Le collane Magistrali di San Salvi sono quattro, per l'esattezza.
La prima è di legno ed appartiene al Vannini. Se la fece fare quando ricostituì l'ordine nel 1946!
La seconda, in metallo smaltato, fu ordinata da Vincenzo Gagliano, ed ha adorno il collo dei successivi
Gran Maestri, fino al Biscardi compreso.
Il Cruciani, quando con l'ausilio di alcuni Pari ordì il colpo di stato contro
il Panducci, sottrasse con l'inganno la collana al Biscardi, ma gliela restituì
quando si ritirò a vita privata. Nel frattempo il Favelli se ne era fatta fare un'altra...
la terza. Questa del Favelli era pesantissima e di plastica, ed insieme alla seconda del Biscardi
fu consegnata il 30 gennaio 1970, nella sala degli Specchi della facoltà di Economia e Commercio
al nuovo Gran Maestro Gilberto Baldazzi, il quale le prese entrambi....
Ma la prima di plastica non fu indossata che per i primi minuti del regno. Successivamente,
sia la seconda che la terza entrarono in possesso di Luca Bressan il quale, dopo la sua deposizione
e cassazione, la consegnò nelle mani dell'ex Arcicancelliere della Tavola Lamberto Vitaliano Pansolli.
L'ultima, la quarta, la fece fare nel 1978 in metallo smaltato il Gran Maestro Armando Niccolai, ed ha
adornato il collo dei successivi Gran Maestri fino ad oggi.
Per uanto riguarda i gonfaloni, questi sono cinque. Il primo fu fatto confezionare dalprimo gran Maestro,
Ideale del Carpio, alla fine degli anni venti. Nel 1952 fu consegnato al Vannini, e oggi è in possesso del
Borghi. Così come il secondo, fatto fare nel 1956 dal Gran Maestro Pierucci, poi sottratto al Biscardi dal
Cruciani e da questi, infine consegnato al Pansolli.
Il terzo fu amorevolmente tessuto e ricamato dalla madre del Favelli, efinì nelle mani, o, meglio, nei piedi,
degli avversari dell'ex Gran Maestro Luca Bressan, i quali prima ci giocaronop a palla, e poi lo bruciarono.
Il quarto fu fatto fare dal Gran Maestro Armando Niccolai, e nonstante varie vicissitudini, è ancora in mano
al Commendevolissimo Ordine. Così come il quinto, ed ultimo, fatto confezionare da Michele Giglio quando
era Luogotenente Vanni Righini.
I sigilli sono due. Il primo fu fabbricato dal Gagliani. Serviva per adornare solennemente i documenti
dell'Ordine, e a volte, le natiche di qualche malcapitato ma se ne sono perse le traccie.
Mentre il secondo, usato per gli stessi scopi, fu fatto forgiare dal Gran Maestro Baldazzi, ed è attualmente
custodito dall'Arcicancelliere Cecco Bacci, in nome e per conto della tenenza del Gran Sigillo.
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