Leggenda di San Salvi


(sull'aria della ninna nanna delle dodici mamme) di Spadaro.



Questa è la storia quasi divina
di tutta la goliardia fiorentina
è la ballata degli uomini malvi
quelli che un giorno fondaron San Salvi

Eran battone le dodici mamme
e quei piccini già a fare baialamme
dodici pargoli, dodici culle
tutti maschietti, non v'eran fanciulle

Non bevvero latte, quei poveri infanti
ma bensì dodici fiaschi di Chianti
crebbero forti, gioiosi, beffardi
e furon dodici grandi goliardi

Eran studenti dai lunghi capelli
facevan casino per i bordelli
erano figli fedeli a un papà
che li pagava l'Universtà

Si ritrovarono insieme alla sera
giù dalla Norma, a primavera.
Dodici giovani in un' osteria
dodici Principi di Goliardia

Il Gran Maestro coi suoi Priori
i cavalieri, le dame, gli amori
Bacco, Tabacco, qualche pulzella
nella seicento a fare flanella

E per la festa giù per le piazze
con le chitarre, con le ragazze
al Verdi nel palco con i ranocchi
a Padova: con la grappa al Pedrocchi

Ride la matta sul gonfalone
gettano fiori giù da un balcone
canta il corteo di mille Goliardi
trombe, tamburi, fischietti, stendardi

Gli Ordini Uniti fanno l'Impero
del mantello verde, del mantello nero,
chi va in mutande non ha scappatoia
poi si ritrova alla guerra di Troia.

Passa il Sovrano, la folla impazza
suona la marcia della Lenguazza.
Questo è quel lago, dove è sparito
il gran maestro è stato rapito!

Allarme a San Salvi guerra al Fittone
per il riscatto di fiaschi e battone,
tutti alla guerra, finisce in un mese
si firma la pace: festa al Borghese

Dodici principi, forti guerrieri
ma sei sono rossi e sei sono neri
di nuovo è la guerra l'immane casotto
catene e spranghe nel sessantotto.

Piange la matta sul gonfalone
San Salvi chiude i sui grandi portoni
tornano i principi con i fratelli
nelle fortezze, nei loro castelli

Passano gli anni nell'atrofia
lungo è il letargo della goliardia
non c'è più vino, nè una salacca
e c'è rimasta soltanto una vacca

Ma dodici mamme negli anni settanta
con il Brunello annaffiaron la pianta
dodici pargoli, allegri e beffardi
viva San Salvi, riecco i goliardi

Oggi è la festa del luccicone
commossa è la matta sul gonfalone
giovani, vecchi inbiancati un pò calvi
oggi riunito c'è tutto SanSalvi

Evviva le mamme, sia gioia e allegria
che non è morta la goliardia
bando agli scazzi, alle beghe, alle offese
e questa sera: festa al Borghese.

Ma ora che il millennio stà per finire
un'ultima cosa la voglio dire,
è accaduto un bel polverone,
s'è divisa la matta sul gonfalone

Se le Tavole son due, si può leticare
ma l'importante è pur sempre giocare
perchè alla fine non son cose particolari
se i Vecchi son Dispari e i Nuovi son Pari.

 


Back Free HomePage