L'Alleanza

Parte terza

Venne diffuso un appello a tutti gli uomini della nostra terra perche' si unissero per scendere in battaglia contro il drago e, dopo mezza luna, a Ty si erano riuniti tutti i piu' famosi eroi del popolo. La strada della Valle era percorsa dai carri e gli zoccoli dei cavalli facevano tremare la terra. Redh aveva organizzato un grande banchetto per tutti i convenuti, gli uomini piu' importanti di tutti clan, dando fondo alle scorte rimaste dall'inverno ed aveva fatto macellare quattro dei suoi maiali piu' grassi e diversi manzi per sfamare i guerrieri. Per l'occasione aveva fatto costruire una grande tettoia rotonda che ricopriva tutta la piazza di Ty. Sotto di essa v'era posto per quattro focolari ed oltre cento uomini. Per tutto il pomeriggio i servi di Redh prepararono il banchetto e, con il sopraggiungere della sera, gli ospiti iniziarono ad accalcarsi per avere un posto buono. Il cielo si era coperto di nubi ed a tratti pioveva, ma prima che la carne fosse cotta tutti gli uomini erano talmente pieni di birra da non accorgersi dell'umidita' e del freddo che ricordavano come l'estate non fosse ancora iniziata veramente.
Nacquero le solite interminabili liti per avere il diritto di spartire la carne del maiale fra i presenti; tutti i guerrieri che si confrontavano vantando le proprie imprese e le vittorie in guerra. Ma Redh aveva avuto la saggezza di fare macellare quattro maiali all'incirca della stessa grandezza, per cui non esisteva una vera porzione d'onore ed i contendenti si divisero fra i quattro focolari. Dopo un po' di tempo era risultato chiaro che l'onore doveva spettare, per ciascun maiale, a Kyrn mic Dahenna delle pianure boscose, a Hotar Calivannan delle valli orientali, a Golomn Dah Krinn del villaggio di Anach ed a Karnygh. In questo modo i guerrieri non dovettero arrivare alle armi per contendersi l'onore di fare le spartizioni a favore del loro clan.
La festa continuo' fino a notte inoltrata e tutti gli uomini si vantavano delle loro imprese passate, festeggiando in anticipo la vittoria sucessiva. Erano tutti sbronzi quando Taran, un guerriero che veniva Chorad sotto la Montagna Spaccata, si alzo', talmente alto che per entrare sotto la tettoia doveva chinare la testa, e dichiaro' che il giorno successivo sarebbe arrivato a Ty con la testa del drago sul suo carro e che avrebbe preteso per questo di avere un banchetto altrettanto sontuoso e la piu' bella ancella della Casa di Redh. Allora Hotar si alzo' e disse: 'Taran non riuscira' nemmeno ad avvicinarsi al drago! I miei due cavalli sono piu' veloci del vento ed io arrivero' per primo alla Sorgente per sfidare il drago, non lascero' di certo questa vittoria a qualcuno di Chorad!'. Fra la gente di Hotar e quella di Taran c'era molta rivalita' per il diritto a cacciare e portare il bestiame al pascolo su una montagna che si trovava fra i due villaggi, cosi' i due, che si erano tante volte combattuti, non erano disposti a cedere all'avversario la possibilita' di ottenere una vittoria cosi' importante. Man mano che la notte diveniva piu' fonda ed i barili di birra piu' vuoti tutti i guerrieri facevano promesse sempre piu' bellicose, tanto che alla fine sembrava quasi che la gara fosse fra loro soli ed il combattimento col drago fosse vinto in partenza.
Dopo molto tempo che il giorno era cambiato tutti caddero nel sonno piu' profondo ed il momento della spedizione arrivo' col canto del gallo, mentre una volpe fuggiva, con un osso di bue in bocca, dalla porta del villaggio lasciata aperta per l'occasione: in ogni caso, tutti i guerrieri, amici o nemici di Redh, erano li' riuniti e non vi era pericolo dall'esterno. Karnygh, nonostante fosse stanco per la lunga festa della sera precedente, sali' sul colle che sovrasta Ty per salutare il sorgere del Sole, come e' usanza dei nostri guerrieri prima di una battaglia. Era solo pero', tutti gli altri erano ancora a dormire avvolti nei loro mantelli nella casa per gli ospiti di Redh o in qualche fienile dove si erano avventurati inseguendo una serva giovane.
Quando il Sole fu alto Karnygh torno' al villaggio ed attese presso la tettoia con i resti della festa. Mentre aspettava cerco' se era rimasto qualche pezzo di carne, ma si rese conto che la volpe ed i cani lo avevano preceduto. Attese a lungo, ma nessuno dei fieri guerrieri che la sera precedente avevano giurato battaglia si faceva vivo. Gli venne il dubbio che non fossero gia' partiti, ma i carri erano ancora fuori dalla porta del villaggio ed i cavalli nelle stalle di Redh.
Karnygh penso' che quanto accadeva era inspiegabile, come potevano i piu' grandi eroi dormire quando era il momento di combattere per la gloria e la fama? Fin da bambino aveva ascoltato le storie che i cantori portavano da tutte le terre conosciute prendendo quegli uomini come un modello. Ora si trovava da solo in mezzo alla piazza di Ty aspettando i suoi compagni. Mentre era intento a fare questi ragionamenti vide avvicinarsi un uomo che lo saluto' 'Buona giornata a te Karnygh mic Redoh, l'unico fra gli eroi di questa terra a levarsi prima del gallo quando la battaglia lo attende!', il giovane guerriero trasali' e lo saluto' a sua volta, pur non sapendo chi fosse. L'uomo disse 'Ero qui quando proponesti questa spedizione per combattere il drago, hai agito con l'intento di aumentare la tua fama, come tutti i guerrieri della nostra gente, ma hai dimostrato un velo di saggezza in piu' degli altri. Hai capito che da solo non potresti nulla contro il drago ed avevi ragione a dire che gli anziani riuniti avrebbero discusso senza risolvere nulla. Avrebbero cercato di placare il drago con delle offerte, ma nessuno di loro avrebbe accettato di portargliele ... eccetto me, ma non avrei fatto una cosa cosi' stupida'. Karnygh squadro' l'uomo con interesse, nessuno lo aveva mai lodato per la propria intelligenza, in effetti non si era mai preoccupato di averne una, a lui serviva una buona spada affilata, non un cervello acuto. 'Ora credo che andro' da solo, in ogni caso' disse Karnygh 'dato che mi sono impegnato sul mio onore ad affrontare questa minaccia.', l'uomo lo guardo' e disse 'Non mi aspettavo di meno da te, Karnygh, la tua fama sta crescendo e tu speri che divenga ogni giorno maggiore, ma esistono battaglie che non devono essere combattute, non solo perche' sarebbe sciocco morire per nulla, ma soprattutto perche' sarebbe una cosa terribile se tu vincessi, non sai cosa stai facendo ne' contro cosa vuoi combattere, segui il mio consiglio: non combattere contro il drago.'; 'Perche' non mi hai detto questo il giorno in cui c'era il consiglio? E come fai a dire che non si deve combattere il drago?'; l'uomo medito' un attimo, poi risposte a Karnygh 'Vedo che non sei solo un ammasso di muscoli senza cervello, eppure il tuo onore ti spinge a mantenere un impegno preso, anche se non sai cosa comporterebbe, tu hai promesso di portare a Ty la testa del drago. Ebbene, lo farai, ma non con la tua spada e non come pensi ora, sali alla Sorgente, se e' giunto il momento che il drago parli con gli uomini che accada, ma ricordati di usare il cervello e l'anima, non le armi'. L'uomo si volto' ed inizio' ad incamminarsi verso la porta di Ty, Karnygh gli grido' 'Quale e' il tuo nome, cosa vuole dire che parlero' col drago?', l'uomo non si volto' neppure e disse 'Il mio nome e' Karhannon, capirai quando accadra'!', levo' la mano sinistra in un cenno di saluto, che pareva quasi di benedizione e Karnygh noto' che dalla manica della tunica di Karhannon faceva capolino la coda di un drago tatuato sul suo braccio.

Quarta parte