CANTI
EBRAICI TRADIZIONALI
Per ascoltare i brani descritti, cliccare sul grammofono e
aprire il file (senza salvarlo su disco).
Ecco a voi una breve rassegna di canti ebraici tradizionali, che ci
auguriamo possano contribuire a farvi conoscere un po' meglio la cultura
ebraica di ieri, di oggi, di sempre.
Cominciamo con l'inno israeliano, la cui melodia è struggente e
bellissima : ha tikva
,
la speranza.
Passiamo poi ad un'altra melodia, anche questa notissima :
Hevenu shalom
,
che è un inno alla pace.
Ed ora passiamo a Hinei ma tov
,
che è un augurio per il dialogo e
la fratellanza, infatti le parole dicono : "Ecco come è bello e piacevole
che i fratelli siano insieme".
Proseguiamo con un altro pezzo celeberrimo,
hava nagila
,
dalla melodia coinvolgente.
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L'UMORISMO EBRAICO
Eccovi una raccolta di storielle che ... possono insegnare
qualcosa a tutti, ed in primo luogo
a sorridere di sé.
Due ebrei chiacchierano tra loro :
- Eh già , abbiamo tanto sofferto : l'esilio, i ghetti, i pogrom...però,
alla fine, li abbiamo fregati tutti ...
- Ah sì? E come ?
- Con la psicoanalisi!
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In una notte d'inverno, con un tempo bruttissimo, un
vecchio ebreo sta per morire. Al suo capezzale ci sono i parenti. Il vecchio
si rivolge alla moglie e le dice :
- Sara, vai a chiamare il prete ... ormai mi restano poche ore di vita ...
La moglie stupita dice :
- Ma perché vuoi un prete? Non sei ebreo ?
E il vecchio moribondo :
- Appunto. Perché scomodare il rabbino con questo tempaccio?
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Un ebreo regala alla moglie un pappagallo.
- Grazie, caro. Com'è grazioso! E ... parla?
- Ma certo che parla. Sentirai... sentirai ...
La donna mette il pappagallo in salotto. Poco dopo arrivano degli amici e,
ad un tratto, il pappagallo dice :
- Abbasso gli ebrei !
La donna si rivolge al marito e gli dice :
- Avresti dovuto saperlo che è antisemita!
E il marito :
- Ma come avrei potuto? Con quel naso !
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Due amici si incontrano dopo tanto tempo.
- Ma come sono contento di vederti, dopo tutti questi anni !
- Anch'io sono contentissimo. Eh sì, sono passati ... quanti ? venti,
venticinque anni ...
- Su, dai, vieni, andiamo a prendere qualcosa ...
- Per chi ?
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Un ebreo è sul treno. Entra il controllore e vede una
valigia grandissima, dunque non regolamentare.
- Senti tu - dice il controllore all'ebreo - o scendi alla prossima stazione
o butto fuori la valigia.
L'ebreo non dice nulla.
- Ah sì, non dici nulla? - continua il controllore - se
non parli, guarda che la butto veramente fuori dal finestrino...
L'ebreo continua a tacere.
- L'hai voluta tu - fa il controllore. Prende la valigia e la butta fuori
dal finestrino.
L'ebreo assiste impassibile alla scena e finalmente
dice :
- E che m'importa? La valigia non era mica mia !
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Squilla il telefono all'ospedale. Un'infermiera risponde:
- Ospedale. Che cosa desidera?
- Senta, per favore, mi può dire come sta Isacco Levi?
- Attenda.
L'infermiera va a prendere la cartella clinica del paziente e poi dice :
- Beh., vediamo ... le analisi sono a posto, la febbre è scesa, qui c'è
scritto che lo dimetteranno domani mattina. Mi scusi, chi devo dire che ha
chiamato?
- Oh, non si disturbi - fa la voce al telefono - sono io Isacco Levi. Ma
volevo essere sicuro delle mie condizioni di salute, visto che il dottore
non vuole dirmi nulla.
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ALCUNI
RACCONTI E MIDRASHIM
E' stato insegnato :
rabbì Jossé, figlio di Rabbì Judas, diceva :
"Quando il venerdì sera, un uomo ritorna a casa dalla sinagoga,
l'accompagnano due angeli, uno buono e uno cattivo. se arriva a casa e trova
che la lampada arde, la tavola è preparata e il letto è rifatto, l'angelo
buono esclama :"Sia così anche sabato prossimo!", e l'angelo cattivo deve
rispondere "Amen". Ma se tutto questo non sta così, allora l'angelo cattivo
esclama :"Sia così anche sabato prossimo!", e l'angelo buono deve per forza
rispondere "Amen".
B. Shabbath 119 b
continuerà...