NEWS OF THE DAY
22/4 /2005

Non solo tessile. Le esportazioni dalla Cina invadono i mercati europei anche sul fronte alimentare.


Agrumi, oli vegetali, zucchero, ortofrutta e legumi ma soprattutto riso: sono queste le nuove frontiere del "made in China", ormai pronto a invadere anche i mercati alimentari europei. Le stime fornite dalla Commissione Europea evidenziano addirittura un incremento del 1100% delle esportazioni cinesi di riso verso l'Italia, che è il principale produttore a livello continentale, con un passaggio dalle 45 tonnellate
del 2003 alle 548 del 2004. Situazione, questa, in controtendenza rispetto al resto dell'Unione, dove le importazioni di riso dall'Estremo Oriente sono scese di oltre la metà nello stesso periodo temporale. Gli altri settori registrano incrementi boom: tra il 2002 e il 2003 gli agrumi "made in China" hanno registrato una crescita delle esportazioni pari all'802%, i cereali del 335%, gli oli vegetali del 120%. In salita
anche frutta e conserve. La tendenza è ormai chiara, ma preoccupa soprattutto sul fronte del tessile e dell'abbigliamento: anche per questo la Commissione Europea deciderà lunedì se avviare o meno un'indagine sulle esportazioni cinesi, primo passo per l'introduzione di clausole di protezione antidumping.

22/4 /2005

I Ministri dei Trasporti dell'Unione hanno raggiunto un accordo per l'istituzione di un pedaggio per i tir che percorrono le reti transeuropee, noto anche come "Eurovignetta". Passi in avanti anche sul fronte della lista nera della compagnie aeree "a rischio" per la sicurezza.


Un sistema unico di pedaggio in Europa per i tir che superano le 12 tonnellate di peso, da applicare sulle reti transeuropee di trasporto. La direttiva, approvata a maggioranza qualificata dai 25 Ministri comunitari, ha superato uno stallo durato due anni. Gli Stati membri potranno scegliere se istituire un bollino, l'"Eurovignetta", del costo giornaliero di 11 euro, o ricorrere a sistemi di pedaggio chilometrico. La normativa non si applica alle automobili. Sconti sono previsti per gli utilizzatori frequenti di queste infrastrutture, mentre le tariffe saranno maggiorate nelle zone di montagna o comunque dove esistono problemi di impatto ambientale. I proventi dell'Eurovignetta potranno essere destinati al finanziamento di nuove infrastrutture. La direttiva
torna ora all'Europarlamento per la seconda e definitiva votazione. Sempre i 25 ministri hanno adottato un orientamento che permetterà di istituire una lista nera delle compagnie aeree a maggior rischio sicurezza: la misura segue il disastro di Sharm-el-Sheikh del gennaio 2004. La lista sarà compilata inizialmente a livello nazionale, solo
successivamente verrà redatto un elenco europeo.

20/4 /2005

Ammonta a 53 miliardi di euro il livello degli aiuti di Stato erogati dai Paesi europei nel 2003. L'Italia è il terzo Paese dell'Unione per esborsi.


Resta stabile il livello degli aiuti di stato erogati dai Paesi membri dell'Unione Europea, ma mutano gli obiettivi. L'ultima rilevazione della Commissione fissa a 53 miliardi la quota di aiuti sborsata nel 2003, con un'Europa a 15 membri: l'ammontare è di poco inferiore all'anno precedente, ma si situa ben lontano dagli oltre settanta miliardi dei
primi anni '90. La frenata del trend discendente non soddisfa pienamente il Commissario alla Concorrenza Neelie Kroes, che ha già in cantiere una riforma delle norme che regolano il settore: tuttavia si intravedono progressi nella distribuzione degli aiuti. Calano quelli destinati a imprese singole e aumentano quelli investiti invece in modo orizzontale, soprattutto nei campi della ricerca, dello sviluppo e dell'ambiente. Per settore, la maggior parte degli aiuti viene destinata a quello manifatturiero, con 32 miliardi, seguito dall'agricoltura. Per Paesi, il primato è della Germania, con 16 miliardi, seguita dalla Francia con 9 e dall'Italia, con 7 miliardi. Il nostro Paese presenta infine significativi ritardi nel recupero degli aiuti giudicati illegali.
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