SCACCHI ESAGONALI
di Mariusz Wojnar

Il gioco degli scacchi su scacchiera esagonale prende nome dal greco hexagon, esagono. Un termine universalmente usato tra gli esperantisti, ma non del tutto corretto, è anche scacco esalaterale.
Lord H. D. Baskerville ha mostrato come le figure degli scacchi possono muovere su case esagonali e nel 1929 presentò una scacchiera quadrangolare divisa in 83 case esagonali di tre colori. L'idea tuttavia non fece impressione, l'impresa si mostrò troppo in anticipo sui tempi e il progetto non ebbe seguito.
Nel periodo prebellico giunse a soluzioni analoghe il polacco Wladislaw Glinski. Dopo la seconda guerra mondiale, che per lungo tempo interruppe la ricerca creativa, Glinski si trovava in Inghilterra dove si convinse che una scacchiera esagonale divisa in 91 case di tre colori era migliore. Egli stabilì anche le regole del gioco.
Nel 1951, all'esposizione di Parigi, fu presentato il nuovo gioco di scacchi , ma se ne interessò seriamente una sola persona: il prof. Joseph Boyer, il quale pubblicò nel 1954 una descrizione degli scacchi esagonali nel suo libro Nouveaux Jeux d'Echecs non Orthodoxes. Da allora passarono quasi 20 anni nei quali vennero elaborate teorie e prove pressoché senza raggiungere lo scopo di rendere il gioco popolare. Finalmente nel 1973 W. Glinski ottenne il brevetto per la sua scoperta. Insieme a W. Edmunds si rivolse alla britannica Midland Bank con la richiesta di sovvenzionare il suo bambino. Il giudizio sulle prospettive del gioco furono affidate ... al computer e solo dopo che l'oracolo diede il permesso, l'impresa di Glinski fu finanziata.
Un grande sforzo di mezzi di comunicazione, l'organizzazione di una vasta campagna pubblicitaria, l'esposizione degli strumenti del gioco fecero il loro lavoro.
Gli scacchi esagonali cominciarono rapidamente a diffondersi in altri paesi europei e superarono anche l'Atlantico, raggiungendo gli USA. Oggi questo gioco è popolare in Ungheria, Polonia, Russia, Gran Bretagna, USA, ma è noto anche in altri paesi.
Gli scacchi esagonali hanno rappresentato il primo settore sportivo nel quale nei tornei internazionali si è usata la terminologia nella lingua internazionale Esperanto.



REGOLE DEL GIOCO
secondo Wladislaw Glinski

Il gioco si svolge su una scacchiera esagonale divisa in 91 case esagonali in tre colori: 30 bianche (o case chiare), 30 case nere (o case scure) e 31 case intermedie (nella terminologia internazionale helaj, malhelaj, mezhelaj fakoj).
All'esterno della scacchiera sono disegnati dei numeri (da 1 a 11) e delle lettere (dalla A alla L ma senza la J), che servono per identificare le case, per la trascrizione della partita o per l'invio delle mosse per corrispondenza.
Nel diagramma 1 sono riportate le indicazioni relative a tutte le case. All'inizio sembra un po' complicato, ma ci si impratichisce facilmente.


(diagramma 1)


Il gioco si svolge tra due contendenti, uno guida i Bianchi e l'altro i Neri. I principi che regolano il movimento dei pezzi e lo scopo del gioco sono gli stessi degli scacchi tradizionali. Si usano anche gli stessi pezzi, con l'aggiunta di un Pedone e di un Alfiere per ciascun colore.
Così sulla scacchiera avremo in tutto 36 pezzi (18+18 anziché 16+16).
La loro posizione iniziale è riportata nel diagramma 2. Si confrontino i diagrammi 1 e 2.


(diagramma 2)


Dunque nella posizione di partenza dei bianchi possiamo notare la seguente disposizione,
per le figure:
- Rg1 De1 Tc1 Ti1 Cd1 Ch1 Af1 Af2 Af3;
per i pedoni:
- b1 c2 d3 e4 f5 g4 h3 i2 k1.
Per i neri, rispettivamente:
- Rg10 De10 Tc8 Ti8 Cd9 Ch9 Af11 Af10 Af9;
- b7 c7 d7 e7 f7 h7 i7 k7.

Si noti che il giocatore con i Bianchi siede all'angolo chiaro della scacchiera, il giocatore con i Neri al lato opposto. Il Re bianco si posiziona alla destra del giocatore e la Donna alla sinistra. Il giocatore con i Neri ha il Re alla sua sinistra.
La Torre si muove in 6 direzioni - cioè secondo i lati dell'esagono. (v. diagr. 3).


(diagramma 3)


L'Alfiere può anch'esso scegliere tra sei direzioni, ma si muove secondo le diagonali di un esagono, come indicato nel diagramma 4.


(diagramma 4)


La Donna esplica la sua azione in 12 direzioni, unendo le prerogative di Torre ed Alfiere.
Nel diagr. 5 sono evidenziate tutte le case raggiungibili dalla Donna nera.



(diagramma 5)


Il Cavallo è l'unica figura, che può muovere saltando altri pezzi. La mossa del Cavallo può essere definita così: avanza di un passo come fosse un'Alfiere e di uno come fosse una Torre, saltando sempre su una casa di un altro colore. Le case su cui può andare il Cavallo sono segnate nel diagramma 6.


(diagramma 6)


Il Re, naturalmente, è la figura più importante perché lo scopo del gioco è di mattare il Re avversario.
Il Re, come la Donna, può muoversi in 12 direzioni, ma di una sola casa, cioè su tutte quelle adiacenti e su quelle più vicine dello stesso colore. Si vedano nel diagr. 7 le case dove può muovere il Re.


(diagramma 7)


I Pedoni muovono solo avanzando nella casa più vicina, dalla casa di partenza possono avanzare di due caselle, prendono obliquamente a destra o a sinistra.
Le regole che definiscono le mosse dei Pedoni sono mostrate nel diagramma 8. Il pedone bianco f4 può muovere di una casa nella casa rossa, o prendere un pezzo avversario posto nella case blù. Ogni Pedone dopo aver raggiunto una casa sul lato opposto possono esser cambiati in una figura a scelta (eccetto il Re).


(diagramma 8)


Poiché, alla prima mossa il Pedone può muovere di due case, un pedone dell'avversario può prenderlo en passant.
La presa en passant deve essere effettuata subito.
Se dalla casa di partenza un Pedone (escluso quello centrale) effettua una cattura spostandosi verso il centro, termina il movimento in una casa di origine di un altro Pedone; in questo caso, alla mossa seguente, conserva il diritto di muovere in avanti di due passi.
Per il resto valgono le regole stabilite dalla FIDE per gli scacchi ortodossi tradizionali, con la differenza che una situazione di Stallo, in cui cioè l'avversario non può eseguire una mossa regolare, invece di essere equivalente alla patta, è considerata come una sconfitta, riceve però 1/4 di punto mentre l'avversario ne conquista 3/4. In caso di normale vittoria si assegna 1 punto al vincitore e 0 al perdente, come negli scacchi tradizionali.
Lo scacco perpetuo si verifica quando uno dei giocatori dà scacco senza poter dare il matto: in questo caso si ha la Patta e si assegna ½ punto a ciascun giocatore.
Si ha la Patta (con 1/2 punto) anche quando si ripete la stessa posizione per tre volte, a seguito di una serie di mosse identiche o se si giocano 50 mosse consecutive senza prese e senza mosse di pedoni. Infine si ha anche la classica patta per accordo dei due giocatori.
Esempio n.1: posizionate il Re bianco in g7, il Re nero in g10 e la Torre nera in f10. Una Donna bianca in i8 può dare scacco perpetuo al Re in g10:
1... Rg10-e10 2. Di8-c8+ Re10-g10 3. Dc8-i8 ecc.
Esempio n.2:Re bianco in f1, Re nero in f3, Alfiere bianco in i1 e Torre nera in l1. Il turno è al Bianco il quale non ha mosse legali e il suo Re non è attaccato.

Esempi di aperture.
La conoscenza delle aperture negli scacchi esagonali è altrettanto importante che negli scacchi FIDE. Tuttavia c'è grande differenza tra i due giochi e la rapidità con cui si possono sviluppare i pezzi.
Grazie allo schema della scacchiera esagonale e allo schieramento originale dei pezzi, ci si può sviluppare più rapidamente. Negli esagonali ogni figura può entrare in gioco senza problemi in una sola mossa. La disposizione di partenza crea un forte fronte d'attacco per entrambi i giocatori, perché i sette pedoni laterali ali sono difesi due volte e due (e e g) cinque volte.
Questa è l'apertura di Torre:
1.e4-e5 e7-e6
2.g4-g5 g7-g6
3.Cd1-g2 Cd9-g9
4.Tc1-f4 Tc8-f8


Questa, invece, è l'apertura del fianco di Donna:
1.d3-d4 d7-d6
2.Af1-d3 Af11-d7
3.g4-g5 g7-g6
4.Cd1-d2 Cd9-g9
5.Af2-h4 Af10-h6
6.Tc1-e3 Tc8-e8
7.Ch1-g4 Ch9-g7


Infine la posizione di un problema di matto in 2 mosse (da prof. J. Boyer).
Bianchi: Rb1, Ag2, Ch3, Ch6, b3, g4.
Neri: Rd3, Al4, Tg9, d4.
Soluzione:
1. g2-g4
- 1. ...Al4:g6 2. Ch6-g4#
- 1. ...Tg9:g6 2. Ch6-e6#


Traduzione dall'Esperanto di Marco Picasso

I diagrammi sono tratti da Chess Variants.

Questo materiale è stato tratto da ETEROSCACCO. Potete approfondire l'argomento Scacchi Esagonali con due eccellenti articoli su ES27 (pag.16) e ES62 (pag. 2).

Invito calorosamente tutti i curiosi a sperimentare il gioco nel prossimo torneo per corrispondenza del GRAND PRIX AISE: iscrivetevi!


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