IL VENEZIANO online

magazine per le libertà di Venezia diretto da Pietro Bortoluzzi


anno I, numero 2
agosto 1997

in questo numero:

IDEE
Foghi francesi
di Polemicus

Comunali '97: Polo fritto?
di Pietro Bortoluzzi

NEWS
Mostra del Cinema in arrivo da Roma...
di Pietro Bortoluzzi

SPORT
Presentazione agreste per il Venezia 1907
di Mister X

nomi, numeri e curiosità sull'AC Venezia 97/98
a cura di P.B.


lettere al direttore:

pierobort@iol.it


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Presentazione agreste per il Venezia 1907

di Mister X

Presentazione agreste per il Venezia zampariniano edizione 97/98, con tanto di immersione campagnuola in quel di Villa Condulmer, nel moglianese, tipico ambiente veneziano...

Quest'anno il presidentissimo multicolor lagunare, ben coadiuvato dal duo vista-lunga Marotta & Di Marzio ha finalmente (almeno sembra: il campo dirà...) operato con giudizio ed abilità nel mercatone pedatorio, portando a casa una squadra che pare finalmente in grado di coronare i sogni di promozione, proprio nell'anno che si presenta al via fra i cadetti quale uno dei più duri e difficili, prontamente perciò ribattezzato l'A2 del football nostrano, e proprio a trent'anni di distanza dall'ultima A neroverde...

La presentazione ufficiale della squadra è stata, come già detto, effettuata a Villa Condulmer, edificio rurale e lussuoso, tra scuderie e campi, situato in piena campagna a cavalcioni fra le province di Treviso e di Venezia, un ambiente che meno veneziano non poteva certamente essere: tenendo conto del fatto che questo dicembre segnerà il noventesimo di fondazione dell'A.C. Venezia, dal punto di vista dell'immagine una scelta tutt'altro che azzeccata, alla quale si sono accoppiate le mostruose presentazioni del nuovo logo societario e del materiale da merchandisignare... Trattasi il primo di un antipatico gattone spelacchiato e mal disegnato che dovrebbe rappresentare "l'idea del secolare Leone di San Marco, all'insegna del binomio tradizione e innovazione", ma che bianco e smunto come appare e sepolto da non tradizionali colorini e colorastri, quali il predominante bianco, il celestino e l'accecante arancione, sembra più il simbolo del fantasma del Venezia neroverde ucciso dalla fusione o d'un supermercato, e che poi accompagnato da un'immersione nel giallino, su fondi bianchi o arancioverdi-bianconeri, fa di tutto il materiale ideato dalla Tesia Group un evidente tributo al decennale dell'Unione VeneziaMestre F.C. 1987, altro che "tradizione"...

Ma si sa, questo passa il convento (anzi il mercatone), per un popolo, quello veneziano, che in più riprese ha dimostrato di fregarsene dei suoi simboli sportivi (Reyer docet...).

Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, invece, bisogna rendere onore al merito: elementi quali Schwoch (si pronuncia Svok, ed è italiano), Cossato, Iachini, Luppi (neo-capitano), Antonioli, Gioacchini, Miceli e Cento, uniti ai "vecchi" Gregori, Ballarini, Brioschi, Dal Canto, Filippini, Pavan, Marangon, Pedone, Zironelli, Polesel e Ginestra, fanno della truppa agli ordini del nuovo e capace mister Novellino un buon mix destinato a compiere ottime cose e -chissà?- ad esaudire antichi sogni.

Anche la serietà organizzativa (indipendentemente dal fatto che si sia privilegiata l'immagine bucolico-georgica a quella lagunare e quindi quella unionist-mestrina a quella veneziana) appare quest'anno sicuramente solida e per la prima volta si può parlare di Società: indubbi meriti che vanno quindi immediatamente divisi fra Marotta e Di Marzio.
La presentazione di Villa Condulmer è stata infatti effettuata in grande stile, sotto l'abile regia vocale di Massimo De Luca (fininvestisianamente professionale) e alla presenza di un nutrito parterre di amministratori comunali pronti a sfruttare in chiave elettorale (novembre si avvicina) il momento. Nonostante il violento temporale che ha rischiato di rovinare la festa (ma tramezzini, salatini e prosecchi non ne hanno risentito più di tanto...), il barbudos sindacone Cacciari ha voluto regalare l'ennesima bufala della promessa del nuovo stadio in terraferma: vedremo a dicembre...

In conclusione uno sguardo sui tifosi: presenti ovviamente e giubilanti gli arancioverdi mestrini, con tanto di cori "C'è solo VeneziaMestre!", presenti ma storditi e nauseati da overdose multicolor quelli storici del Venezia 1907, sempre più distanti col cuore dalle sorti di quella che non appare esser più la loro squadra...