storia dell'inquisizione      Storia :Indice Generale 
Queste pagine vogliono essere il racconto di come i Papi volevano l'Inquisizione, di seguito viene riportata la Biografia di Nicolas Eymerich, autore del testo su cui si fondarono tecniche e procedure inquisitoriale dei secoli a venire "Il manuale dell'Inquisitore". 
Le foto sono state gentilmente concesse da Valerio Evangelisti, e dal tempo :-) che ha conservato i luoghi. 
Quanto segue e' stato tratto e liberamente tradotto ed adattato da Catholic Encyclopedia,  scritto da J.P. Kirsch trascritto da M.C. Tinkler . 
 

Biografia di Nicolas Eymerich a cura di  G. Secondulfo 

aljaferia Teologo ed Inquisitore, nato a Gerona in Catalogna (Spagna) probabilmente nel 1320 li mori' il 4 gennaio 1399, in giovane eta' entro' nell'ordine Domenicano, ricevendo, nella sua citta' natale, l'abito il 4 Agosto 1334 dalle mani del Priore Petrus Carpi nel convento di san Domenico, ben presto si guadagno' grande fama per la sua conoscenza teologica. I suoi primi scritti di carattere filosofico risalgono al 1351. Eymerich successe, nel 1357, nel ruolo di inquisitore d'Aragona, Catalogna, Valenza e Maiorca a Nicolau Rossell quando questi venne elevato al grado di Cardinale (1356). Lo zelo mostrato nel suo nuovo incarico gli attirarono ben presto inimicizie ed opposizioni. Eymerich nonostante l'appoggio del cardinale Guido Legate venne rimosso dall'incarico nel 1360 con un'apposito pronunciamento del Capitolo Generale tenuto a Perpignano. Due anni piu' tardi con un pronunciamento del Capitolo Generale tenuto a Ferrara venne nominato Vicario dei Domenicani  per la provincia di Aragona. Ma ben presto in quella provincia, fra i Domenicani, si crearono due fazioni una che sostenava Eymerich e l'altra che sosteneva Padre Bernardo Ermenengardi. A seguito di questi eventi Papa Urbano V decise di confermare i due ma di affiancargli un terzo prelato Jacopo Dominici. In questo mentre Eymerich si dedico' con grande energia e competenza all'attivita' di predicatore e di scrittore di testi teologici. Nel 1366 ritroviamo Eymerich come Inquisitore generale d'Aragona, e come autore di numerosi testi e trattati di Filosofia Dogmatica. 
Eymerich ha combattuto in particolare Raimondo Lullo e le cose da lui affermate nei suoi scritti. Influenzo' fortemente Papa Gregorio XI tanto da far proibire la lettuara dei testi di Lullo dai fedeli, fece condannare mediante speciale decreto (23 Gen, 1376) alcune delle tesi estratte dagli scritti di questi. Eymerich in quel periodo godeva di grande stima da parte di Re Pedro IV d'Aragona  e di Papa Gregorio XI. Eymerich nel 1376 si trova in Avignone ed accompagnera' poi il Papa nel suo ritorno a Roma; dove rimase fino alla nomina di Papa Urbano VI ed alla successiva nomina dell'Antipapa nella figura di Clemente VII che appoggio vigorosamente contro il Papa romano. Verso la fine del 1378 ritorna in Aragona, ma di fatto esercitava la sua funzione di Grande Inquisitore Generale anche alla corte di Clemente VII in Avignone. 
 

convento Eymerich continuo' la sua battaglia contro i Lullisti "in parola ed in penna" mediante una serie di azioni. Eymerich nel suo scritto "Tractatus contra doctrinam Raymundi Lulli", e dedicato a Clemente VII, indica 135 eresie, 38 errori eretici ed una serie di asserzioni contro la religione fatte da Lullo. Eymerich ha anche scritto, sempre sullo stesso tema e contro i sostenitori di Lullo, "Dialogus contra Lullistas". I sostenitori di Lullo ebbero pero' la meglio all'ascesa al trono di Re Giovanni I d'Aragona. Eymerich fu costretto a rifugiarsi alla corte di Avignone dove fu accolto benevolmete da Clemente VII prima e da Benedetto XIII poi. Eymerich ha prodotto numerosi scritti e trattati in sostegno della legittimita' dei Papi di Avignone quali ad esempio "Tractatus de potestate papali" (1383) che compose per Clemente VII e altri due lavori scritti per Benedeto XIII. Nonostante queste sue prese di posizione conservo' il ruolo di Grande Inquisitore d'Aragona. Di Nicolas Eymerich sicuramente l'opera piu' nota e che piu' e' stata tramandata e' la guida per gli inquisitori, completata nel 1376, "Directorium Inquisitorum", sicuramente il piu' grande ed esteso trattato di tecnica inquisitoriale. Questo scritto ha avuto molteplici edizioni e stampe (Barcellona 1503, Roma 1578 con commenti e revisioni di Francisco Peña, che in quel periodo ha visto ben sei pubblicazioni. Una edizione moderna particolarmente curata del Manuale dell'Inquisitore e' quella edita a cura del Prof. Louis Sala-Molins oggi anche in italiano Ed. Fanucci, Roma 2000. Nel 1397 Eymerich ritorna nellla sua terra natia e nel suo convento di Gerona, dove su una lapide e' inciso l'epitaffio che lo descrive come " praedicator veridicus, inquisitor intrepidus, doctor egregius" 
 


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