FESSI - Indice generale

ALBO D'ONORE
benemeriti dell'Umanità

Voglio qui rendere un doveroso omaggio chi già in passato ha contribuito allo smascheramento del Fesso.
Veri e propri Cacciatori di Fessi ante litteram, questi sono al contempo maestri e fulgidi esempi da ricordare, ringraziare, imitare.

Rabelais, François
impossibile definire in poche parole uno dei più grandi uomini di tutti i tempi.
Rabelais rappresentò la luce della ragione e della tolleranza in un'epoca in cui Fessi con questa o quella corona in testa e con questo o quel crocefisso in mano si sbudellavano in giro per l'Europa.
Ai Fessi del suo tempo non risparmiò la beffa, l'ironia sottile o la grassa risata e molto probabilmente non finì sul rogo proprio perchè quelli erano tanto Fessi da non capire la potenzialità eversiva dei suoi scritti, ancor oggi pietre miliari per tutti gli uomini di buona volontà.


I Gufi
mitico gruppo di cabaret degli anni '60, viene ricordato con sorrisi a denti stretti da molti cantanti dell'epoca e con ghigni di invidia da un bel mucchio di comici contemporanei.
Tra uno sberleffo e una risata, alla faccia di una censura sempre all'erta, riuscirono ad intaccare il muro di gomma delle Fesserie perbeniste e moraliste dell'Italia dell'epoca: se c'è poi stato un '68, il merito è senza dubbio anche loro.

Dard, Frederic
nei suoi racconti scritti sotto lo pseudonimo del Commissario Sanantonio si rivela un attento osservatore e descrittore dei Fessi e del loro comportamento, anche se forse talvolta pecca di compassione nei loro riguardi.
E' stato il teorico dello Sberlottatore, un pubblico impiegato la cui mansione è quella di girare per i mercati, le piazze, ecc., ascoltando qua e là i discorsi della gente e mollando sonori ceffoni a quelli scoperti a dire Fesserie.

Swift, Jonathan
dalla 'Favola di una Botte' fino ai 'Viaggi di Gulliver' il decano di San Patrizio fu uno dei più terribili fustigatori dei Fessi e della società da essi contaminata. Egli arrivò ad affermare che tutti i grandi mutamenti nella storia del mondo, dalle rivoluzioni alla filosofia e alla religione, sono dovuti ad un "...disturbo del cervello ad opera di certi vapori emananti dagli organi inferiori..." ed è per questa sua felice intuizione che spesso viene anche ricordato come il teorico dell'influenza delle Teste di C. (volgare ma comune sinonimo per Fesso) nella storia umana.

Novello, Giuseppe
usando la vignetta umoristica come un rasoio, Novello fa il pelo e contropelo ai Fessi italiani e alle loro miserie così come si presentavano nel periodo grossomodo fra gli anni '20 e gli anni '60 ma la sua analisi è valida ancora oggi e rimarrà imperitura. A riprova del fatto che il Fesso non capisce quando si parla di lui, qualcuno ha usato il termine "bonaria ironia" per descrivere la sua opera, mentre basta osservare qualcuno dei suoi disegni per ritrovarvi una cattiveria tanto sacrosanta quanto feroce.

Parkinson, C. Northcote
nel suo libro 'Le leggi di Parkinson' analizzò e descrisse il Potere e la sua intrinseca Fesseria e con la redazione della formula del coefficiente di inefficienza giunse a dimostrare con rigore scientifico e al di là di ogni ragionevole dubbio che oltre un certo livello chi arriva ad un posto di potere è sempre e necessariamente un Fesso.

Sharpe, Tom
scrittore feroce e giustamente carognesco, ogni sua opera è una scudisciata che di volta in volta va a colpire i Fessi nelle varie aree dove allignano: scuole, università, circoli alternativi, polizia, famiglia, governo, chiese, mondo degli affari, esercito: nulla sfugge alla cruda analisi di questo nostro grande ed eccelso contemporaneo.
Ai tempi dell'apartheid, venne espulso dal Sudafrica: il suo unico delitto era quello di essere una persona a posto in una nazione Fessa come poche.

il S.E.T.E.
il mitico Seminario Euristico Trans Estetico fu per alcuni anni in prima linea nella lotta al Fesso: le sue mostre, incontri e dibattiti furono spesso epici e il Circolo Mezzocono di Padova, dove questi si tenevano, era un'isola sicura nel tempestoso oceano delle Fesserie.
Va detto che il S.E.T.E. non condannava in assoluto l'irrazionalità anzi talvolta l'approvava, ma nel motto del Seminario, "Vinum et mulieres apostatare faciunt sapientes", venivano indicati i soli validi motivi per comportamenti non razionali.

Pantagruele
Un lampo d'intelligenza nel grigiore dell'editoria ufficiale, ispirato ad uno dei più grandi Cacciatori di Fessi che la storia ricordi -François Rabelais, sempre nei nostri cuori!, Pantagruele fino a pochi anni fa smascherava e denunciava le Fesserie nel campo dove esse allignano maggiormente: il linguaggio.
Dalla carta è passato in rete, ed una visita è quantomeno doverosa: Pantagruele.

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