NEWS OF THE DAY
13/4 /2005

La Commissione Europea sarebbe pronta a dare il via libera alle offerte pubbliche lanciate da due banche straniere su Bnl e Banca Antonveneta. Intanto, sempre da Bruxelles potrebbe partire una seconda indagine sullo statuto delle banche popolari italiane.


"A prima vista non sembrano esserci dubbi sulla compatibilità con le regole europee
in materia di concorrenza". Così il portavoce della Commissione, Jonathan Todd, ha
commentato in mattinata le offerte di pubblico acquisto di Bbva e Abn Amro su
-rispettivamente- Bnl e Antonveneta. Bruxelles opererà con una procedura
semplificata nell'esame dei due dossier, fatto che testimonia la sostanziale assenza
di obiezioni. Resta confermato per il 3 maggio un giudizio definitivo sulla questione. Ma la scadenza potrebbe anche venire anticipata o posticipata: quest'ultima ipotesi si verificherebbe nel caso di intervento delle autorità nazionali per la concorrenza. Smentita -nel frattempo- l'invio di una lettera di richiamo alla Popolare di Lodi nell'eventualità di una scalata ad Antonveneta. Intanto, tra circa una settimana, Bruxelles potrebbe rendere noto l'avvio di una seconda indagine proprio sullo statuto delle banche popolari italiane. A finire sotto la lente della Commissione la regola del voto capitario, nota anche come "one share-one vote", che viene applicata nelle banche popolari, dove vige lo statuto di cooperativa.

13/4 /2005


Il Parlamento Europeo ha approvato questa mattina l'allargamento dell'Unione a Bulgaria e Romania, che dovrebbe avvenire nel 2007. Scongiurato all'ultimo momento un rinvio del voto.

Primo passo verso l'allargamento dell'Europa a 27 Paesi, che dovrebbe realizzarsi nel giro di due anni. L'Europarlamento ha dato oggi il via libera all'ingresso di Bulgaria e Romania nel 2007: 522 i voti favorevoli per Sofia, 497 per Bucarest. I due Paesi dovrebbero firmare il Trattato di adesione il prossimo 25 aprile, ma sulla strada che porta all'Europa potrebbero trovare ancora qualche ostacolo: i nuovi meccanismi che regolano l'allargamento prevedono infatti rinvii fino a un anno, in caso di inadempimenti da parte dei Paesi candidati. E non è un mistero che entrambe le nazioni, ma soprattutto la Romania, presentano ancora grosse lacune nei settori amministrativo, giudiziario e di lotta alla corruzione. Il via libera di Strasburgo ha rischiato un clamoroso quanto imprevisto rinvio, dovuto sia ai dubbi trasversali che attraversano gli schieramenti circa l'opportunità di un ingresso così rapido dei due Paesi, sia al ruolo -anche finanziario- che l'Europarlamento giocherà in questo ulteriore processo di allargamento.

13/4 /2005

+++ La Commissione Europea ha annunciato, ieri a Lussemburgo, il prossimo avvio di una procedura per "rischio di deficit eccessivo" contro l'Italia, i cui conti pubblici sono previsti in deterioramento già a partire da quest'anno. +++

La recente riforma del patto di stabilità potrebbe non bastare all'Italia per evitare di incorrere nelle procedure europee poste a salvaguardia dei conti pubblici. Il Commissario Joaquin Almunia ha annunciato l'intenzione di presentare un rapporto ai suoi colleghi entro giugno, prima tappa per l'avvio di una procedura per deficit eccessivo nei confronti del nostro Paese. Nelle ultime previsioni economiche, Bruxelles aveva previsto un deficit al 3,6% nel 2005 e al 4.6 nel 2006, senza contare che il bilancio del 2004 non è ancora stato certificato da Eurostat, e potrebbe quindi sfondare il 3%. A pesare sul giudizio italiano sarà anche l'alto debito. La procedura  dovrà comunque avere il via libera dell'Ecofin per divenire operativa. Il Portogallo rischia misure analoghe, mentre Almunia ha avvertito che provvedimenti potrebbero essere presi pure contro Francia e Germania. Dalla riunione dei ministri Ecofin è quindi trapelata preoccupazione per l'alto prezzo del petrolio, mentre -sul fronte monetario- è stata criticata l'eccessiva volatilità dei cambi.
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