Ronde Van Vlaanderen
1997
 
Giro delle Fiandre 1997
 

"Io mi sento più specialista per la Liegi. In quella corsa se hai la condizione giusta è più facile che nel finale sei tra i protagonisti. Qui al Fiandre ci vuole un po' di fortuna però adesso posso dire che un corridore per vincerla deve essere forse ancora più completo: perché c'è il pavè, ci sono i muri, c'è il vento e mille altre variabili e poi è difficile da interpretare tatticamente, sei sempre sul filo dell'incertezza.
Ho avuto due momenti difficili. Quando ho capito che Jalabert aveva finito la benzina e quindi sarei rimasto da solo a tirare. E un po' più avanti, sul Grammont. Pensavo che era tanto tempo che stavo con la faccia all'aria, da solo.
Ma l'incertezza è durata poco. Ho pensato che eravamo tutti allo stesso livello e che quindi io potevo battermi con loro ad armi pari. Tenevo bene in salita, le gambe giravano, ero attentissimo a tutte le situazioni.
Finché Moncassin non ha fatto la sparata giusta e ci siamo trovati in tre davanti a giocarci tutto in dieci chilometri.
Sapevo che Moncassin era il più debole, però sapevo anche che era il più veloce.
Ho avuto coraggio e ho ottenuto ciò che neanche lontanamente potevo immaginare: mi sono preparato bene per essere con la coscienza a posto, ma vincere addirittura..."
 

Sorensen festeggia con il padre

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