Il 18 Ottobre 1998 si è tenuta la cerimonia di consegna dei cartelli anti-inquinamento luminoso.

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Hanno detto e scritto...

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Voglio subito ringraziare il Gruppo Amici del Cielo per questo riconoscimento, ma ancora di più perché sono stati loro a metterci davanti agli occhi un tema che normalmente non viene proprio considerato.

Credo che tutti apprezzino guardare un cielo stellato, ma ciò capita molto di rado, magari solo quando vi sono iniziative specifiche. In più occorre andare da altre parti perché quando si cerca il buio ci si accorge che è molto difficile trovarlo.

Hanno ragione i nostri amici. Un limpido cielo stellato, nel quale magari spicca la Via Lattea, che permette di giocare ad individuare le costellazioni e a scovare satelliti, dove con un semplice binocolo si possono scorgere nebulose. Un cielo così cosa avrebbe da invidiare ad un bel panorama marino o a montagne innevate che tutti sono d’accordo a tutelare? Proprio nulla.

E inoltre questo straordinario spettacolo potrebbe essere sempre a portata di mano, senza intraprendere costosi viaggi.

Basterebbe proprio creare un ambiente più buio dal quale poterlo vedere senza ostacoli.

Forse l’interesse per l’astronomia può essere considerato di pochi, quasi una particolarità, come lo sono interessi ed hobby dei nostri tempi moderni. E invece un po’ di anni fa i nostri nonni e i nostri genitori osservavano molto di più il cielo, lo conoscevano meglio e ne traevano anche indicazioni.

Osservare il cielo ogni tanto aiuta poi a pensare e a meditare, a rapportare i nostri piccoli grandi problemi, le nostre piccole grandi preoccupazioni a quei mondi così lontani, immensi, inquietanti, eppure visibili. Ci aiuta alla fine a misurare di più la realtà che ci circonda da vicino. E ne abbiamo bisogno.

Come amministratori stiamo cercando di prestare attenzione a queste sensibilità, che altrimenti rischiano di svanire sempre di più. E’ un cielo per tutti che i nostri amici richiedono e noi vogliamo recepire questo messaggio.

E’ chiaro che l’illuminazione pubblica gioca un ruolo decisivo nel creare l’inquinamento luminoso.

Forse non è sempre facile produrre meno luminosità garantendo al contempo la fruibilità e la sicurezza notturna di vie e spazi pubblici, però vale la pena di provarci.

A Barzago i nuovi tratti di illuminazione sono stati realizzati tenendo conto di queste esigenze e al momento vi sono quattro vie con un sistema di riduzione di luce dopo la mezzanotte. E’ chiaro che è invece più problematico intervenire sull’esistente, anche se abbiamo in corso alcune valutazioni. L’importante è iniziare e coinvolgere anche gli altri in questo obiettivo. Se gli Enti pubblici faranno uno sforzo su questo, sarà più facile poi pretenderlo anche dai privati.

Una apposita legge regionale forse a breve ci aiuterà in questo compito ma è importante far finta che ci sia già, assumendociautonomamente quelle regole.

E poi, cosa non da poco, nel progetto rientrano anche dei vantaggi economici poiché illuminando meno, ma bene, si può contenere o addirittura diminuire il pesante costo dell’energia elettrica, che per il nostro Comune è intorno ai 100 milioni annui.

Non so’ quanto contributo abbia effettivamente dato il Comune di Barzago alla riduzione dell’inquinamento luminoso, lo lascio al giudizio dei nostri amici astrofili, ma se vi è stata anche una sola stella in più, come dice il loro bellissimo slogan, non possiamo che esserne felici. Grazie a voi tutti.

Il Sindaco

Mario Tentori

Barzago, 18 ottobre 98

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