RECENSIONI


Loch Ness
I miti e le leggende hanno affascinato gli uomini di ogni epoca. Ogni civiltà ha le sue storie misteriose, misto di fantasia e religione, la cui origine si perde nell' alba dei tempi.
La modernità, in cui viviamo attualmente, non è meno prodiga di misteri e anzi sembra quasi che essi siano necessari, ora che tutto appare facilmente svelabile dalle febbrili attività della scienza.
I produttori di Hollywood, che di misteri sembrano essere esperti, hanno provato a svelare quello che sembra essere il più famoso del nostro secolo: Il mistero del mostro di Loch Ness.
Purtroppo il film non è all' altezza del mito di cui si occupa. La trama si dipana stancamente, tessuta da personaggi che sembra aver già visto in decine e decine di altre pellicole. Ted DANSON, lo squisito interprete di "Tre Scapoli ed un bebè", è uno scienziato alla fine della carriera al quale viene data una occasione di guadagnare rinnegando le sue stesse convinzioni: deve provare l' inesistenza del famoso mostro.
Allo scienziato si affiancano i classici personaggi da contraltare della cinematografia americana: l' assistente fin troppo zelante che fa di tutto per eliminare la sua disillusione, la vedova (?) bellissima e sola pronta ad innamorarsi, l' omaccione barbuto che crede di poter accampare diritti sulla bellissima e, naturalmente, la bambina di turno che sa fin troppo ma alla quale non si crede che all' ultimo momento.
Sullo sfondo, ci sono delle simpatiche macchiette interpretative come Il vecchietto, fossilizzato alla sedia del bar, che dà un buon consiglio: "Dopo un paio di questi vedrai il tuo mostro anche oggi, figliolo" o le brutte pettegole al supermercato.
Non si scherza dicendo che la trama appare scontata e chiara dopo appena un quarto d' ora di proiezione, tanto che si rischia di continuare a vedere solo nella speranza di essere smentiti da qualche trovata insolita che, ovviamente, non arriva.
Intendiamoci, il film non è tutto da buttare. Le musiche che lo accompagnano sono a dir poco meravigliose, e servono almeno a far immaginare un paesaggio che assolutamente non esiste attorno alle rive di Loch Ness: brulle, scoscese e quasi perennemente avvolte di nebbia.
Se non si và in cerca di emozioni o di mistero, ma semplicemente di una leggera storiella fantastica per impegnare un paio di ore vuote con qualcosa di assolutamente rilassante, Loch Ness è il film adatto.
Ci rimane, anche questa volta, l' amaro in bocca per una nuova occasione mancata. Fa nulla, speriamo per il futuro, magari con "Independence Day" che dovrebbe essere sui nostri schermi alla fine delle vacanze.
Inizio Pagina Dove non diversamente indicato i testi sono di Massimo FERRI Inizio Pagina