L'Alleanza

Parte seconda

"Nonno Gh, una storia!" disse Jok impaziente, mente Kjon si sedette in braccio a Gywen.
"Oggi vi raccontero' la storia di un vostro lontano parente, il suo nome era Karnygh mic Redoh." I bambini fissavano Gh senza perdere nemmeno un movimento dei muscoli del suo volto, gli adulti cessarono per un attimo le loro faccende, ricordando quando avevano ascoltato anche loro la storia di Karnygh da piccoli.
"A quei tempi il nostro clan viveva nella valle, in un grande villaggio, fatto di case di sassi e paglia. Quando successe quello che vi raccontero' io non ero nato e memmeno il padre di mio padre lo era. Tutte le montagne e le valli erano nostre, fino alla pianura e verso la grande distesa del mare. I nostri uomini piu' forti correvano con i loro carri per tutta la terra e vegliavano sui villaggi." I bambini non avevano idea di cosa fosse il mare, che ogni tanto ricorreva nei racconti di Gh come una cosa fantastica e misteriosa.
"Karnygh era il figlio del capo del villaggio di Ty, aveva ricevuto le armi dopo che era stato nelle montagne dietro cui il Sole va a dormire ed aveva, come tutti i giovani devono fare, dato una prova di coraggio. Col passare degli anni era diventato il guerriero piu' forte, non solo di Ty, ma di tutta la valle del Fiume del Grande Alveo. La sua fama si estendeva anche ai villaggi delle altre valli e Karnygh si recava spesso alle feste in altre parti della nostra terra dove, gareggiando con altri giovani, accresceva sempre piu' la sua notorieta', ottenendo il rispetto anche dei guerrieri piu' anziani.
Era un giovane alto sei piedi ed i suoi capelli stavano ritti sul capo come il pelo di un camoscio a novembre, quando sfida gli altri maschi per il diritto ad accoppiarsi. Come si usava allora fra i guerrieri non portava la barba, ma solo i baffi e sulle sue braccia forti erano stati tatuati degli ornamenti, simili a quelli che portava sul suo scudo e sulla guaina della sua spada. Oltre ad essere molto forte ed abile era anche considerato molto bello dalle donne ed in ogni villaggio, fra un banchetto e l'altro, aveva avuto l'occasione di mettersi nei guai con le figlie dei suoi ospiti.

Un giorno, a primavera inoltrata, si sparse nella valle una voce allarmante: il drago della Sorgente si era risvegliato. Si riteneva che i segni del suo risveglio consistessero nel fatto che l'acqua della Sorgente del Grande Alveo era diventata velenosa. Lungo tutta la valle, infatti, le sponde del fiume erano costellate di pesci morti. Dovevano essere le esalazioni venefiche del drago, cosi' ragionarono allora anche i piu' saggi.
Gli anziani uomini della medicina e della magia si riunirono a Ty per discutere della cosa proprio nel giorno in cui Karnygh era tornato dalla fiera che si era tenuta in pianura per la festa di Beltannad."

"Erano uomini magici come te quelli riuniti a Ty, nonno Gh?" lo interruppe Kjon. "In un certo senso, ma se fossimo stati saggi, oggi ..." ed il vecchio rimase per un attimo silenzioso, pensando ai prati della valle che si vedevano dalla montagna ed alle feste ed i raccolti di mele di cui parlavano le storie. Nessuno di loro aveva mai visto quelle cose e sapeva che nessuno le avrebbe mai piu' viste, forse, a meno di scendere a valle, ma sarebbe stato meglio morire piuttosto.

"Dunque gli anziani erano riuniti nello spiazzo che si trovava al centro di Ty ed ascoltavano il racconto di quelli che erano scesi dalla parte piu' alta della Valle ed avevano visto la Sorgente dopo il risveglio del drago. C'era molta agitazione Secondo le storie, narrate in quei giorni in tutte le case della Valle, l'ultima volta che il drago era uscito dal suo rifugio aveva fatto danni enormi, divorando il bestiame e distruggendo case. Molti guerrieri avevano tentato di ucciderlo, ma anche i piu' forti erano periti nello scontro o erano stati costretti ad una fuga disonorevole, tanto che nessuno ne ricordava nemmeno i nomi. Tutto questo venne ricordato sulla piazza di Ty quel giorno. Karnygh ascoltava seduto all'ombra di un tiglio. Il giovane guerriero penso' che combattere il drago gli avrebbe consentito di diventare famoso anche oltre le montagne ed il suo nome sarebbe stato ricordato nelle saghe per molto tempo, per un guerriero non v'era idea piu' allettante. I nostri guerrieri sono sempre stati molto vanitosi e questa e' una delle ragioni per cui altri, forse meno valorosi ma piu' intelligenti, ci presero la terra tanti secoli fa. Forse un uomo solo non era sufficiente a sconfiggere il drago, Karnygh era vanitoso ma conosceva i limiti di un uomo, contro un essere cosi' potente. Ma forse aveva fama sufficiente perche' altri guerrieri si ponessero sotto la sua guida, sarebbe stato comunque un onore non indifferente guidare gli uomini piu' valorosi del villaggio e della Valle intera.
Karnygh si alzo' e facendosi largo fra la folla si mise al centro del cerchio degli anziani, il silenzio calo' sulla piazza di Ty ed il giovane guerriero disse ad alta voce: 'Se i nostri saggi discutono tanto non arriveranno a concludere nulla, forse ci chiederanno di sacrificare del bestiame per placare il drago, questo e' inaccettabile! Io dico che tutti i guerrieri di questa valle, se si ritengono all'altezza, dovranno affrontare il drago ed ucciderlo, o cacciarlo definitivamente dalla nostra terra!'. Dalla folla si levo' un grido di approvazione, tutti incitavano i guerrieri presenti ad unirsi a Karnygh in questa impresa.

Terza parte