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Un laboratorio di sperimentazione sulle ombre. Tutto è nato un paio di mesi fa, era inverno, sicuramente verso Natale, il periodo in cui si organizzano le feste. Una telefonata da parte di un Asilo Nido ci ha subito smosso dall’apatia in cui eravamo caduti come gruppo di attività di animazione amatoriale, "mosca bianca" fra tutti gli altri che lavorano "seriamente" e che decimano le attività locali del volontariato. E' questo comunque un capitolo a parte da affrontare in altra sede. Ebbene, sfogo a parte, la telefonata ha riacceso le nostre vecchie idee e sfidando i tempi della richiesta, via, all’opera... Un sabato pomeriggio in laboratorio a ritagliare cartone e a riciclare una vecchia fiaba (I musicanti di Brema) e poi via a riproporla come una piccolissima fiaba animata, con la tecnica delle ombre cinesi. Un paio di sagome ritagliate, un carillon come musica e le nostre voci che animavano i personaggi. Me li vedo quei "ciuffoli" di bambini, seduti sui tappeti, tutti fermi, così attenti a seguire quelle ombre che si intersecavano e intrecciavano. Una sensazione veramente disarmante, vedere come un metodo dì rappresentazione così semplice e antico potesse affascinare e suggestionare. Questa bella esperienza così poco cibernetica, ma povera e nuda, ci ha "folgorato", ed è così nata in noi la voglia di riscoprire un linguaggio privo di sofisticazioni. Ci siamo guardati un attimo e abbiamo riso dei marchingegni complicati dei tele-così e iper-chene-so! Allora ci siamo domandati se per caso una semplice ombra proiettata su di uno schermo bianco potesse nascondere in se il segreto di Pulcinella. E se una fiaba raccontata in modo semplice come la racconterebbe una nonna al suo nipotino potesse attrarre allo stesso modo di un sofisticato e costoso cartoon giapponese. La risposta è stata ovvia: per accendere la fantasia non occorre alcun transistor. P.S. Mentre scrivo queste righe è quasi estate e le nostre attività teatrali stanno di nuovo languendo, per poi definitivamente andare al . . . mare, o ai mercatino estivo dei ragazzi. Ma negli ultimi mesi abbiamo ricominciato a tagliare cartoncino e a creare nuove sagome per il prossimo spettacolo di ombre cinesi che a settembre allestiremo, nella speranza che qualcuno sia interessato e ce lo richieda con ... una nuova telefonata. Giordano Cambiuzzi |