS OF THE DAY
12/4 /2005

"Il chiarimento sulle priorità di politica economica "lo stiamo già facendo", ha dichiarato il Ministro dell'Economia Domenico Siniscalco, che ha partecipato ieri sera all'Eurogruppo. Tra i temi, situazione economica nell'area euro e un'analisi dei conti pubblici.

Seria preoccupazione per i prezzi toccati dal petrolio, con un occhio -per dirla con il presidente dell'Eurogruppo Juncker- alla volatilità dei tassi di cambio, i cui "movimenti bruschi non sono sani". Così l'Eurogruppo ha affrontato i nodi di una bassa crescita -indebolita dall'alto prezzo del greggio- in cui l'Euro, secondo Juncker, si trova a
sostenere l'intero peso degli aggiustamenti sui mercati valutari. I 12 hanno discusso anche di conti pubblici, con deficit ancora troppo alti per Francia, Germania e Grecia. Secondo la Commissione, pure l'Italia sfonderà quest'anno il 3%: oggi incontro tra il Ministro Siniscalco e il Commissario Almunia. Nel frattempo il titolare dell'Economia usa toni tranquillizzanti per descrivere la discussione di ieri sull'Italia. E se il Ministro olandese Zalm si dice preoccupato per il bilancio italiano, pur avendo fiducia in Siniscalco, il collega spagnolo Solbes dice di aspettare i dati definitivi. Oggi la riunione si allarga ai 25 Ministri Ecofin.

7/4 /2005

Si riunisce oggi il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea: secondo le previsioni, l'istituto monetario europeo non dovrebbe procedere a rialzi dei tassi di interesse.


Le preoccupanti previsioni di crescita nell'eurozona dovrebbero portare a un sostanziale nulla di fatto, almeno per oggi, sul fronte dei tassi di interesse. Questi i pronostici in vista della riunione del Consiglio Direttivo Bce: le ultime stime presentate dalla Commissione Europea, che ha indicato all'1,6% la crescita per il 2005, fanno il paio con i timori per il livello dei prezzi del greggio. Notizie sulle quali l'Istituto
Monetario dovrebbe tracciare oggi una prima valutazione. Un rialzo dei tassi non è comunque da escludere, secondo gli analisti, prima dell'inizio dell'estate o al più tardi verso la fine dell'anno. Ad anticiparlo, circa un mese fa, era stato lo stesso presidente della Bce, Jean-Claude Trichet: "attendiamo dati e numeri", aveva detto, "ma se
fosse necessario un incremento non esiteremo ad agire". A pesare potrebbe essere anche la recente riforma del patto di stabilità, che fatto scattare numerosi campanelli di allarme a Francoforte: la Bce -che teme politiche di bilancio più lassiste- terrà sotto stretta vigilanza i Paesi aderenti all'euro.

7/4 /2005

Con l'approvazione ieri del Senato, l'Italia è il quinto Paese a ratificare la Costituzione Europea. Il Trattato si prepara ora ad affrontare l'esame più difficile: il referendum francese, in programma il prossimo 29 maggio.


Non siamo stati i primi in assoluto, come annunciato alla fine di ottobre dal premier Berlusconi, ma -per dirla con il Ministro degli Esteri Fini- fa piacere notare come questa competizione alla ratifica della prima Costituzione Europea abbia visto primeggiare proprio i nuovi Paesi membri dell'est. Il sì del Senato, tre mesi dopo quello della Camera, ha registrato 217 voti a favore e 16 contrari: un'approvazione
bipartisan, che ha seguito un confronto sereno e pacato. Sulle barricate sono rimasti solo Lega Nord e Rifondazione Comunista. "E' stata una bella pagina parlamentare", ha commentato il presidente Marcello Pera. L'Italia si assicura almeno la palma di primo Paese fondatore della Cee a ratificare la Costituzione, che dovrà ora superare il difficile scoglio del referendum francese: tutti gli ultimi sondaggi indicano una
leggera prevalenza dei "no", la cui vittoria aprirebbe una fase di profonda crisi all'interno dell'Unione. Anche per questo il presidente Chirac ha deciso di scendere personalmente in campo: la prossima settimana parteciperà a un dibattito televisivo con 60 giovani.
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