Ottava puntata.



Il recupero della tradizione.

Una puntata "trasversale", nel senso che in essa si parla di artisti molto diversi, per età, formazione e linguaggio. Tuttavia, tutte le loro composizioni presentate sono
accomunate da un trattamento piuttosto tradizionale della scrittura pianistica, e da un costante riferimento alla tradizione musicale e a moduli tastieristici appartenenti al
repertorio dei secoli XVIII e XIX. Si presenta quindi il recupero delle "chansons" della Francia del '700 e dei Péchés de vieillesse" rossiniani da parte di Corghi, e la
rielaborazione dei moduli tecnici settecenteschi (scale, trilli) con procedimenti compositivi che si riallacciano a Beethoven, nel Klavierduo di Luca Lombardi. Anche Ada Gentile in Trying lavora sulla tradizione della tecnica pianistica, percorrendone quasi una storia dell'evoluzione e giungendo ad indagare il limite fra suono e silenzio. Arcà invece nelle Bagatelle ammicca alle pagine aforistiche beethoveniane e schumanniane, trovando una originale purezza e semplicità espressiva. Il ritmo della
trasmissione è reso particolarmente dinamico dalle tre interviste con Azio Corghi, Luca Lombardi e Ada Gentile, i quali, con grande capacità di sintesi e con estrema
chiarezza concettuale, danno all'ascoltatore preziose guide per la comprensione delle loro opere. In questa puntata, infine, Roberto Prosseda suona in prima esecuzione assoluta il "Saluto a Piero Farulli" (2001) di Luca Lombardi.
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