Il metodo di Argelander è un sistema di valutazione della magnitudine di una stella ed è ufficialmente adottato dalle sezioni di ricerca dell'UAI (Unione Italiana Astrofili). La stella in esame deve essere paragonata con diverse stelle, un po' più brillanti e un po' più deboli, la cui luminosità dev'essere conosciuta con grande esattezza. Le differenze che si riscontrano nella luminosità tra la variabile e la stella di confronto si misurano in gradini. Si hanno allora i seguenti passi o gradini:
Con questo metodo, che si ferma a 4 o 5 gradini, sono
frequentemente utilizzati anche i mezzi passi e si scrive, ad esempio a1,5b.
La variabile viene di norma indicata con la lettera V; i risultati della
stima vengono scritti sotto la forma apv per indicare che la variabile
è più debole della stella di confronto a di p gradini, mentre Vqb
significa che la variabile è più luminosa di b di q gradini. Dai
confronti effettuati si ottiene quindi una stima del tipoapVqb,
dove p e q sono i gradini stimati tra le coppie a,V e V,b.
A questo punto la magnitudine della variabile si raggiunge con la seguente
formula:
mv=ma+p/(p+q)*(mb-ma)
con:
mv=magnitudine della stella variabile
mb=magnitudine stella b
ma=magnitudine stella a