Giaci sepolto in un mare di cacca
non sai se d'uomo oppure di vacca.
Non sai capire quel ch'è successo
ti sembra troppa per essere un cesso.
E mentre cerchi di stare a galla
l'Arno trabocca laggiù dalla falla,
scorre veloce per via Tornabuoni,
al Davide lava fremente i coglioni,
e mentre passi per via Calzaioli
trovi i cadaveri dei bucaioli,
trovi i cadaveri delle battone
tutte smerdate dall'alluvione.
E bordeggiando pel Canto dei Nelli
passi davanti al Bruzzichelli,
la dove c'erano tanti finocchi
adesso ci sono soltanto ranocchi;
fermati palle, fermati adesso,
lascia che l'acqua ti passi un pò addosso
attaccati a un palo, non fare il pazzo
se non hai il palo, attaccati al cazzo;
ma la corrente ti apre le mani
e ti trascina in via degli Alfani
di fronte alla sede di architettura,
in mezzo a mucchi di spazzatura.
Ma la corrente ti porta via
in su la piazza della Signoria
là dove Cosimo monta a cavallo
aicché tu t'attacchi
ai' lillo del 'lallo.
Non ti è concesso passare al Bargello,
se non ti metti una vela all'uccello;
ma trascinato dall'acqua veloce
giungi stremato a Santa Croce.
Dante di marmo, poeta divino,
osserva sdegnato l'immane casino
'O fiorentini, per avermi esiliato
prendete la merda che Iddio v'ha mandato.
E continuasti il tuo calvario
avendo il fango come sudario.
Giungesti infine, porca puttana,
al rione sommerso di Gavinana:
tu dalla gente aspettavi una mano
e ti accorgesti di aspettare invano,
e mentre al cielo gridavi 'Vergogna?
fosti succhiato in fondo a una fogna.
Dormi sepolto in un mare di cacca
non sai se d'uomo oppure di vacca;
e per congiura di tutte le sorti
nessuno mise il tuo nome fra i morti.
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