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In questa pagina metteremo le notizie che riguardano più da vicino l'AEC Torino o articoli di stampa che interessano il dialogo ebraico cristiano ed inoltre informeremo sui vari ...

 

... LUOGHI DEL DIALOGO
e cioè AEC, SIDIC, Suore di Sion, SeFeR, Claudiana,
Incontri ebraico-cristiani di Ferrara, Gruppo Teshuvà

 

1) Amicizia ebraico-cristiana

 

            Si legge nello statuto che l’Amicizia ebraico-cristiana é «una libera accolta di persone di spirito religioso (qualunque sia il modo in cui si manifesta questo loro sentimento) le quali vogliono amore e collaborazione fra cristiani ed ebrei, e anzi fra gli uomini, allo scopo di creare una convivenza veramente umana dalla quale sia esclusa per sempre ogni forma di incomprensione e di odio. Tutti i soci, senza rinunciare a nessuna parte delle loro credenze né addivenire a confusioni o compromessi dottrinali, intendono comprendersi, amarsi e altresì collaborare spiritualmente nella difesa dei valori ideali e morali comuni». Il 1950 è l’anno della fondazione a Firenze della prima associazione italiana di Amicizia ebraico-cristiana, una delle prime nate in Europa dopo i tragici eventi della guerra. La Firenze del dopoguerra poteva vantare una radicata tradizione di umana solidarietà sviluppatasi nell’opera di resistenza alla barbarie nazista. L'appello di Jules Isaac e del convegno di Seelisberg vi trovarono un terreno fertile e una pronta risposta. Ha del provvidenziale la rapidità con la quale un piccolo gruppo promotore seppe mettere radici e svilupparsi. Il seme era piccolo ma sostenuto da personalità eminenti e profetiche quali Aldo Neppi Modona, Giorgio La Pira, Ines Zilli Gay, Angelo Orvieto, Arrigo Levasti, Raffaele Ciampini, Giacomo Devoto, Raffaello Del Re, Lina Trigona, e dall'apporto silenzioso e non meno importante di tanti soci che presto vollero unirsi da ogni parte d’Italia. In anni non certo facili ebrei e cristiani (e cristiani fin dall'inizio di ogni confessione) cominciarono a incontrarsi regolarmente su un piano di assoluta parità in questa libera accolta di eguali, mossi soltanto da spirito di amicizia e di fratellanza. Essi diedero vita già nel 1951 a un Bollettino, che ancor oggi prosegue con inalterata convinzione la sua battaglia di civiltà e allacciarono stabili legami con analoghe associazioni esistenti in altri paesi rappresentando l’Italia quale membro fondatore dell’International Council of Christians and Jews (ICCJ). Fin dagli inizi, l'attività dell'Amicizia si è svolta seguendo diverse direttive: organizzazione di conferenze, lettura sistematica della Bibbia, pubblicazioni.

            Il Bollettino, inizialmente ciclostilato, esce dal 1966 in edizione a stampa e viene distribuito, oltre che ai soci e ai simpatizzanti, anche a moltissime biblioteche pubbliche e appartenenti a istituti religiosi in tutta Italia, fornendo informazioni sull’attività fiorentina e diffondendo studi originali, recensioni, traduzioni e notizie non facilmente accessibili, derivate dalle numerose riviste straniere ricevute per scambio. Tra le pubblicazioni curate dall'Amicizia ebraico-cristiana vale la pena ricordare la traduzione italiana dell'opera di Jules Isaac Gesù e Israele a cura di Ebe Finzi Castelfranchi. Numerose sono state negli anni le iniziative organizzate dall’Amicizia ebraico-cristiana di Firenze. Nel 1964 il compianto sindaco Giorgio La Pira, presidente onorario, organizzò una solenne cerimonia per commemorare lo storico Jules Isaac, promotore della lotta contro l'antisemitismo e fondatore delle Amicizie ebraico-cristiane. Nel 1974 fu lo scrittore André Chouraqui di Gerusalemme a tenere una seconda commemorazione di Jules Isaac. Nel 1975 è stato ricordato Jacques Maritain da Marcel Dubois. Nel 1976 Zwi Werblowsky, docente all'Università di Gerusalemme e presidente del Comitato Interconfessionale d'Israele, ha parlato sul tema Gerusalemme, città santa per tre religioni. Nel 1977 Bruno Hussar ha parlato della fondazione di Nevè Shalom / Wahat as Salaam, villaggio nel quale convivono ebrei, cristiani e musulmani. Da ricordare anche il Convegno Internazionale per la celebrazione dei quarant'anni tenutosi a Palazzo Vecchio nel 1990. Si legge in una lettera scritta in quell’occasione: «Oggi, nonostante ogni permanente e ricorrente difficoltà, possiamo già parlare di obiettivi raggiunti nel pur lungo cammino che sempre si para dinanzi a noi. Con gioia ci scopriamo anche nel nostro paese non più soli ma parte di un vasto movimento per il dialogo ebraico-cristiano, nel quale sono impegnate in prima persona comunità ebraiche e cristiane, sia a livello di base che nei loro organismi ufficiali, unitamente a numerose associazioni per il dialogo (pensiamo al SAE, con la ricchezza dei suoi gruppi locali, al SIDIC, a SeFeR, alle Suore di Nostra Signora di Sion, ad Agape, etc.). Gli anni ‘80 hanno visto la nascita e il fiorire di cinque nostre consorelle (le Amicizie ebraico-cristiane di Roma, Ancona, Torino, Napoli e Forlì) con le quali siamo ora riuniti in una Federazione. Elemento propulsivo e di coesione sono stati in particolare i Colloqui ebraico-cristiani di Camaldoli - della cui ideazione e organizzazione siamo corresponsabili - che si sono imposti come punto di riferimento obbligato per il dialogo ebraico-cristiano nel nostro paese ».

            Chiunque desideri notizie dell’Amicizia può indirizzare la sua richiesta a: Casella postale 282 - 50100 Firenze. La quota di associazione all’Amicizia ebraico-cristiana di Firenze è di £. 30.000 (15.000 per i giovani al di sotto dei 25 anni - 50.000 per socio sostenitore - 100.000 per socio benemerito) e dà diritto a ricevere il Bollettino e informazioni sulle attività sociali. I versamenti vanno effettuati sul c/c postale n. 30809503.

 

2) Sidic
www.sidic.org

 

            Il Sidic (Service International de Documentation Judéo-Chrétienne) è contemporaneamente un’associazione e un centro di studi e di documentazione. E’ stato fondato nel 1965 a Roma, su richiesta di un gruppo di esperti e di padri del Concilio Vaticano II, per dare seguito alla dichiarazione conciliare Nostra aetate sull’atteggiamento della chiesa nei confronti delle religioni non cristiane. Fin dal principio il Sidic è stato affidato in modo particolare alle cure delle suore di Sion, la cui vocazione ha ricevuto da questo servizio un nuovo slancio, che avevano alle spalle un’esperienza di collaborazione con la Casa sant’Isaia, un centro di studi cristiani sull’ebraismo fondato in Israele dal domenicano Bruno Hussar.

            Il Sidic promuove la conoscenza, la comprensione e la stima reciproca tra ebrei e cristiani, contribuisce a rendere noto il patrimonio che il cristianesimo e la cultura occidentale hanno ricevuto dal popolo ebraico, diffonde lo studio della tradizione ebraica e ne sottolinea il legame con la fede cristiana e l’importanza per tutta l’umanità. Esso persegue questi obiettivi attraverso: l’organizzazione di corsi (anche di ebraico biblico), conferenze e incontri, nazionali e internazionali, su temi religiosi e culturali inerenti la fede ebraica e quella cristiana; una biblioteca specializzata e una vasta documentazione (presso la sede di Roma aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17); la collaborazione con altri organismi analoghi e con persone interessate; la pubblicazione della rivista Sidic (3 numeri all’anno, in francese o in inglese, con la collaborazione di autori ebrei e cristiani) distribuita gratuitamente ai membri dell’associazione e alle persone che collaborano alle attività del centro.

            Come aiutare il Sidic? Divenendo membri dell’associazione, aiutando il centro con un contributo annuale, facendo conoscere la rivista e lavorando alla promozione delle relazioni ebraico-cristiane locali, inviando informazioni riguardanti ebrei e cristiani e suggerimenti per aiutare il lavoro del centro, offrendo qualche libro per la biblioteca, partecipando alle attività del centro. Per informazioni: Sidic - via del Plebiscito, 112 (III piano) - 00186 Roma - tel. 06.6795307 - fax 06.6786280.

 

3) Suore di Sion

 

            Le religiose della Congregazione di Nostra Signora di Sion sono chiamate a testimoniare la fedeltà di Dio al suo amore per il popolo ebraico, la cui elezione non è mai stata revocata, e la fedeltà alle promesse che egli ha rivolto ai patriarchi e ai profeti d'Israele per tutte le nazioni della terra. A Milano le Suore di Sion organizzano conferenze mensili intitolate Per conoscere Israele e tenute da ebrei e cristiani, corsi settimanali di ebraico biblico e di lettura della Scrittura a due livelli differenziati (principianti ed esperti), sessioni estive di studi in lingua italiana a Gerusalemme in collaborazione con il Centro Ratisbonne. Per informazioni (anche sulle altre presenze in Italia delle religiose): via Machiavelli 24 - 20145 Milano - tel. e fax 02.4695428.

 

4) SeFeR

 

                 Il gruppo SeFeR (dal termine ebraico che significa libro, e in particolare il rotolo della Torà) è stato fondato nel 1978 da Maria Baxiu, grande e compianta testimone cristiana di Israele, con lo scopo di approfondire e diffondere la conoscenza dell’ebraismo, promuovere un approccio alle Scritture fatto in ascolto della tradizione ebraica, migliorare le relazioni fra cristiani ed ebrei.

                 Attività principale del gruppo è la pubblicazione del periodico trimestrale Studi Fatti Ricerche abbreviato in SeFeR. La redazione (con sede a Milano) è formata da cristiani ed ebrei, i collaboratori sono cristiani ed ebrei e a cristiani ed ebrei è indirizzato il suo discorso. Ai primi in particolare il periodico propone una ricerca di fondo per una nuova teologia dell’ebraismo, affrontando i nodi dell'antisemitismo teologico e gli stereotipi antiebraici, sempre vivi nonostante i pronunciamenti conciliari e le dichiarazioni delle varie chiese. Particolare attenzione viene rivolta non solo al giudaismo storico, ma anche all’ebraismo nella sua realtà attuale (Israele e diaspora), con un approccio molteplice che rispecchia la ricchezza e complessità di una dimensione non riducibile al piano puramente religioso.

                 Centrale è in SeFeR anche il discorso sulla Shoà che, non solo per l’ebraismo ma anche per il cristianesimo più pensoso, costituisce un passaggio fondamentale nella riflessione teologica. Con questa pubblicazione il gruppo SeFeR intende offrire un servizio affinché venga approfondita la consapevolezza dei legami tra cristianesimo ed ebraismo da parte del cristiano che "scrutando il mistero della chiesa" riconosce “il vincolo con cui il popolo del Nuovo Testamento è spiritualmente legato con la stirpe di Abramo" (Nostra Aetate n. 4); e tuttavia ritiene ed auspica che tale approfondimento possa essere utile anche all’ebreo che vive la sua vocazione all'universale.

            Il gruppo SeFeR collabora con associazioni, enti, commissioni, periodici che operano nel campo dei rapporti ebraico-cristiani o per l'approfondimento e la diffusione della cultura biblica, e mantiene relazioni con la Comunità ebraica e con le Chiese cattolica e protestante, specie in sede locale (Milano). Partecipa all'organizzazione di incontri di studio e convegni, ha organizzato viaggi in Israele, promuove incontri mensili di lettura e approfondimento della Bibbia ebraica (tenuti a Milano da rav Elia Kopciowski, già rabbino capo).

            Il motto di SeFeR è: “Per amore di Sion non tacerò” (Isaia 62,1). Il costo dell’abbonamento è di 30.000 lire (c.c.p. n. 12429205 intestato a: Studi Fatti Ricerche - via Boccaccio 27 - 20123 Milano).

 

5) Libreria Claudiana

 

            La Claudiana è una libreria protestante che ha sviluppato da oltre un decennio un ampio settore di pubblicazioni riguardanti il mondo ebraico: dai testi della tradizione di Israele ai saggi storici, dalle grammatiche alla narrativa, fino alle problematiche del dialogo ebraico-cristiano cui è dedicato un apposito scaffale. Intende essere un luogo di informazione per persone di diverse fedi e culture, nel rispetto dell'identità di ciascuno, per una maggiore conoscenza reciproca. Si pone come punto di incontro e di dialogo per e nella città, nella convinzione che una maggiore coscienza delle radici ebraiche sia fondamentale per la stessa identità cristiana oggi. E’ una porta aperta ogni giorno a chiunque voglia saperne di più sull'ebraismo e sul dialogo tra ebrei e cristiani. Offre una consulenza specializzata alle richieste sia bibliografiche che di carattere generale. Pubblica un bollettino semestrale in cui sono raccolte e presentate tutte le novità italiane e non sull'argomento (Judaica) che viene inviato gratuitamente a tutti coloro che ne facciano richiesta. Promuove un'attività di conferenze e presentazione di libri (anche in collaborazione con il Centro Culturale Protestante). Dall'autunno 1995 ha attivato un corso di ebraico biblico. Per informazioni: via Francesco Sforza 12/a - 20122 Milano - tel. e fax 02.76021518.

 

6) Incontri ebraico-cristiani (Ferrara)

 

            Gli Incontri ebraico-cristiani di Ferrara si configurano come lo sviluppo coerente e concreto dell’esperienza cristiana delle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani). La collaborazione con Casa Cini e con la Comunità ebraica ferrarese, tra le più prestigiose e antiche d’Italia, ha come obiettivi la conoscenza della tradizione ebraica vivente e la riscoperta delle radici ebraiche del cristianesimo. Gli incontri si svolgono solitamente all’inizio del mese di marzo e si aprono in sinagoga con la preghiera al tramonto del sabato. Proseguono quindi, dopo la celebrazione eucaristica, per tutta la giornata di domenica presso la Biblioteca Ariostea e Casa Cini. Il tema dell’incontro, cruciale per l’esperienza di fede sia ebraica che cristiana, viene affrontato sia da un’ottica ebraica che cristiana.

            L’itinerario svolto è raccolto in alcuni testi pubblicati dall’editrice Morcelliana: Gerusalemme; Il Sabato nella tradizione ebraica; Oltre il Ghetto. Momenti e figure della cultura ebraica in Italia tra l’Unità e il fascismo; La via del deserto tra ebraismo e cristianesimo; Sul monte Sinai. Etica o rivelazione?. Per avere informazioni e richiedere i testi rivolgersi a: Acli nazionali - via Marcora, 18/20 - Roma - tel. 06.5840606 - fax 06.5840436).

 

7) Gruppo Teshuvà

 

            Il Gruppo interconfessionale "Teshuvà" è composto da credenti di diverse confessioni cristiane che hanno il compito di coadiuvare la Commissione per l'ecumenismo e il dialogo della diocesi nell'attività di approfondimento della relazione cristiano-ebraica. Lavorano alla documentazione per la giornata dedicata dalla CEI all'approfondimento e allo sviluppo del dialogo religioso ebraico-cristiano (17 gennaio), organizzano seminari semestrali di Studio biblico ebraico-cristiano con la partecipazione di ebrei e di cristiani, partecipano all'organizzazione di incontri di studio e convegni. Chi volesse saperne di più può contattare il Servizio per l’ecumenismo e il dialogo (piazza Fontana 2 - 20122 Milano - tel. 02.8556355 - fax 02.8556357).

 

 


RASSEGNA STAMPA

  

Articolo apparso su Repubblica del 9.12.2005

Nel suo ultimo libro Bruno Vespa ha creduto opportuno prendere le mosse dall’antisemitismo fascista per disegnare una storia d’Italia intrisa di odio e contrapposizioni.
Naturalmente è libero di dare l’interpretazione che vuole alla storia contemporanea del nostro paese, a patto che sia fondata su una narrazione storica corretta. Le pagine dedicate agli ebrei e all’antisemitismo contengono una quantità notevole di spropositi, di errori, di vere e proprie falsità storiche.
Viene da chiedersi a cosa serva organizzare le centinaia di incontri e manifestazioni per la Giornata della Memoria in cui si discute su basi storiche e scientifiche a proposito di razzismo, leggi antisemite, shoà, deportazioni, se poi un libro si scrivono quanto meno con leggerezza tesi storiche insostenibili e false. Vespa – fra tanti altri – sembra non rendersi conto della responsabilità che il giornalismo di divulgazione ha nell’educazione della nostra società civile. E’ sempre sbagliato fare citazioni estrapolandole dal contesto, ma ne elenco solo alcune, le più significative (originali di Vespa o citate come vere in maniera apodittica da altri testi) per dare un’idea di quel che il libro contiene:
p.31 “Il solo fascista da sempre risolutamente antisemita fu Giovanni Preziosi”
p.31 “Gli ebrei erano quasi tutti ‘borghesi’”
p.33 “gli inglesi [erano] filosionisti”
p.34 “Il mondo economico, sul quale i finanzieri ebrei esercitavano la loro influenza, osteggiò la politica autarchica del regime”
p.56 “il Talmud, oltre a riportare una serie di espressioni ingiuriose verso Cristo (l’”impostore”, il “falso messia”), afferma “la superiorità di Israele su ogni altro popolo annunciando – per un futuro indefinito ma certo – il trionfo mondiale dei figli circoncisi di Abramo, cui tutti gli altri finiranno per versare tributo e prestare omaggio”. […] una parte rilevante degli ebrei preferiva le inquietanti profezie del Talmud alle rassicuranti rivelazioni della Torah”
p.57 “I gesuiti erano allarmatissimi all’idea che, alla fine dell’Ottocento, almeno la metà dei banchieri di Parigi, Londra, Amsterdam e New York fosse ebraica…”
p.58 “Gli ebrei erano inoltre formidabili proprietari immobiliari in tutta Europa: un quarto del territorio ungherese e l’80 per cento della regione spagnola [fa confusione con la Galizia, regione della Polonia meridionale, e peraltro è del tutto privo di fondamento NdR] della Galizia erano sotto il loro controllo.”
p.58 “da quando agli ebrei era stata riconosciuta parità di diritti con gli altri cittadini, essi erano riusciti a stabilire ‘la loro egemonia in molte parti della vita pubblica’”.

Un florilegio dei più retrivi e impronunciabili luoghi comuni dell’antisemitismo ottocentesco, riproposti come “fatti storici”.

Gadi Luzzatto Voghera
 

 

 

 

 

   
 
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