A proposito della sortita di Fini

Una proposta per il 25 aprile

Fausto Bertinotti

Liberazione 11 aprile 1998

La sortita del presidente di An pone alle sinistre tutte un grave problema. Esso chiede, per essere risolto, un impegnato esame di coscienza, una riflessione critica e la ripresa di una iniziativa politica e culturale.

L'uscita di Fini contro gli insegnanti omosessuali e le reazioni che ha suscitato rivelano che, nel profondo della società italiana, vivono consistenti e pericolose pulsioni reazionarie e discriminatorie. Fenomeni di intolleranza di altra natura, ma di segno non dissimile, si vedono anche in certe manifestazioni leghiste.

È stato l'eclissi dell'antifascismo, come grande religione civile del paese, che ha aperto varchi pericolosi a queste sub-culture. Ora si dovrebbero vedere tutti i guasti che seminano i revisionismi storici. Si è abbassata la guardia e così cascami di cultura fascista, razzista, xenofoba, di culture avverse al dialogo e alla tolleranza si sono depositati nella società civile. Non ci si può stupire che possono essere agiti politicamente ora da questa, ora da quella destra. Sono le sinistre, sono i democratici che devono riprendere i loro valori per costruire su di essi una grande battaglia di civiltà, una nuova lotta politica e culturale.

Propongo che il prossimo 25 aprile diventi la giornata di questo rilancio. Propongo che tutti gli antifascisti vecchi e giovani si ritrovino per rinnovare al paese la proposta di un patto democratico e di civiltà fondato su uno statuto di garanzia contro ogni discriminazione nei confronti della razza, dei convincimenti religiosi-filosofici, del sesso e degli orientamenti sessuali, per una convivenza civile di tutte e di tutti arricchita dalla diversità.

Si tratta, cioè, contro ogni discriminazione, di attualizzare la lezione più alta dell'antifascismo.