Babbei, babbuini e... Pluf!

"Marameo, prrrrrrr, come stanno i babbei di lą dal fiume?""ora ve lo facciamo vedere noi, cari babbuini!" Le pietre per lo pił non arrivavano mai da una riva all’altra, per fortuna. Facevano pluf pluf nell’acqua. Era diventato un rumore abituale. Quando si sentivano dei pluf. Significava che qualcuno si era avvicinato troppo alla riva. Anche i bambini, quando d’estate si tuffavano nell’acqua chiara dell’Orco, non passavano mai la metą del fiume. Le rare volte che succedeva, i piccoli Diqua e Dilą se le suonavano di santa ragione. Beng, ahi, stonf, spaf, sciaf, ohi, ehi, tong, erano diventati un concerto quotidiano. La sera si sentiva il rumore dei cerotti e degli impacchi sia di qua sia di lą dell’Orco, che si girava nel suo letto di sabbia, brontolando appena.

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