Itinerario Metodologico-Didattico :
Il voto a Napoli e Provincia dal 1946 al 1998
di Rosaria Secondulfo
Informazioni, chiarimenti, discussioni at Contact
point maryrose_na@hotmail.com
1) Orientamento nel tempo;
2) Decentramento;
3) Comprensione delle relazioni fra i vari fatti storici;
4) Consapevolezza Metodologica.
1) Per "orientamento nel tempo" si intende il ripensamento attraverso la conoscenza storica del presente alla luce del passato e si rivede quest'ultimo attraverso le aspettative e le condizioni del presente.
2) Per "decentramento" si intende la conoscenza dei fatti storici attraverso la diversita' di tempi e luoghi, tali da consentire di riconoscere valori e scelte politiche. E' percio' fondamentale a decentrare il proprio punto di vista.
3) La "relazione fra i vari fatti storici" e' prioritaria a seconda della prospettiva che si assume nella ricerca. Ogni fatto puo' essere visto, infatti, all'interno di un sistema di relazioni con altri, sicche' le scelte politiche di gruppi, di ceti, di organizzazioni di individui sono da mettere in relazione con le strutture istituzionali ed i loro meccanismi di funzionamento con la mentalita' ed il sistema economico.
4) La "consapevolezza metodologica" indispensabile per la funzione docente, protesa a dare idee sulla formulazione della ricerca, del concetto di fonte, delle difficolta' che si incontrano nel lavoro di ricostruzione dei fatti, contribuendo a formulare mentalita' non dogmatiche. E' percio' necessario fornire agli studenti strumenti e tecniche operative tali da svincolare lo studio della storia da un sapere puramente evenemenzialista .
Passando a strutturare una unita' didattica sull'argomento prima esposto,
si dovra' tenere conto che questa si propone di stimolare gli alunni alla
discussione ed alla riflessione sulla vita politica della citta' partenopea
dal 1946 ai giorni nostri.
Si avra dunque:
Titolo (dell'unita' didattica) : Il voto a Napoli e Provincia dal 1946
al 1998
Si procede quindi all'identificazione di strumenti organizzatori
:
1)
a) Concetto Chiave : voto politico, partecipazione, ceto politico,
notabilato-
b) Tempo : dal 1946 al 1998-
c) Spazio : Napoli e Provincia-
d) Fatti : guerra-dopoguerra, ricostruzione, laurismo, centrismo, terremoto
e ricostruzione, camorra, anni '90-
2)
Partendo dalle finalita' della disciplina prima esposte si stabiliscono
gli obiettivi che rispetto al tema possono essere cosi' individuati
- Identificazione del concetto di voto ( inteso come voto politico/amministrativo/referendario
)
- Rilevazione della differenza tra sistema politico maggioritario/proporzionale
- Riconoscimento della differenza tra la situazione prebellica (dittatura)
e postbellica (nascita della repubblica)
- Individuazione del rapporto tra citta e provincia (da studiare ed
analizzare nel corso del tempo in rapporto al passaggio da un mondo agricolo
ad uno industriale prima terziario dopo)
3)
Si elabora una scheda per accertare i prerequisiti.
In questo caso bisogna accertarsi, attraverso schede a risposta multipla
o attraverso metodologie di "circle time" di "tecniche associative"
delle conoscenze dei giovani su termini come "voto politico", "democrazia",
"repubblica", "partecipazione", "Collaborazione",
"Stato e Antistato", "citta'", "provincia".
Sulla base delle risposte, date dagli alunni, il docente potra' rilevare
e programmare i successivi obiettivi.
4)
Un quarto momento puo' essere rinvenuto nella scelta dei materiali.
In relazione all'argomento trattato, vi e' una vasta pubblicistica, ormai
diffusa anche in forma multimediale -
E' opportuno che alla ricerca via Internet, i giovani studenti non
perdano il contatto con le fonti d'epoca : giornali, libri, riviste, dati
elettorali della Prefettura dell' Archivio di Stato ( eventualmente
della Camera dei Deputati )
L'uso del computer sara' necessario per organizzare il materiale in
sequenze significative.
Videocassette / documentari (es VideoRai) potranno testimoniare le
reali condizioni del Paese negli anni trattati; la proiezione di film quali
"Sciuscia'" di De Sica, "Le Mani sulla Citta'" di Francesco
Rosi, e "Scugnizzi" di Nanni Loy, sara' una valida testimonianza
della Napoli di ieri e di oggi che potra' essere anche analizzata in forma
musicale con un escursus sulla canzone napoletana ( si veda la sezione
..... ); mentre la proiezione di lavori teatrali quali "L'ultimo scugnizzo"
di Viviani recentemente rappresentato per la TV da Maurizio Scaparro, a
classici quali "Napoli Milionaria", "Il sindaco del Rione Sanita'"
di Eduardo De Filippo, non solo daranno la voce ai rappresentanti veri
della tradizione partenopea, ma avvicineranno i giovani al teatro, un genere,
spesso, di non facile fruizione e non sempre vicino al vissuto dei giovani.
Questo metodo di lavoro, finalizzato all'autorganizzazione del lavoro,
presuppone una nuova organizzazione della classe, diretta in forma "laboratoriale",
un'organizzazione che Cosentino definisce "educazione del pensiero complesso"
in grado di adattarsi alle velocita' ed al cambiamento.
Ecco allora che diventa necessario allestire un "laboratorio di
storia" : biblioteca, cineteca, emeroteca saranno fondamentali perche'
ogni alunno, in base ai propri interessi , possa trovare il proprio spazio
e la propria dimensione.
5)
Si elaborano schede che partono dai concetti chiave ( voto - repubblica
- democrazia ) e via via sviscerano gli obiettivi specifici relativi
a fatti, alle tipologie economiche e culturali (cosa si intende per voto
politico?, Quali erano le condizioni economiche della Napoli prebellica
e postbellica?, Quali negli anni '70 e oggi?). In questo modo si operano
delle indagini sulle fonti e cosi' via.
6)
Elaborazione di una prova sommativa per accertare il raggiungimento
degli obiettivi. Le prove terranno conto del lavoro fatto per mezzo delle
varie schede che avranno un carattere di sintesi. Tale "prova" e'
uno strumento di lavoro da realizzare in un determinato tempo (1 ora ad
es.) e non solo un mezzo di operativita', ma anche una diversificazione
nell'apprendimento in base alla discriminabilita' dei contenuti, - Possono
essere dicumenti storici brani di saggio storiografici all'interno dei
quali, come sostiene Werlich i testi possono essere :
a) descrittivi : quando predomina la percezione dello spazio. Nel caso
trattato si possono analizzare descrizioni della citta', della provincia
e cosi via;
b) narrativi : quando predomina la percezione del tempo, ovvero quando
ci si sofferma a cogliere i processi storici nel corso del tempo;
c) espositivo : quando predomina l'analisi e la generalizzazione di
cio' che e' avvenuto
d) argomentativo : quando si esprimono valutazioni su cio che e' accaduto
e) regolativo : quando si indicano regole di comportamento umano.
Detto cio' si possono proporre domande ( a risposta multipla e non )
sul tipo :
Che cosa vuol dire sistema proporzionale / maggioritario ?
Formula una definizione del concetto di Repubblica
o ancora domande del tipo;
Raccogliere informazioni relative a De Gasperi ... a Lauro ... etc
Analizza gli effetti del laurismo sulla vita partenopea.
Analizza gli effetti del colera sulla popolazione e sul voto politico
Ricerca testimonianze vissute su fatti come la guerra, colera, terremoto
....
Infine si possono formulare domande dirette a creare comparazione tra
passato e presente del tipo :
Cosa e' accaduto nel voto del '46 e quindi sono stati gli effetti evidenti
fino ad oggi ?
Quali gli effetti della ricostruzione post-terremoto?
Allora la verifica si presenta come un momento da effettuarsi
sia "in itinere" che come prova sommativa per verificare competenze
ed abilita' raggiunte dal discente.
Sara' interessante "valutare" il modo dei ragazzi di leggere
i problemi "storicamente" attribuiti a Napoli e sara' opportuno
aprire discorsi trasversali ed osservare come "questi problemi"
di rilevano essere in realta' questioni del mondo; in quest'ottica il discorso
non si fermera' su Napoli ma diventera' "globale". Del resto anche Vezio
de Lucia in "Cronache Urbanistiche" sostiene che ad esempio il recupero
dell'area industriale delle vecchie ed obsolete industrie da Bagnoli a
Ponticelli trova il suo equivalente nel recupero della Ruhr o dei Docks
londinesi, cosi come il recupero delle periferie dell'hinterland napoletano
di Scampia, Barra trova il suo riscontro in quello di Lione o Manchester,
mentre le rivalutazioni delle bellezze di Piazza del Plebiscito, di Portici
puo' essere paragonatoa quello di Strasburgo e Karlsruke.
Allora, in quest'ottica, verifica e valutazione per il docente non
solo significa verifica delle conoscenze, ma anche la capacita' dei
discenti di rapportarsi al presente in relazione al proprio vissuto e a
quello circostante, un discorso oggi che nell'ottica della globalizzazione
non puo' essere trascurato.
E' allora necessario che il docente, conosca innanzitutto la realta'
in cui si trova ad operare e che per ogni momento del percorso didattico
"in itinere" valuti le competenze e l'abilita' dei suoi discenti,
in modo, eventualmente , da intervenire con azioni di "feed-back"
per approfondire e colmare lacune, e poter cosi' valutare, sopratutto,
la validita' del proprio operato.
Bibliografia
G. Di Caro "Insegnare Storia", Franco Angeli 1992
A. Cosentino "Imparare a pensare nel ciclo dell'orientamento"
E. Werlich in " I Viaggi di Erodoto", aprile 1989
S. Guarracino - D. Ragozzini "Storia e Insegnamento della Storia",
Feltrinelli 1980
Per l'analisi storica si rimanda a " Il voto
nel 1946 a Napoli e Provincia " , ed a "La
Napoli nella seconda meta' del novecento".