IL CANTIERE DEL NUOVO MUSEO DELL'ARCHITETTURA A STOCCOLMA
(progetto: Rafael Moneo)
Testo e foto di Riccardo Lopes, 1997-1998.
Solo pochi anni dopo l'espletamento del concorso di idee per la costruzione di un museo dell'Architettura e delle Arti a Stoccolma, concorso vinto da Rafael Moneo, l'edificio è già in fase di completamento.
E' impressionante, per chi è abituato alla luce mediterranea, la visione del filmato che riprende le fasi della costruzione durante l'inverno svedese oscuro e rigido, con gli operai che lavorano alla luce delle fotocellule e nella neve. Il filmato è disponibile, come il progetto ed il modello, nella sede provvisoria del Museo, un piccolo edificio storico immerso nel verde di una delle isole della città svedese, poco distante dal cantiere.
Visitando un cantiere tecnologicamente - dimensionalmente - qualitativamente così importante, e visitando paesi europei in cui l'architettura contemporanea è così diffusa ed usuale, è inevitabile chiedersi perchè in Italia un caso del genere sia praticamente impossibile. Perchè in Italia si deve distinguere tra edilizia ed architettura? E perchè quest'ultima (costruita) è solo marginale? Perchè occorrono decenni per vedere realizzata un'opera pubblica? E perchè non bastano decenni per vedere realizzato un progetto di concorso? L'architettura delle città storiche in Italia dà luogo ad un rilevante flusso di visitatori provenienti da tutto il mondo, con un altrettanto rilevante flusso di denaro. Altre regioni hanno ormai consolidato le basi per riversare questo flusso sulle proprie città, moderne oggi, storiche domani.
Chi volesse tentare una risposta può lasciare una nota nel "libro dei visitatori", ma sono domande che meriterebbero un forum su internet, o meglio ancora la risposta (fattiva) di un ministro (magari Veltroni?).
Le foto rappresentano lo stato del cantiere nell'Agosto 1997.