Supernovae: Questa classe di variabili eruttive aumenta di luminosità di più di 20 magnitudini, a causa di una catastrofica distruzione stellare. Un esempio è la supernova della nebulosa M1 (Crab Nebula) esplosa nel 1054 a.c., che rimase visibile per tre settimane anche di giorno
Novae: si tratta di sistemi di stelle binarie molto strette, costituite da una stella normale e una nana bianca. L'insieme delle due stelle è soggetto ad un aumento di luminosità tra 7 e 16 magnitudini nell'arco di tempo di un centinaio di giorni. Dopo l'esplosione (outburst), la stella svanisce lentamente fino alla magnitudine iniziale nel giro di qualche anno o decennio. Intorno al massimo di luminosità le classi spettrali sono del tipo A o F e si tratta di 'giganti'.
Novae ricorrenti: queste stelle sono simili alle novae ma ma sono soggette a due o più outburst (=esplosioni, e quindi aumenti di luminosità) nell'arco della loro vita.
Stelle tipo U Geminorum: si tratta di sistemi binari con periodo di qualche ora. Dopo un periodo di stasi attorno al valore di minima luminosità, improvvisamente aumentano di intensità. In funzione della stella, le eruzioni accadono ad intervalli compresi tra 10 giorni e le migliaia di giorni. L'ampiezza degli 'outburst' varia tra 2 e 6 magnitudini e la durata tra 5 e 20 giorni.
Stelle tipo Z Camelopardalis: sono spettroscopicamente e fisicamente simili al tipo precedente. Mostrano variazioni cicliche interrotte da intervalli caratterizzati da aumenti costanti di luminosità (standstills).
Stelle tipo SU Ursae Majoris: come le precedenti sono simili fisicamente e spettroscopicamente alle stelle del tipo U Geminorum. Possiedono due distinti tipi di outburst: uno è corto con la durata di uno o due giorni, (deboli e più frequente), e l'altro dura fra 10 e 20 giorni ed è più luminoso e meno frequente. Durante il valore del massimo di lumimosità il periodo appare del 2 o 3 percento più grande del periodo orbitale del sistema.
Stelle simbiotiche: si tratta di stelle binarie dotate di una componente costituita da una gigante rossa e l'altra di di una stella blu molto calda, entrambe all'interno di una nebulosità. Mostrano degli outburst (=aumenti di luminosità) simili a quelli delle nove, ma superiori di tre magnitudini.