Tribunale di Roma

VI° Sezione Penale

 

Procedimento Penale contro Antonino Arconte.

R.G 1797 -1995 N°.1427/94 anno 94.

 

Trascrizione Testimonianze di Mannoni Antonio -

Pinna Graziella - e dichiarazioni spontanee rese dall’imputato. Rese in Udienza del 4 Febbraio 1997 (Verbale estratto in bollo con la richiesta del giorno 18 Giugno 97)

 

Verbale di Udienza

Anno 1997 mese di Febbraio ore 12 :00

 

Presidente Dr. Almerighi

 

 

Sono presenti il Pubblico Ministero Dr. Iori

l’imputato Antonino Arconte ed il suo difensore Avv. Liberati Gabriele del foro di Roma.

 

Imputazione: Calunnia.

 

Costituzione delle parti - Presidente : Tenuto conto della diversa formazione del Collegio, si dispone la rinnovazione degli Atti (...Oh no !... di nuovo ? ! ... ma non era stato appena rinnovato ?... J ... ! ?) precedentemente espletati con il consenso delle parti. Si rinnovano gli atti relativi all’udienza del 13 Novembre 1995, dandone lettura per indicazione : relazione introduttiva del Pubblico Ministero, ordinanza ammissiva delle prove, ammissione del teste Arconte Stefano, da pag. 6 a pag. 33. Dopo il 13 Novembre siamo andati all’udienza del 5 Marzo, il teste Mannoni Antonio ed il teste Sanna Carlo. Dopo il 5 Marzo siamo andati al 25 Settembre, poi sono state allegate delle memorie dell’imputato e arriviamo all’ultima udienza del 25 Settembre in cui sono stati sentiti i testi Locci Renato, La Gioia Cosimo, Pinna Graziella e sono state raccolte delle dichiarazioni spontanee dell’imputato Arconte Antonino. Questo il 25 Settembre 1996. Adesso possiamo introdurre il teste.

Avv. Liberati : Io devo fare una produzione...

Presidente : Si Avvocato, prego.

Avv. Liberati : Devo produrre gli originali del verbale di sequestro di somma di denaro sequestrata ad Arconte Antonino il 2 marzo 1991, la perquisizione fatta nell’abitazione, e la perquisizione fatta nella sua auto. Questi sono gli originali. L’altra volta erano state prodotte delle copie e vorrei che fossero confrontate.

Presidente : Va bene.

Esame del teste Mannoni Antonio.

Presidente : Legga la formula con la quale si impegna a dire il vero.

Mannoni : (legge la formula di rito)

Presidente : Lei non è mai stato sentito nell’ambito di questo processo ?

Mannoni : si, sono stato già sentito.

Presidente : è stato sentito nell’udienza del 5 marzo 96.

Mannoni : Si.

Presidente : e perché è sorta l’esigenza di richiamarlo ?

Avv. Liberati : è sorta l’esigenza di richiamarlo perché il Commissario Mannoni in quella udienza ha riferito che non era presente alle operazioni dell’arresto dell’Antonino Arconte, mentre la moglie, ammessa a testimoniare e presente a tutte le operazioni, ha riferito che invece era presente il Commissario Mannoni, e nei verbali originali, che io ho prodotto, c’è la firma del Commissario Mannoni, mentre in quelli in copia, che sono stati prodotti, quella firma di Mannoni "stranamente" risulta cancellata o... addirittura sembrerebbe che le copie prodotte siano diversa da quella originale che oggi produco.

Presidente : ho capito. Lei si chiama ?

Mannoni : Mannoni Antonio.

Presidente : in Servizio ?

Mannoni : Commissario-Capo della Polizia di Stato, in Servizio presso il Servizio centrale operativo della polizia di stato di Roma.

Presidente : all’epoca dei fatti ?

Mannoni : dirigente della squadra mobile di Oristano.

Presidente : ha sentito cosa dice l’avvocato ?

Mannoni : si, io vorrei...

Presidente : io ho qui l’originale di questo... ufficiale giudiziario, mostri al teste dove sembrerebbe che ci fosse la sua firma, mi dica innanzi tutto se riconosce quella firma lì ? Mannoni : si, è la mia firma e voglio specificare che la volta che sono stato sentito non ho detto di non aver partecipato a nessuna delle operazioni, ho detto che il momento in cui c’era il Servizio di appostamento a Torregrande, c’erano gli agenti, l’ispettore, appostati io non ero presente, ero in ufficio, quindi riguardo a quella fase non ero in grado direttamente di riferire ciò che si stava svolgendo, ma bensì quello che tornati in ufficio mi hanno riferito l’ispettore, gli agenti ecc... Riguardo alla perquisizione la signora ricorda benissimo, perché sono andato io personalmente insieme a tutti gli operatori, perché una volta rientrato in ufficio, e una volta... dato che poi hanno portato in ufficio il signor Vincenzo Carta che deteneva stupefacente, rintracciato il signor Arconte abbiamo fatto, ho fatto io personalmente, il quadro di quello che stava accadendo e a quel punto, parlato anche con il Magistrato, quindi riferito, c’era un contatto diretto con il sostituto Procuratore... (N.d.R. che bugiardo spudorato ! ... su quella dichiarazione all’autorità giudiziaria del 2-3-91 "Noi sottoscritti ufficiali di Polizia Giudiziaria diamo atto di aver visto..." c’era anche la sua firma ! ! !...Ha-Ha... J  ... ! Che vergogna, povera Italia !)

Presidente : chi era il sostituto procuratore ?

Mannoni : era Cristina Lampis, se non ricordo male. A quel punto poi abbiamo fatto, come era doveroso fare, la perquisizione che proprio, a fine di garanzie, sono voluto andare io a farla personalmente, perché ritengo che certi atti il dirigente della squadra mobile, che non può partecipare a tutto, perché questo arresto era uno dei più, non è bello dire, ma anonimi che siano... grammi, poca roba, il dirigente della squadra mobile, unico funzionario della squadra mobile, ha diverse cose... (N.d.R. Davvero uno dei più anonimi... dev’essere per questo che mi ha gratificato di un falso in atto pubblico, false dichiarazioni all’autorità giudiziaria, l’omissione dei risultati del sopralluogo in quella strada e la violazione del segreto istruttorio dando alla stampa le false notizie dell’avvenuto arresto del Leader dei Verdi in Flagranza di reato ! ?... figuriamoci che cosa è capace di fare con quelli "meno anonimi"... L ... !)

Presidente : quindi lei conferma di aver partecipato alla perquisizione ?

Mannoni : certamente. Il verbale di arresto è stato da me firmato, ma in ufficio, nel momento in cui abbiamo redatto il verbale di arresto in ufficio ero presente e quindi, sulla base di quello che era successo, ho firmato.

Presidente : che poi è quello il momento in cui viene formalizzato l’arresto...

Mannoni : esatto, ma in ufficio. Quindi io l’altra volta, credo di averlo ben specificato, ho voluto specificare che riguardo al fatto, a quello che si chiedeva, cioè l’appostamento, cosa ha visto, è andato in pineta, si è incontrato... non ero in grado di riferire se non quello che mi era stato riferito dagli operatori che erano appostati sul posto.

Presidente : va bene

Avv. Liberati : chiedo scusa, una domanda.

Presidente : prego.

Avv. Liberati :se poi, successivamente ha fatto un sopralluogo in pineta, ha visto qual’era la situazione in quella strada famosa per cui è stata prodotta documentazione da parte del Comune che non era accessibile ecc... questo sopralluogo lei l’ha fatto ?

Mannoni : guardi, siamo stati subito sul posto, ovviamente, per vedere un pò tutta la situazione, anche perché abbiamo dovuto, come era anche in quel caso doveroso verificare se... sospettando che quell’olio di hashish fosse stato prelevato dalla pineta, perché si presumeva che ci fosse stato un nascondiglio nella pineta per cui si fosse recato lì per prelevarlo e cederlo al Carta Vincenzo, per cui siamo andati lì e abbiamo fatto una vasta battuta nella zona, nella pineta, per verificare che ci fosse stato, trovando terra smossa, ulteriori quantitativi, che purtroppo non abbiamo trovato, se non ricordo male, potrei anche sbagliarmi, abbiamo portato anche i cani per far sentire tutta la zona, certamente abbiamo fatto tutte le verifiche che dovevamo fare. Successivamente abbiamo ricevuto una dettagliata delega da parte dell’Autorità Giudiziaria, del sostituto Procuratore Lampis, per fare tutta una serie di verifiche riguardo all’attività che... insomma riguardo a quanto era accaduto, che abbiamo svolto, abbiamo riferito con informativa l’autorità Giudiziaria.

Avv. Liberati : ma come mai nel fascicolo del Processo nulla si è detto dello stato della strada di questa pineta che, lei pure l’ha constatato, non era accessibile, però nulla si dice... c’era impossibilità d’accesso, l’ha testimoniato addirittura con una certificazione il Comune di Oristano. Ecco come mai non c’è nulla da parte sua...

Mannoni : su questo punto, della strada d’accesso, non ricordo... cosa intende dire non ho capito... (N.d.R. era impallidito, deglutiva e sembrava sempre più spudorato e sempre più bugiardo ! ...Ricorda la terra smossa, i cani e non ricorda gli scavi sulla strada, ...quando stavamo per cascarci dentro con la pantera ? Gli unici atti che risulta abbiano depositato, agli atti di quel processo, sono le falsità di quella dichiarazione che ... si è scritta da sola, per un fenomeno di "polthergeist" in questura. HA-HA ... J  ...!)

Avv. Liberati : che la pineta era inaccessibile perché c’era ... ricorda lei che la strada per accedere alla pineta era completamente inaccessibile perché c’erano dei lavori che il comune stava facendo e quindi era sbarrata, ricorda questo?

Mannoni : no, non lo ricordo.

Avv. Liberati : perché noi abbiamo prodotto la documentazione del comune, che in quel periodo era questa la situazione della strada. Lei ha riferito questa situazione al Giudice che ha proceduto contro... ?

Mannoni : guardi, noi abbiamo fatto una prima informativa sull’arresto, una seconda informativa, se non ricordo male, ma credo di ricordare bene, su una successiva fase di accertamenti, se poi da questi accertamenti c’era anche questo. Io sinceramente questo fatto della strada non lo ricordo.

Presidente : lei si ricorda qualche cosa anche se a distanza di tempo sui luoghi...

Mannoni : no assolutamente, sono passati sei anni ed essendo stata poi una delle tantissime operazioni... no, non ricordo il fatto specifico della strada, poi non ricordo neanche se il fatto della strada fosse importante...

Avv. Liberati : è l’unico accesso...

Presidente : noi non lo sappiamo.

Avv. Liberati : ce lo dice il Comune, abbiamo la documentazione che abbiamo prodotto... le planimetrie catastali.

Presidente : va bene, non lo ricorda, sono passati sei anni...

Avv. Liberati : ma lei ricorda però di aver visto l’Arconte in via Magellano.

Mannoni : Via Magellano ?

Avv. Liberati :si, che sarebbe quella stradina che porta lì dentro nella pineta...

Mannoni :io ?

Avv. Liberati : così... mi sembra di aver letto...

Mannoni : guardi, mi spieghi che cos’è via Magellano perché io non sono di Oristano, ho lavorato per tre anni e mezzo ad Oristano, sono di tutt’altra Città... (voci sovrapposte)... quindi non so cosa è questa Via Magellano, se lei mi può anche dire, precisamente, dove è Via Magellano, perché io sinceramente...

Avv. Liberati : ecco guardi, io pure non sono del posto, comunque qui risulta che lei abbia scritto : "diamo atto di averlo visto andare lì in Via Magellano ecc...

Mannoni : guardi, gliel’ho appena detto...

Avv. Liberati : ... e poi c’è la sua firma...

Mannoni : ... e glielo ribadisco, che io non ero presente sul posto, quel verbale di arresto è stato firmato in ufficio, ed è stato firmato da me, tutto sommato, come atto compilato alla mia presenza, ho assistito all’atto e quindi l’ho firmato come funzionario responsabile dell’ufficio, ma lì ci sono le firme di chi materialmente ha visto quelle determinate cose... c’era un Ispettore responsabile... (N.d.R. Visto che roba ? questo è un Commissario di Polizia di questa Repubblica ... dice che ne ha fatto tantissime di operazioni così e chissà quante altre, indisturbato, ne ha fatte da sei anni a questa parte ! ! ! ... L  ...!).

Avv. Liberati : ora possiamo vedere la copia di questi atti di cui io ho prodotto gli originali.

Presidente : diamo atto nel verbale che il processo verbale di perquisizione locale abitazione del 2 marzo 1991 ore 15 :00 prodotto in originale dal difensore e esibito dal teste, è uguale alla fotocopia acquisita all’udienza del 25 Settembre 96, tranne che nella parte terminale del documento sulla quale è stato fotocopiato un foglietto con la convalida della procura, che elimina, praticamente, la terza firma che è quella del Dottor Mannoni. (N.d.R. Non è vero, l’originale prodotto dal Mannoni, al Tribunale di Oristano il 2 Marzo 91, non era firmato da lui che, in un primo tempo, prima di essere sbugiardato, come avete letto, aveva negato di essere stato a Torregrande... lo stanno, chiaramente, favorendo e proteggendo, tentando di coprire le falsità da lui commesse ... perché !?... L  ... !)

Mannoni : io confermo di averlo firmato. (ndr. E questo prova, in maniera certa e inconfutabile che, quella depositata agli atti del processo del 2 Marzo ’91, è un altra falsità commessa in mio danno, ed in danno della Giustizia, da questo galantuomo ! ? ! ... povera Italia ... L ... !).

Presidente : lei conferma di averlo firmato, a questo punto... Questo è suo, lo vuole allegare come produzione ? Lo vuole produrre o facciamo una fotocopia anche di questo ?

Imputato Arconte Antonino : l’ha chiesto il Presidente, l’abbiamo portato per quello...

Avv. Liberati : teniamolo agli atti...

Imputato Arconte Antonino : (fuori microfono)... il Commissario Mannoni, nella precedente udienza, 5 marzo 96, aveva addirittura negato di essere mai stato a Torregrande ! per questo abbiamo fornito la prova che c’è stato eccome !

Presidente : perfetto abbiamo chiarito, allora alleghiamolo agli atti come produzione odierna. Ci sono altre domande ?

Avv. Liberati : chiedo scusa, perché nel processo l’imputato è stato condannato perché era stato riferito che era stato visto andare in via Magellano a spacciare la droga ecc.... qualche udienza fa, lo stesso Pubblico Ministero qui presente aveva chiesto se poteva essere rilevata, come dicevano loro, la fonte confidenziale che riferiva questo. Cosa che non è stata evidenziata, e cosa che in sostanza non hanno visto, perché adesso ci vengono a dire di non aver visto... di non aver mai visto, l’imputato, spacciare la droga lì, in quella via.

Ma al processo è stato condannato perché è stato riferito che lui era lì, in quella via a spacciare la droga, via che è stato dimostrato dal comune, inaccessibile e, per questo è stato condannato...

Presidente : però, mi scusi Avvocato, qui non possiamo fare un processo di Revisione di un processo che si è già definito, abbia pazienza... (ndr. Ma in questa sede si è avuta prova che dei Pubblici Ufficiali, nell’esercizio delle loro funzioni, hanno falsificato prove, rendendo anche false dichiarazioni al Tribunale di Oristano per favorire dei delinquenti e far condannare un innocente, ma nessuno interviene, perché ? La legge Italiana prevede l’arresto immediato, in flagranza di reato !... L  ...! ! !).

Avv. Liberati : la Revisione c’è domani e si chiude domani questo processo, la Revisione...

Presidente : allora lei produrrà tutti gli atti che vuole in relazione all’altro processo, ma non possiamo qui fare...

Avv. Liberati :il discorso qui è per la calunnia...

Presidente : si, ho capito perfettamente, però noi ci possiamo tutt’al più attenere a quelle che sono le risultanze probatorie dell’altro processo, non possiamo fare un altro processo... comunque lei aveva detto che aveva ancora una domanda da fare al teste la può fare, qual’è la domanda ?

Imputato Antonino Arconte : scusi...

Presidente : no, lei non può fare le domande, parli con l’Avvocato e lui farà la domanda.

Imputato Arconte Antonino : (fuori microfono)... ma io sono stato condannato sulla base della dichiarazione degli agenti, non c’era altro contro di me, solo quella dichiarazione che, fin da subito, protestai essere falsa ! ed ora qui, tutti ammettono, tranquillamente, di non avermi visto affatto !

Presidente :Ho capito...

Avv. Liberati : allora la domanda diretta al Commissario Mannoni è questa : ma lei l’ha visto in Via Magellano ? ...

PM : ha già risposto prima...

Mannoni : ho già risposto...

Avv. Liberati : però è stata firmata questa dichiarazione a quel processo, e risulta negli atti...

Mannoni : no, c’è un annotazione di polizia Giudiziaria dove c’è un assistente della squadra mobile che dice : "mi trovavo al bar e ho visto questo e...", ma credo di aver già detto precedentemente...

Avv. Liberati : allora richiamiamo questo Ispettore perché...

Presidente : ma è già agli atti...

Avv. Liberati : ha negato anche lui, venendo qui, di averlo visto in auto con Carta ecc., di averlo visto lì ecc... mentre c’è questa dichiarazione, ecco in base a questa dichiarazione è stato condannato...

Presidente : e la dichiarazione dov’è ?

Avv. Liberati : nel primo processo, credo che sia già prodotta agli atti...

Presidente : e allora se è stata già prodotta l’annotazione basta. Domande il Pubblico Ministero ?

PM : nessuna.

Presidente : può andare. La signora Pinna su quali circostanze è stata fatta ritornare ?

Avv. Liberati : l’aveva chiesto l’altro Presidente, la circostanza di questo perquisizione nell’abitazione, degli atti compiuti dal Commissario Mannoni, perché si dice lì, nel verbale...

Presidente : va bene.

Esame del teste Pinna Graziella

Presidente : si accomodi, legga la formula con cui si impegna a dire la verità.

Pinna Graziella : (legge la formula di rito) ... sono nata a Cabras il 6 Gennaio 1959, si, sono la moglie dell’imputato.

Presidente : allora la legge le da la facoltà di non rispondere, essendo la moglie dell’imputato, per cui se vuole può anche non rispondere, però se risponde deve dire la verità con tutti gli obblighi di legge conseguiti. Vuole rispondere ? (ndr. Ma, i "Pubblici Ufficiali" di cui avete letto, hanno detto la verità secondo Voi ? ... J ... !)

Graziella : si.

Presidente : prego Avvocato.

Avv. Liberati : signora lei era presente il 2 Marzo 91 all’arresto di suo marito per i fatti di droga ecc..., quando vennero nella casa a fare la perquisizione ?

Graziella Pinna : si, io alle 13 :30 quando rientrai dal lavoro trovai la perquisizione in casa mia già in corso, si presentò colui il quale coordinava questa perquisizione. Si presentò come il signor Antonio Mannoni, mi tranquillizzava perché io ero scioccata dalla cosa dato che la situazione non era di sicuro una situazione alla quale noi siamo avvezzi, perché, approfitto della occasione per ribadire l’onesta delle persone che noi siamo, quindi io mi spaventai di fronte a questa cosa e lui mi tranquillizzo dicendomi che si trattava di normali controlli, e io chiesi di che cosa si trattava e lui mi disse che non poteva precisarmi meglio, che però mio marito era, diciamo così, immischiato in una faccenda di droga, poi ho saputo di hashish e quella storia, e che dovevano fare questa perquisizione.

Avv. Liberati : lei è sempre stata presente a tutti gli atti compiuti dalla Polizia ?

Graziella P. : si, da quel momento in poi si, finché non lasciarono casa mia senz’altro.

Avv. Liberati : il Commissario Mannoni che atti ha compiuto, lo ricorda ?

Graziella P. : il Commissario Mannoni coordinava la perquisizione in corso.

Avv. Liberati : è sempre stato presente ?

Graziella P. : è sempre stato presente e poi quando stavano per andar via, io un pò confusamente ... sa quelle situazioni che uno non sa neanche come comportarsi, vedendo che portavano via mio marito chiesi dove stessero andando, e lui mi disse che lo trattenevano, lo portiamo per ulteriori accertamenti, mi disse che andavano a svolgere dei sopralluoghi nella zona retrostante casa mia in Via Magellano, io non capivo perché, dopo seppi il perché, e cioè perché questo pentito che lo accusava avrebbe sostenuto che nella pineta retrostante la nostra casa, mio marito avrebbe spacciato a questi signore della droga e mio marito diniegando questa cosa chiedeva al Commissario di fare un sopralluogo, perché lì vi erano in corso delle opere di urbanizzazione, era impossibile transitare con le macchine in quel posto ed io vidi da casa mia che andavano, appunto, mio marito con questi signori della Polizia fermavano le macchine lì di fronte alla terra di riporto e proseguivano a piedi. Quindi io restai così una mezzoretta...

Presidente : questo dopo quando, dopo un giorno dal fatto, dopo...

Graziella P. : no, immediatamente, appena usciti da casa mia, si recarono lì sul posto ed io potei vedere proprio perché, abitavamo in una mansardina, diciamo, quindi io dalla finestra della mia mansardina, potei vedere il Dr. Mannoni, con gli altri che erano in casa, fermare le macchine lì in prossimità della terra di riporto... cioè non era proprio possibile passare. Poi io telefonai a mia sorella e a mio cognato che mi accompagnarono in questura. In questura io stetti cinque ore ad attendere che mi dessero notizie di mio marito, perché tutti sostenevano che era un normale interrogatorio, che l’avrebbero rilasciato, per pochi grammi, dicevano, è una cosa da niente, quindi mi chiesero di stare lì di fuori, e io stetti lì di fuori e poi mi dissero che potevo andare a casa perché probabilmente lo trattenevano. Al che immaginate io sono rimasta veramente... e pretendevo di parlare con mio marito, feci un can-can giù, io volevo parlare con mio marito e da lì non me ne andavo, allora mi condussero di sopra, mi fecero entrare in una stanzetta dove mio marito parlava con un certo Pinuccio (N.d.R.: Pinuccio Chelo, uno dei "galantuomini" che firmarono la Dichiarazione 2 Marzo 1991 ...che si è scritta da sola e nessuno ha letto !... L ... ! ! !) lo chiamavano così i colleghi, questo gli diceva : "confessa !"- e io piangevo - "vedi tua moglie, questa è la parte più penosa del nostro lavoro, ti abbiamo visto tutti in Pineta, guarda" - dice - "i pantaloni pieni di erba..."- e io dicevo, ma come è possibile, ma cosa sta dicendo questo signore, cioè mi sembra assurdo, voglio dire noi.... intanto siamo dei cittadini, primo, secondo mio marito non era nelle condizioni di spacciare pochi grammi di hashish, perché viviamo una vita più che decorosa, e terzo io conosco molto bene mio marito, sono un Insegnante, sono indignata perché sono sei anni che andiamo dietro a queste storie allucinanti, perché da questa, poi, ne sono nate altre ed altre ancora, il tempo per fortuna è stato galantuomo, perché mio marito è stato riconosciuto, tra l’altro, innocente ed assolto, a parte questa storia che ha avuto un iter burocratico... quindi mio marito è innocente, chi è il colpevole di queste cose, perché io sinceramente sono interdetta, colgo l’occasione...

Avv. Liberati : poco fa la signora ha parlato di un pentito che avrebbe... riferitogli dagli operanti, che cosa ci sa dire di questo, perché qui non è mai emersa nessuna...

Graziella P. : questo pentito, tale Vincenzo Carta, abbia saputo, perché poi chiaramente ci siamo informati...

Avv. Liberati : ma, un attimo, chiedo scusa, gliel’hanno detto gli operatori che veniva da lui la denuncia ?

Graziella P. : in quel momento gli operatori a me non dissero niente, in quel momento, io lo seppi dopo, il tutto, cioè in quel momento mio marito mi disse che non capiva bene quello che gli stava succedendo, sembra che ci sia questo qua che mi accusa, quindi mi dissero che arrestavano mio marito e mi mandarono via, mio marito fu arrestato. Dopodichè fu tenuto in carcere per diciotto giorni, fu processato e condannato ad un anno, si fece quattro mesi di arresti domiciliari, e questo pentito, questo Vincenzo Carta è un locale delinquente da strapazzo, che tutti conoscono come spacciatore e quant’altro...

Presidente : a lei come risulta che Vincenzo Carta è quello che avrebbe detto...

Avv. Liberati : chi glielo ha detto ?

Graziella P. : cosa ?

Presidente : chi glielo ha detto che che era questo Vincenzo Carta quello che aveva, diciamo, inguaiato suo marito ?

Graziella P. : me lo disse, in quella sede, sia il Dr. Mannoni, che c’era questo pentito, e poi me lo disse anche un altro signore, l’Ispettore La Gioia, dicendomi che dovevo dire a mio marito i smetterla di fare queste fesserie, e mi mandarono a casa nel pomeriggio.

Presidente : ma lei lo conosceva questo Vincenzo Carta signora ?

Graziella P. : mai visto !

Presidente : suo marito lo conosceva ?

Graziella P. : io non ho mai visto mio marito conferire con questo signore, abbiamo saputo dopo che questo Vincenzo Carta era un socio in affari di mio cognato, che è il fratello di mio marito, tanto è vero che io poi

Presidente : ma queste cose sono scritte nei memoriali...

Avv. Liberati : si.

Presidente : ci sono altre domande ?

Avv. Liberati : no, nessuna.

PM : ma senta lei ha sentito parlare anche di qualche familiare il quale poteva aver fatto delle dichiarazioni contro suo marito, a parte questo Carta, stando li in questura ?

Graziella P. : no, stando li in questura non ho sentito parlare di alcun familiare, quando ero in questura.

PM : ha saputo poi se c’era qualche familiare, il fratello... per venire un po’ alla sostanza ?

quando vidi la...

Graziella P. : onestamente noi abbiamo...

PM : se non correvano buoni rapporti e se per caso il fratello aveva dato qualche indicazione alla polizia visto che siamo...

Graziella P. : noi abbiamo avuto dei dubbi che c’entrasse anche mio cognato in questa faccenda, per questioni di eredità e di storie varie...

PM : gli è stato fatto il nome in questura di suo cognato ?

Graziella P. : no, non mi è stato fatto in questura il nome di mio cognato.

PM : solo il nome di Carta le è stato fatto ?

Graziella P. : si, solo il nome di Carta.

PM : va bene, grazie.

Presidente : si può accomodare, anche l’imputato è stato sentito...

Imputato Antonino Arconte : io confermo quello che ho dichiarato, tutto quello che ho dichiarato per iscritto, devo confermare che sono venuto a conoscenza di certe cose qui, in corso di udienze, io quando ho fatto questi Esposti ho avuto... confermo, soprattutto, l’ultima Istanza che ho inviato il 29, non mi fa piacere scrivere, sono sei anni che è così, da un processo all’altro, per fortuna ne esco assolto, ma si renda conto di come mi sento io...

Presidente : certo, va bene. Allora rinviamo per la discussione... Avvocato se lei per quella data ha ulteriore documentazione da produrre noi... Oggi dichiariamo chiusa l’Istruttoria, però nello stesso tempo, lasciamo la porta aperta alla difesa nell’eventualità che in sede di discussione voglia produrre della documentazione relativa al processo di cui seguirà. Rinviamo all’udienza del 18 Giugno ’97 ore 11 :30 per la discussione.

 

N.d.R. L’Udienza del 18 Giugno 1997 si è tenuta ed io ero presente, come a tutte le altre ! Il PM Dr. Davide Iori, ha chiesto un rinvio "al 17 Novembre 1997" della discussione, per avere il tempo di esaminare le Sentenze di Assoluzione introdotte dalla Difesa con l’Istanza del 29 : Istanza 4-2-97.

Con la mia Dichiarazione finale farò presente, perché mi sembra giusto, che tutta questa Procedura, a parte le altre, mi è già costata di denaro mio ...che non mi regala certo lo Stato ! in viaggi, alberghi e ristoranti, bolli, cancelleria, spese postali e telefoniche, la somma di £. 17.800.000, più l’onorario che l’Avvocato Liberati mi chiederà. E di queste somme, più i danni materiali e morali, chiederò allo Stato di rispondere in sede Internazionale.

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